“La luna e i falò”: e quest’anno anche la neve a Nusco
17.01.2016, Orticalab.it
Una magia d’altri tempi. Il maltempo ha condizionato la manifestazione. Affluenza ridotta rispetto agli altri anni ma l’evento, nei vicoli del comune altirpino, si conferma il momento più atteso dell’inverno in provincia, emblema di un percorso secolare alla scoperta delle radici e dell’identità di questa terra.
Fuoco, tradizione e neve. Nella morsa del gelo a Nusco, come ogni anno, si è rinnovato il rito che spalanca le porte al Carnevale. Una serata, sottotono rispetto agli altri anni per la neve che ha scoraggiato i visitatori, ma una nottata comunque magica per il balcone d’Irpinia. L’accensione dei falò resta comunque una tradizione sentita e partecipata.
Un momento unico raccontato da rappresentazioni folkloristiche, tarantelle, vino e buon cibo, intorno a quei fuochi di Sant’Antonio che sono di buon auspicio e attirano migliaia di visitatori dall’intera regione.
Il freddo ci ha messo il suo, purtroppo. Non c’era il bagno di folla degli anni passati e molti hanno preferito o restare a casa o salutare Nusco per la prossima edizione. I temerari che sono rimasti, però, non si sono fatti scoraggiare ed hanno vissuto appieno il borgo antico che ha riproposto l’antico fascino di un rituale etnico e contadino, ma sempre in grado di coinvolgere persone di tutte le età, in un’ambientazione spettacolare.
Falò piccoli e grandi nei vicoli di Nusco per quello che comunque resta il momento più atteso dell’inverno in provincia, emblema di un percorso secolare alla scoperta delle radici e dell’identità di questa terra.
Bruciare il passato e lasciarsi rigenerare, il valore simbolico del fuoco di Nusco sembra dire tanto anche su quello che abbiamo bisogno di ricostruire in Irpinia. Chi è rimasto si è lasciato avvolgere dal calore insieme ai canti, ai balli e al fascino di quello che ci rappresenta. Chi è rimasto a casa per il maltempo ha rinviato l’appuntamento al prossimo anno.