Finalmente si cambia! In arrivo le piogge. Neve solo sulle cime appenniniche
30.12.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Ci avviamo verso la fine dell’anno 2015 e finalmente il quadro meteorologico inizia a modificarsi. Un cambiamento del tempo che servirà soprattutto a rimuovere lo smog nelle grandi città, e nello stesso tempo ci regalerà le tante auspicate precipitazioni che mancavano da almeno un mese.
Vengono così premiate le nostre previsioni stagionali nella quali indicammo un primo, sebbene non importante raffreddamento sul nostro paese, proprio a cavallo fra il fine anno e gli inizi del mese di gennaio.
Venendo più direttamente a spiegare cosa ci aspetta, una prima considerazione va fatta. L’Italia si troverà molto vicina ad un nucleo gelido che interesserà l’Europa orientale. I telegiornali, nei prossimi giorni, faranno vedere situazioni estreme di gelo e neve che imperverseranno nelle zone indicate. Insomma, un vero episodio gelido!
Noi saremo solo sfiorati. Fra la giornata di giovedì 31 e venerdì 1 gennaio, le regioni adriatiche potranno avvertire un abbassamento termico che però non produrrà precipitazioni nevose significative. Infatti solo temporanei, quanto deboli fiocchi, potranno presentarsi nelle zone sopra indicate.
La cosa più importante da segnalare è il seguito. Infatti, per il prossimo fine settimana i modelli fanno vedere l’avvicinamento di alcune depressioni atlantiche che porteranno le prime precipitazioni del 2016 sia sulle Alpi che su tutto il restante paese. Tornerà la neve sulle cime appenniniche, ma solo a quote alte. Qualche possibilità di neve, temporanea, la si può avere anche sulla pianura padana occidentale. Chiaramente le Alpi s’imbiancheranno a quote relativamente basse.
In conclusione dell’odierno editoriale, possiamo confermare un cambio circolatorio che finalmente porterà le auspicate piogge. Per quanto concerne l’arrivo dei primi freddi, accompagnati da nevicate sui rilievi, dobbiamo aspettare l’inizio della seconda decade del mese di gennaio (come da noi anticipato nelle previsioni sull’inverno 2015-16) Su questa evoluzione contiamo di aggiornarci nel prossimo aggiornamento.
Con l’occasione auguri vivissimi per un buon fine anno ed un felice 2016.
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24.12.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Inverno assente! Per quanto tempo ancora?
Ci avviamo verso le festività del Santo Natale e la situazione meteorologica continua a proporci scenari poco consoni al periodo. Da qualche giorno, astronomicamente, siamo entrati nella stagione invernale, ma obiettivamente nessuno se n’ è accorto.
Una situazione veramente incresciosa che purtroppo condiziona negativamente un pò tutti coloro impegnati in attività invernali. Per di più la mancanza di precipitazioni penalizza anche le tante sorgenti sparse in diverse realtà territoriali italiane (vedasi anche quelle del comprensorio di Bagnoli Irpino). E lo smog nei grossi centri urbani ha superato da diversi giorni valori di attenzione.
In pratica aleggia sulle nostre teste la possibilità di rivivere la famosa stagione invernale (1989-90)?
E’ ancora presto per poterlo affermare. Allora avemmo il record della durata dell’alta pressione sull’Italia (100 giorni). In quell’occasione un’intera stagione invernale fu bruciata sull’altare di una stabilità atmosfera che non si è mai più verificata con quella portata. Al momento siamo a circa 70 giorni di incontrastato dominio alto pressorio (salvo l’ultima settimana del mese di novembre).
Continuerà così?
A grosse linee possiamo confermare che fino alla fine del mese di dicembre non avremo nessun cambiamento significativo del tempo. Le mappe, che ogni giorno analizziamo, di tanto in tanto accennano ad evoluzioni finalmente dinamiche e quindi aperte ai primi cenni di modifiche atmosferiche, non solo per parte dell’Europa, ma anche per l’Italia.
Purtroppo non riscontriamo “run” successivi dei modelli che confermano tali evoluzioni. Intervengono sempre manovre che riportano la situazione verso uno stallo veramente esasperato.
Intanto il prossimo fine settimana festivo segnerà ancora una sostanziale staticità atmosfera. A partire dall’inizio della prossima è confermata una modifica strutturale e sinottica sullo scacchiere europeo. L’elevazione dell’alta pressione fin verso la Novaya Zemlya, quindi ad altissime latitudini settentrionali, favorirà la discesa di un nucleo gelido verso l’Europa orientale.
Una manovra che sulle prime sembrava poter interessare anche le nostre regioni, soprattutto quelle adriatiche e meridionali. Improvvisamente, almeno ad oggi, i modelli spostano verso il sud-est europeo l’obiettivo della suddetta manovra.
Anche questo episodio va ricercato nell’attività del vortice polare, che dopo aver parzialmente affievolito il suo vigore, riprende il comando della situazione e impone correnti zonali che favoriscono lo spostamento del vortice freddo verso oriente. Tale situazione, in momenti diversi, avrebbe creato per la nostra penisola un periodo di freddo e gelo con nevicate distribuite in molte regioni e anche a quote molto basse.
Inverno a rischio?
Ribadiamo che è ancora presto per sostenere una simile tesi. Ma una estremizzazione degli eventi la ponemmo in evidenza già dal lontano mese di ottobre. I fattori di questa ipotesi l’abbiamo rilanciati nelle nostre “stagionali” nelle quali abbiamo evidenziato anche qualche evento “tosto” per il mese di gennaio. Ipotesi che confermerebbe la stranezza di una stagione invernale che sfugge sempre di più anche ai migliori esperti della materia.
La mappa che proponiamo ai nostri lettori, e adatta ai più esperti della materia meteorologica, ci mostra in maniera chiara le manovre tropo-strato che inizieranno fra una decina di giorni. Le potenzialità di tale configurazione sono veramente molto interessanti. Un episodio invernale tosto per il nostro paese prenderebbe sempre più consistenza.
Considerando che gli effetti conseguenziali alle manovre alle alte quote, si trasferiscono al suolo dopo circa 10 giorni, ecco che intorno alla metà del mese di gennaio potremmo assistere alla concretizzazione di un evento gelido e nevoso che potrebbe segnare, e anche significativamente, l’avvio della stagione invernale con circa un mese e mezzo di ritardo.
Con il “regalo” natalizio postato, vi auguriamo di trascorrere un sereno e Santo Natale!!!
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18.12.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Inverno dove sei? Natale mite. E Capodanno?
Ci avviciniamo alle festività natalizie e la situazione meteorologica risulta bloccata. Un regime di alte pressioni, da circa quindici giorni, domina la scena sul Mediterraneo. L’Italia sta vivendo giornate stabili con inversioni termiche che portano freddo e gelate mattutine nelle pianure e nelle valli. Tale situazione continuerà a predominare fin verso il Santo Natale.
A che è dovuta questa anomala situazione, che nelle prime tre settimane di dicembre, ha praticamente bloccato la stagione invernale?
Al Vortice Polare che “gira” a mille, e in maniera ossessionata, da circa quindici giorni proprio alle latitudini polari. Questo comporta una mancata affluenza di correnti perturbate per le medie e basse latitudini europee. Pertanto dobbiamo segnalare che il tempo che avremo fin verso le festività, sarà improntato verso una stabilità che lascerà spazio solo a qualche infiltrazione umida soprattutto sulle zone tirreniche che favoriranno qualche giornata variabile ma con scarse precipitazioni. Quindi ancora un Natale relativamente mite, senza freddo e neve.
Quando potremo avere una significativa variazione?
Nelle previsioni stagionali, che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi, e che potete leggere all’interno del sito, accennavamo ad un possibile sblocco, momentaneo, verso fine anno/inizio gennaio 2016. Questa ipotesi resta ancora in piedi. Sostanzialmente una prima variazione alle manovre emisferiche in atto, possono intervenire già dopo il fine settimana natalizio.
Questo ci potrà portare ad un cambiamento del tempo che potrebbe manifestarsi più probabilmente sulle regioni adriatiche e meridionali d’Italia. Il peggioramento non arriverebbe da ovest, bensì dall’Europa nord-orientale. Praticamente un affondo gelido sembra mirare l’Europa orientale e i Balcani, con interessamento, magari marginale, anche delle regioni adriatiche e meridionali dell’Italia. Quindi probabilità di vivere qualche giorno più freddo con la possibilità di vedere qualche precipitazione nevosa anche a quote basse.
Una evoluzione che monitoreremo con attenzione nei prossimi giorni. Pertanto invitiamo i nostri lettori a non perdersi il prossimo aggiornamento meteo che vi proporremo in prossimità delle feste natalizie.