Bagnoli Irpino, presentato il romanzo “Lettera a un giudice”
09.01.2016, Articolo di Giovanni Nigro (dal sito www.avellino.zon.it)
Nell’esperimento di cultura “Caffè letterario” dell’Associazione Palazzo Tenta 39 ieri a Bagnoli è stato presentato al pubblico il romanzo “Lettera a un giudice” del professore Paolo Saggese.
Il Caffè letterario serve e molto, serve perché ricorda gli anni ’70 ai più in avanti con l’età e serve ai più piccoli per restare incollati ad ascoltare chi parla, che sia la presentazione di un romanzo o di un film o di un’opera d’arte. Basta ascoltare e intervenire, creare un dibattito e perché no anche controbattere.
Il circolo Palazzo Tenta 39 ci ha provato ed ha iniziato il 2016 con il primo Caffè letterario, questo fa pensare che si susseguiranno altre edizioni, al Bar Laceno presentando il romanzo del professore Paolo Saggese. Il libro si intitola “Lettera a un giudice. Racconto fantastico sulla corruzione” e racconta la storia di Candido che in un concorso pubblico per dirigenti viene scavalcato dagli amici degli amici e cerca conforto, aiuto, consigli da un giudice a cui scrive per trovare giustizia, una storia molto attuale e sempre di moda.
Saggese racconta ciò che può accadere in un’Italia, in un Mezzogiorno dove la meritocrazia, parola chiave del romanzo, non fa più parte di questo mondo, o di questo mondo non ha mai fatto parte perché scavalcata dalla corruzione. Il professore Saggese racconta il protagonista Candido quasi come un non italiano, quasi un extraterrestre: sicuro delle sue doti e perché no anche troppo preciso e petulante. Non è proprio l’Italiano Medio che rincorre concorsi sapendo che vincerà non per suoi meriti, ma perché lui ha conoscenze. In questo romanzo la parola che usa Saggese per definire gli Italiani Medi è Ciucci, coloro che non sono certamente come Candido, ma passano perché hanno solo il merito di essere raccomandati.
Una terra questa che racconta il professore Paolo Saggese che rispecchia molto l’Irpinia che vive da anni la piaga sociale e morale delle raccomandazioni, tanto da far credere ad un giovane valido e anche troppo che è l’unica strada.
Il Caffè letterario nel Bar Laceno a Bagnoli Irpino ha portato anche questo: riflessione e interventi a partire dal presidente del circolo Giulio Tammaro, la professoressa Maria Varricchio, il dirigente scolastico Luciano Arciuolo, il professore Raffaele Ficetole, con la collaborazione dei ragazzi dell’itis di Bagnoli che hanno letto qualche pagina del romanzo. L’autore ha dato la possibilità di scoprire il libro parlando direttamente con lui e esprimendo anche la propria opinione, perché insomma questo è il senso di un Caffè letterario.
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(di Giovanni Nigro)