Paralizzato per l’incidente su go-kart: due condanne
04.12.2010, Il Mattino
Multe penali da 2500 euro per proprietario e gestore. Sei anni fa il dramma
Rimase invalido cadendo dal go-kart. Il giudice di pace penale di Montella ha condannato a 2500 euro di multa ciascuno la proprietaria dell’impianto A. P., e il gestore dello stesso, A.P. Dopo sei anni il giovane attende il giudizio in sede civile il risarcimento dei danni, mentre i difensori dei due imputati condannati, gli avvocati De Simone e Di Giovanni, hanno preannunciato ricorso al tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi contro la sentenza: sostengono la tardività della querela penale.
Era la sera dell’ otto agosto del 2004 quando il giovane di 23anni, mentre girava sulla pista di go-kart sull’altopiano del Laceno, a causa di un improvviso ribaltamento del mezzo, subiva lesioni gravissime alla colonna vertebrale che lo avrebbero reso invalido per tutta la vita, compromettendo le funzioni vitali dalla cintola in giù. Il giovane urtò accidentalmente la barriera costituita da copertura di auto e si ribaltava, procurandosi gravi lesioni (paraplegia multipla) per le quali, dopo un primo ricovero ad Avellino,venne trasferito a bordo di un aereo militare presso il Centro Neurologico dell’ospedale civile di Verona dove rimaneva lungamente ricoverato.
Lesioni colpose gravissime: il reato, per legge, è divenuto di competenza del giudice di pace. Ieri la sentenza del dottore Marco Pascale che ha condannato i due imputati alla multa di 2500 euro ognuno, e al risarcimento del danno in favore della parte civile da definire in separata sede. La parte civile era difesa dall’avvocato Rocco Bruno. «La vicenda fece molto scalpore all’epoca -commenta l’avvocate Bruno – non solo per la gravità dell’incidente che ha segnato irrimediabilmente l’esistenza del giovane, ma perché, a seguito di lunghe indagini, ripetutamente sollecitate dalla parte civile, è emerso che la pista era difforme dall’autorizzazione rilasciata anni addietro dal comune di Bagnoli Irpino, e che l’attività era esercitata senza l’autorizzazione amministrativa di P, S., tanto che fu disposto anche il sequestro dell’impianto di go-kart in data 27 marzo 2007 da parte della procura di Sant’Angelo dei Lombardi. Abbiamo dimostrato che la pista non era conforme alle prescrizioni normative».