L’inverno si prende una pausa. Sarà lunga?
22.01.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
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14.01.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Arriva l’inverno! Molto freddo con neve, ma non per tutti …
Entriamo con il presente editoriale a spiegare la svolta invernale che praticamente è imminente per il nostro paese. Innanzitutto diciamo che sarà l’alta pressione delle Azzorre a creare i presupposti perché si realizzi in Italia la prima ondata di freddo della stagione invernale. La suddetta alta pressione, spostandosi verso le latitudini settentrionali europee, favorirà la discesa di aria molto fredda di natura artica e in parte continentale, verso il mediterraneo centrale e i Balcani.
Il fenomeno più evidente sarà la forte diminuzione delle temperature su tutto lo stivale. Il freddo si presenterà alquanto secco sulle regioni settentrionali e su quelle tirreniche centrali dove non avremo precipitazioni degne di nota, con giornate fredde ma stabili. Nelle zone adriatiche e nel meridione d’Italia assisteremo invece alla formazione di una depressione che favorirà precipitazioni nevose anche a quote basse.
Prima che si verifichi tutto questo, dobbiamo evidenziare il passaggio di una perturbazione che venerdì 15 gennaio porterà diverse precipitazioni, nevose sulla dorsale appenninica a quote di montagna.
Ma sarà dalla mattinata di sabato 16 gennaio che inizierà ad affluire l’aria fredda, che oltre a far diminuire le temperature, porterà precipitazioni sulle regioni centrali adriatiche e il meridione d’Italia. La neve cadrà sui rilievi a quote collinari al sud-Italia. A quote anche più basse sulle regioni adriatiche. In questa fase potremmo avere qualche accumulo di neve soprattutto sulle regioni adriatiche.
Nella giornata di domenica 17 gennaio continueranno a scendere le temperature e la neve cadrà praticamente fin sulle coste dell’adriatico e a quote bassissime sulle regioni meridionali. Le precipitazioni nevose saranno comunque deboli o al più moderate con scarsi accumuli.
Nei primi giorni della prossima settimana il freddo si farà pungente, e con i venti che spireranno da nord-est, aumenterà ancor di più il disagio corporeo che in pochi giorni dovrà sopportare una differenza termica di quasi 15 gradi!
Avremo ancora occasioni per precipitazioni nevose?
Al momento non è possibile dare una risposta precisa. Ci sono evidenti divergenze nei modelli previsionali che ci inducono ad aggiornarci al prossimo appuntamento.
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05.01.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Piogge per qualche giorno. In seguito variabilità, ma dietro l’angolo …
Il tempo sull’Italia è cambiato. Sono arrivate le tante sospirate piogge e anche la neve ha fatto la sua comparsa sulle Alpi e su diverse località della pianura padana centro-occidentale. Sostanzialmente da qualche giorno si sono instaurate correnti perturbate nord-atlantiche che ci interesseranno ancora per qualche giorno.
Addirittura fra il 5 e 6 gennaio una depressione si formerà sullo Ionio e richiamerà anche un pò di aria fredda. Avremo così delle nevicate sull’appennino centrale sopra i 1200 metri. Su quello campano intorno ai 1400 metri. Occasionalmente nei rovesci più intensi, qualche fiocco bagnato potrebbe cadere anche a quote più basse.
Successivamente, e parliamo dalla seconda parte della settimana, il tempo migliorerà avviandosi verso una fase di variabilità. Avremo ancora delle residue precipitazioni che temporaneamente interesseranno i settori tirrenici italiani.
Dalla prossima settimana il flusso atlantico tenderà nuovamente ad interessare le nostre regioni settentrionali dando vita ad un nuovo peggioramento del tempo. In un primo momento le correnti si disporranno dai quadranti sud-occidentali e quindi le temperature non si presenteranno fredde. Ritorneranno le piogge al nord-Italia e successivamente le stesse si estenderanno alle rimanenti regioni. La neve cadrà sulle Alpi e sulle cime più alte appenniniche.
Guardando al dopo…
Da diversi giorni stiamo concentrando le nostre attenzioni sul periodo intorno alla metà del mese. Varie indicazioni ci fanno ritenere possibile una svolta invernale per il nostro paese proprio intorno a tale periodo. Trovandoci in tempistiche ancora molto lunghe, i vari modelli propongono evoluzioni ancora non chiare. Ma soprattutto sono da valutare le effettive manovre che sono in atto fra la troposfera e la stratosfera.
Vi riportiamo quello che scrivemmo nell’editoriale del 24 dicembre scorso:
“La mappa che proponiamo ai nostri lettori, e adatta ai più esperti della materia meteorologica, ci mostra in maniera chiara le manovre tropo-strato che inizieranno fra una decina di giorni. Le potenzialità di tale configurazione sono veramente molto interessanti. Un episodio invernale tosto per il nostro paese prenderebbe sempre più consistenza.Considerando che gli effetti conseguenziali alle manovre alle alte quote, si trasferiscono al suolo dopo circa 10 giorni, ecco che intorno alla metà del mese di gennaio potremmo assistere alla concretizzazione di un evento gelido e nevoso che potrebbe segnare, e anche significativamente, l’avvio della stagione invernale con circa un mese e mezzo di ritardo”.
Quindi l’ingresso “vero” dell’inverno è dietro l’angolo?
Statene certi, ne parleremo diffusamente nel prossimo aggiornamento.