Ma quanto costa la “MUNNEZZA” a Bagnoli?
04.12.2010, Inchiesta
E’ questa la domanda che molti bagnolesi si sono posti in questi giorni alla ricezione dei bollettini di c/c postale precompilati per il pagamento della TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani). L’Ufficio Tributi del Comune, nel segnalare ai cittadini le somme da corrispondere, ha evidenziato che per la copertura integrale dei costi del servizio nel 2010 è stato necessario un aumento delle tariffe del 10% (per l’anno 2009 si era già registrato un aumento del 20%). A questo punto ci è sembrato doveroso chiedere all’Amministrazione comunale di intervenire sull’argomento. L’Assessore al Bilancio del Comune di Bagnoli Irpino Antonio Cella, attraverso questo puntuale bollettino, con ammirevole trasparenza, ci ha fornito elementi di maggiore chiarezza e qualche spunto di riflessione.
La redazione di PT39
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Comunicato dell’Assessore al Bilancio del Comune di Bagnoli Irpino
Antonio Cella
(del 04.12.2010 – aggiornato al 6.12.2010)
Come da specifica richiesta da parte della dirigenza dell’Associazione Culturale “Palazzotenta39” di Bagnoli Irpino, riporto, di seguito, lo sviluppo degli aumenti delle tariffe riconducibili allo smaltimento dei rifiuti urbani a far data dal 2008 ad oggi.
Il presente lavoro si limita, ovviamente, alla sola esposizione del fattore numerico (costi), astraendo, quindi, dalle numerose leggi regionali, provinciali e del Governo centrale che, come è intuibile, aggiungerebbero allo sconcerto dei contribuenti soltanto confusione. Pertanto, preciso e garantisco sul mio onore che tutto quanto riguardi l’imposizione TARSU nel nostro Comune, e nella Regione Campania, è la conseguenza di precise norme di legge emanate in merito.
I COSTI (importi al lordo di IVA e oneri smaltimento rifiuti):
ANNO 2008 € 341.216,14 (circa 70% costo servizio)
ANNO 2009 € 411.980,36 (circa 90% costo servizio)
ANNO 2010 € 473.467,00 (100% costo servizio)
Per individuare la formazione del costo dei servizi sopra riportati, si deve tener conto delle tariffe e dei costi che seguono:
CATEGORIA “A” € 1,38 per mq.
Musei, archivi, attività di istituzioni culturali, politiche, religiose; Scuole pubbliche e private; sale teatrali, cinematografiche, sale per giochi, palestre; depositi di stoccaggio merci, depositi macchine e materiali militari; distributori di carburanti e parcheggi.
CATEGORIA “B” € 3,44 per mq.
Attività commerciali all’ingrosso; mostre, autosaloni,autoservizi,autorimesse, campeggi, stabilimenti balneari, parchi giochi e di divertimento.
CATEGORIA “C” € 1,71 per mq.
Abitazioni private; attività ricettivo-alberghiere; Collegi, case vacanze, convivenze
CATEGORIA “D” € 3,44 per mq.
Attività terziarie e direzionali; circoli sportivi e ricreativi.
CATEGORIA “E” € 5,16 per mq.
Attività di produzione artigianale o industriale; attività commercio al dettaglio beni non deperibili; attività artigianali di servizio.
CATEGORIA “F” € 8,59 per mq.
Pubblici esercenti: ristoranti, trattorie, bar, caffè, fast food, self service e simili; mense, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie; Attività vendita al dettaglio beni alimentari o deperibili.
Le tariffe indicate per categoria ed attività sopra indicate, sono determinate dal Comune moltiplicando il costo di smaltimento per unità di superficie imponibile accertata (misurata al netto dei muri) per uno o più coefficienti di produttività quantitativa e qualitativa dei rifiuti.
La tassa è dovuta da coloro che occupano o detengono locali esistenti nelle zone del territorio comunale, a qualsiasi uso adibiti,(con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare che usano in comune i locali medesimi), nelle quali il servizio è istituito ed attivato e comunque reso in via continuativa, nei modi previsti ai sensi di legge.
Non tutti gli utenti, però, pagano in misura unitaria la tassa di cui trattasi. Essa è legata anche a condizioni d’uso particolari che comportano riduzioni percentuali della stessa come, ad esempio:
a) riduzione della tariffa del 30% nei confronti dell’utente che risieda o abbia dimora, per più di sei mesi all’anno, in località fuori del territorio nazionale, previa esibizione di idonea certificazione;
b) riduzione della tariffa del 30% per le abitazioni con un unico occupante, anche se usufruisce dell’assistenza domestica o personale di una sola persona (badante);
c) riduzione della tariffa del 30% per le abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, a condizione che tale destinazione sia specificata nella denuncia originaria o di variazione ( da presentare al Comune entro il 20 gennaio dell’anno successivo) indicando l’abitazione di residenza e l’abitazione principale e dichiarando espressamente di non voler cedere l’alloggio in locazione o in comodato;
d) esenzione TOTALE limitatamente alle abitazioni costituite da un unico vano con una superficie complessiva NON superiore a mq. 25.
Naturalmente, ai summenzionati benefici corrispondono, in caso di inadempienza o di denuncia infedele, determinate sanzioni pecuniarie, che raggiungono il 50% o il 100% dell’intera tariffa.
Allo stato attuale, la raccolta dei rifiuti nel Comune di Bagnoli Irpino avviene con le seguenti modalità e con i seguenti costi annui, al netto da eventuali abbattimenti:
RACCOLTA INDIFFERENZIATA € 85.800,00 IVA inclusa
Raccolta da cassonetti stradali per tre giorni alla settimana – lunedì, giovedì e sabato – con l’impegno da parte dell’interessato alla raccolta di effettuare un servizio straordinario in occasione della sagra della castagna e del tartufo che si tiene a fine ottobre.
RACCOLTA DIFFERENZIATA UMIDA € 94.416,12 IVA inclusa
Da cassonetti stradali e contenitori assegnati agli utenti per due giorni settimanali: lunedì e giovedì
RACCOLTA DIFFERENZIATA SECCA € 53.897,28 IVA inclusa
Da cassonetti stradali e gestione-smaltimento degli ingombranti. Raccolta vetro e lamiere dalle campane con frequenza quindicinale; raccolta carta e cartoni un giorno alla settimana (mercoledì)e raccolta plastica da cassonetti una volta alla settimana, oltre alla raccolta RUP.
ONERI DI SMALTIMENTO € 122.911,89 IVA inclusa
(Stir e Discarica)
Il Piano della Regione Campania relativo allo smaltimento dei rifiuti nonché la L.123/2008 del Governo Centrale hanno imposto ai Comuni il raggiungimento delle seguenti percentuali di raccolta differenziata nel triennio 2009-2011 e, precisamente:
ANNO 2009 almeno il 25% ANNO 2010 almeno il 35% ANNO 2011 almeno il 50%
A causa del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dalle normative sopra menzionate, ai Comuni campani è stato imposto l’obbligo di pagare integralmente la copertura del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Si precisa, con l’occasione, che nel mese di ottobre 2010 la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti ha toccato la percentuale del 40%. Ciò fa ben sperare di poter raggiungere nel prossimo futuro gli obiettivi prefissatisi dall’esecutivo in carica, che punta sul senso civico dei bagnolesi per fruire, dalla gestione attenta, oculata, alti profitti da consentire, se possibile, anche la rimodulazione al ribasso delle imposte, come avviene in tante altre città.
Sarebbe comunque meglio non illudersi più di tanto su quanto appena affermato, in considerazione del fatto che non siamo un popolo di virtuosi e che, allo stato, esistono evasioni fiscali di considerevole quantità.
E’ in itinere presso gli uffici comunali la realizzazione di un progetto interessante che riguarda l’accertamento e la verifica di tutte le posizioni contributive degli utenti ai fini TARSU attraverso l’incrocio dei dati presenti nel catasto edilizio urbano con quelli del catasto metrico, che ci consentiranno di aggiornare le superfici di riferimento degli immobili ad un valore comunque non inferiore all’80% della superficie catastale. All’operazione di incrocio dei dati catasto/dichiarazione dei contribuenti farà seguito, quanto prima, l’invio a ciascun contribuente dell’atto di accertamento delle superfici aggiornate.
La società preposta alla raccolta di che trattasi è AV2 Ecosistema s.p.a., braccio operativo del Consorzio Smaltimento rifiuti AV2, ad intero capitale del Consorzio stesso.
La Provincia di Avellino, responsabile territoriale della gestione integrata dei rifiuti, facendo suo il disposto del Decreto Legge 30.12.2009 n°195, ha preferito delegare la materia di che trattasi ad Irpiniambiente spa, che agisce in nome e per conto della Provincia stessa, ed è l’unica depositaria titolata allo svolgimento del servizio.
E’ a quest’ultima Società che il Sindaco di Bagnoli si è rivolto per comunicare disponibilità e costi praticati da altre imprese relativamente alla sola modalità di raccolta dei rifiuti “porta a porta”, fermo restando il riconoscimento delle competenze in materia al Consorzio AV2, facendo tenere alla stessa preventivi finanziari di spesa riferiti al servizio più volte citato che evidenziavano, in modo chiaro ed inequivocabile, un costo a carico del Comune di Bagnoli di gran lunga inferiore a quello richiesto dalla Società AV2 Ecosistema spa. La risposta, ovviamente, è stata negativa e precisa nel sottolineare che “…in attuazione della Legge n°87 del 5 luglio 2007 i Comuni della Regione Campania sono obbligati ad avvalersi per il servizio di raccolta differenziata dei Consorzi di Bacino e non possono intraprendere autonome iniziative con altre imprese”
Successivamente, una delegazione del Comune di Bagnoli si è incontrata con la presidenza di IRPINIAMBIENTE S.p.A. da cui è emerso che, per quanto attiene alla richiesta sopra esplicitata, la stessa andava concordata con il Consorzio AV2 ( pur essendo in via di liquidazione) e, contestualmente, ha imposto al Comune stesso di formalizzare l’accettazione del preventivo di spesa rimesso dalla Società AV2 Ecosistema s.p.a.
Il Comune, per la necessità di assolvere all’obbligo normativo di incrementare la percentuale di raccolta della frazione umida e, per evitare di far scontare ai cittadini il maggior onere pecuniario delle sanzioni nel caso non si raggiungessero nell’immediato futuro le percentuali di raccolta previste, ha dovuto accettare le condizioni impostegli, riservandosi di adottare autonome iniziative mediante conferimento del servizio ad altri soggetti disponibili disposti ad effettuarlo a costi minori, se entro un certo lasso di tempo non avesse fatto tenere al Comune la formale conferma alle condizioni di affidamento del servizio. Cosa che, per motivi logistici, si è verificata soltanto nel mese di ottobre c.a., che ha coinciso con lo storico inizio della raccolta differenziata porta a porta nel nostro comprensorio urbano.
Sempre a disposizione per eventuali chiarimenti.
Assessore al Bilancio, Antonio Cella