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Il convegno a Bagnoli – «L’Irpinia scelga la ferrovia che serve al futuro»

28.10.2015, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

D’Amelio e Giiuseppe De Mita a Bagnoli per discutere sull’Avellino-Rocchetta: strategie e conti compatibili.

Convegno-Ferrocia-Bagnoli-DeMita-Nigro-DAmelio-27.10.2015Il territorio deve scegliere e portare avanti una strategia precisa, altrimenti la ferrovia Avellino-Rocchetta resterà soltanto un bel ricordo. È la visione comune di Rosetta D’Amelio e Giuseppe De Mita, ieri a Bagnoli Irpino nel convegno «Quale futuro per la ferrovia?».

Affinità e divergenze tra i due. Nessuno crede che la linea possa essere riattivata per il trasporto ordinario di passeggeri  La strada del trasporto merci, a supporto delle industrie, è difficile ma non impossibile, lo pensano entrambi. Al treno del turismo crede la presidentessa del consiglio regionale. Il deputato Udc decisamente meno. Ma concordano su due cose: mettere in sicurezza i ponti costerebbe tantissimo, decine di milioni di euro secondo De Mita , la D’Amelio non indica cifre ma si mostra realista. E ancora: con o senza treno il turismo in Irpinia ha bisogno di un forte impulso tra investimenti del pubblico e dei privati.

«La ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio – spiega D’Amelio – può ancora avere un ruolo nella strategia economica per i territori dell’Alta Irpinia. La strada potrebbe essere quella tracciata da altre regioni d’Italia. E quindi la ferrovia d’epoca, che qui attraverserebbe le terre del Fiano e del Taurasi e tra enogastronomia, religiosità e storia, io sono convinta che con una proposta strutturata, con l’azione dei sindaci del Progetto Pilota, si possa ragionare per far rivivere i binari». «naturalmente – osserva – il tutto va fatto di pari passo con il rilancio della stazione sciistica del Laceno. Il turismo invernale è troppo importante per questa area».

Poi aggiunge, a proposito della visita del vicegovernatore Fulvio Bonavitacola a Lapio: «Ho parlato con Bonavitacola e gli ho spiegato che l’Irpinia è a un punto di non ritorno. Dobbiamo assolutamente puntare sul turismo e ambiente, riprendendo anche il discorso sulle acque. Dobbiamo attrarre i 6 milioni di turisti potenziali. I comuni mostrino protagonismo. La sfida è nelle nostre mani».

Giuseppe De Mita è convinto della necessità delle scelte. Ma ogni strada appare complicata. Un lungo e pragmatico intervento il suo: «Questa ferrovia rappresenta un bellissimo pezzo di storia, ma adesso le cose sono cambiate. La Avellino-Rocchetta ha esaurito il suo ciclo vitale. Oggi sono cambiati i mezzi di trasporto, le esigenze delle persone. Chi accetterebbe di scendere in una stazione lontana dal centro abitato?».

Un punto importante quest’ultimo, perchè De Mita aggiunge: «Il treno del turismo è stato riattivato in alcune zone d’Italia, vero. Ma in molte zone la ferrovia passa Nel centro dei paesi, non è il caso dell’Irpinia». Sui costi: «Bisogna affrontare la discussione senza retorica e senza ipocrisia, fare i conti con la realtà. Sono 12 anni che partecipo a dibattiti sulla ferrovia. Il ragionamento non è cavalcare la protesta nè la rassegnazione. Il ragionamento è scegliere  la strada realmente percorribile, come è stato fatto quando fu salvata una parte dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. Possiamo discutere di intervenire con i 60 milioni di euro previsti per messa in sicurezza e riqualificazione della ferrovia, ma facciamoci qualche domanda. Non sarebbe meglio investire delle risorse sulla ricettività alberghiera e in generale sul sistema dell’accoglienza? La ferrovia non muove un turista in più rispetto a quelli che arrivano oggi in provincia. Detto questo, non possiamo fare tutto e non tutto può stare insieme. Se il territorio vuole puntare sul turismo va benissimo. Si scelga presto però, altrimenti diamo l’idea di non sapere neanche cosa vogliamo e restiamo impigliati in una memoria che non ci porta da nessuna parte. Il ramo secco è la mancanza di fantasia».

 Al tavolo  il sindaco di Bagnoli Filippo Nigro, il presidente dell’associazione «Bagnoli è Amore» Tobia Chieffo, e il regista del film «Ultima Fermata» Giambattista Assanti.

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28.10.2015 Il Quotidiano del Sud

D’Amelio: «Ferrovia turistica nel Progetto Pilota per una rete di eccellenza»

ULTIMA FERMATA-Convegno- Bagnoli-Ottobre-2015Nel 120esimo anniversario dell’Avellio-Rocchetta, a Bagnoli discussione sul futuro della ferrovia irpina. C’è Giambbatista Assanti, autore di Ultima Fermata con Claudia Cardinale, che in mattinata ha discusso il film insieme ai ragazzi dell’Itis e delle scuole medie.

Dopo l’introduzione del sindaco di Bagnoli Filippo Nigro, favorevole a una riqualificazione turistica, il dibattito si sposta su come far sì che l’Avellino-Rocchetta non diventi definitivamente un ramo secco? Il vicepresidente Fulvio Bonavitacola a Lapio ha dato priorità all’elettrificazione di Avellino-Salerno e Avellino-Benevento, lasciando un punto interrogativo sulla strada ferrata irpina, come specificato da Tobia Chieffo di Bagnoli è Amore, moderatore del convegno.

Per il deputato Giuseppe De Mita è tutta una questione di scelte: se è vero che si dibatte ormai da anni, l’obiettivo è adesso mettere sul piatto una proposta concreta: «Il ramo secco non è la ferrovia, ma la nostra fantasia. Si è parlato di servire le industrie, del trasporto persone, del turismo. Ok, ma bisogna anche guardare alle circostanze, le tre cose non stanno insieme. Poi ai costi di gestione». E, soprattutto amocle che grava sulla tratta, «i 60 milioni della messa in sicurezza». SI può scommettere sul turismo, certo, «ma basta discussioni aleatorie».

Il Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio sposa proprio quest’ultima opzione: «L’idea è la ferrovia d’epoca», dice, legata a tutte le specificità del territorio irpino che l’Avellino-Rocchetta incontra per la sua strada. Un turismo non di massa ma di nicchia (e le ultime vicissitudine della Sagra a Bagnoli insegnano): «Penso ai vini, al tartufo, alla risorsa acqua, ai monumenti religiosi. Ma anche alla stazione sciistica del Laceno, senza dimenticare il progetto seggiovie, che va ripreso».

Gli esempi sarebbero tanti. Sempre però in una prospettiva, per D’Amelio molto più ampia, di una rete delle eccellenze su cui far convergere priva ti e istituzioni. E con un occhio al Progetto Pilota: «La ferrovia turistica è un progetto che può entrare nella visione dei 25. Se riusciamo a valorizzare e mettere a sistema le nostre peculiarità, allora saremo capaci di invertire la tendenza alla desertificazione», conclude.

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28.10.2015, Irpinianews 

Alta Irpinia, D’Amelio: “Restituire dignità alla Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio”

rosetta d'amelio“La ferrovia Avellino -Lioni-Rocchetta Sant’Antoniopuò ancora avere un ruolo nella costruzione di una strategia economica per i territori dell’Alta Irpinia”. E’ quanto ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio nel corso del convegno “Quale futuro per la ferrovia?” tenutosi nel pomeriggio a Bagnoli Irpino.

“L’iniziativa – ha commentato la D’Amelio – cade in occasione di un importante anniversario: il 27 ottobre 1895 si inaugurava la tratta ferroviaria Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio. Oggi a distanza di 120 anni abbiamo il dovere di raccontare ciò che questi binari hanno rappresentato per la nostra terra. Nella mia Lioni la ferrovia significava sviluppo e commercio, la prendevano gli studenti, ci si innamorava, si giocava a carte in attesa del treno. Era punto di arrivi e partenze per Foggia. Dopo l’uscita del film “Ultima Fermata” di Assanti si è riaperto il dibattito sulla tratta sospesa da Vetrella. Ora siamo a uno snodo”.

“La strada – ha concluso la presidente del Consiglio regionale – potrebbe essere quella tracciata da altre regioni d’Italia di una ferrovia d’epoca che, attraversando le terre del Fiano e del Taurasi, lambendo siti potenzialmente attrattori di turisti perché ricchi di religiosità, enogastronomia e storia, di pari passo con il rilancio della stazione sciistica del Laceno, possa mettere in rete le risorse di questi territori e restituire loro dignità”.

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28.10.2015, Articolo di Givanni Nigro (dal sito www.avellino.zon.it)

Ultima Fermata incontra gli studenti di Bagnoli Irpino

Giambattista-AssantiIl regista del film Ultima Fermata, Giambattista Assanti, ha incontrato gli studenti delle scuole di Bagnoli Irpino e dopo la proiezione del film, che racconta la tratta Avellino-Rocchetta, ha risposto alle loro domande raccontando aneddoti e proposte future. L’evento è stato presenziato da Tobia Chieffo dell’Associazione Bagnoli è Amore con anche il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro
Nella giornata di ieri al cinema comunale di Bagnoli Irpino è stato presentato ai ragazzi delle scuole medie e Istituto Tecnico il film Ultima Fermata, l’opera prima di Giambattista Assanti. Un film irpino che parla e racconta una storia che gira intorno alla tratta ferroviaria chiusa Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. L’evento è stato presentato da Tobia Chieffo dell’Associazione Bagnoli è Amore che da anni si occupa di cultura irpina, raccogliendo testimonianze e documenti che raccontano questa terra e le sue eccellenze. Una eccellenza era sicuramente questa tratta ferroviaria sconosciuta a questi studenti. Chieffo racconta che la tratta si fermava alla stazione di Bagnoli Irpino al 49esimo chilometro ed era la 14^ stazione sia partendo da Avellino che partendo da Rocchetta Sant’Antonio. Una stazione centrale che da anni è abbandonata a se stessa, anche distrutta da atti vandalici e dal passare del tempo.

Il regista Assanti spiega che questo film «agrodolce», come lo definisce lui, è un racconto dell’Irpinia e «un grande omaggio della nostra terra attraverso gli occhi del capotreno Domenico Capossela, che negli anni 60 e 70, quando vedeva le persone di Bagnoli, Montella, Rocchetta, Taurasi, doveva fischiare, lui con il fischietto che gli ciondolava in bocca non fischiava, perché nella sua generosità di uomo irpino voleva regalare attimi di eternità a quelle famiglie che presto si sarebbero perse». Dopo la presentazione è stato proiettato il film e dopo il regista Assanti ha risposto alle domande degli studenti e non solo, di Bagnoli Irpino. Il sindaco Nigro ha sintetizzato la sua versione sul film dicendo che il ritorno del protagonista nella terra d’origine, il senso d’appartenenza e la speranza che prova la gente nel ritorno del figlio di Domenico Capossela, sono i punti cardini del film.

Il regista ha dichiarato inoltre la sua vicinanza cinematografica a Sergio Leone che era di Torella dei Lombardi, sempre Irpinia, che la scena del Malocchio è stata una scena non in scaletta, quasi improvvisata e che il film sta viaggiando molto bene nei botteghini e tra la critica, tanto che la Rai ha deciso di farci una mini serie di due puntate. Quindi un film nuovo, ma tradizionale, leggero, ma riflessivo e tanto altro che lo ha reso una eccellenza dell’Irpinia. Bagnoli Irpino è stata una tappa quasi obbligatoria per il film Ultima Fermata per l’importanza del polo turistico irpino che ha bisogno di essere preso in considerazione.

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28.10.2015, Articolo di Givanni Nigro (dal sito www.avellino.zon.it)

Video/ Convegno: Quale futuro per la ferrovia Avellino-Rocchetta?

Il Convegno si è tenuto nella Sala Consiliare del Comune di Bagnoli Irpino ed ha portato al confronto sul tema della ferrovia Avellino-Rocchetta Sant’Antonio: il sindaco Filippo Nigro, il regista Giambattista Assanti, Tobia Chieffo di Bagnoli è Amore, Rosetta D’Amelio e l’Onorevole Giuseppe De Mita.

Giuseppe-De-MitaIl convegno “Quale futuro per la ferrovia?” ha portato alla luce il problema dell’uso di questa ferrovia, una volta messa in sicurezza. Ha portato alla luce le volontà di chi ha partecipato al convegno, come l’Onorevole Giuseppe De Mita, come il presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio, il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro. Non poteva mancare il regista del film Ultima Fermata, Giambattista Assanti che ha dichiarato di aver pensato ai due politici presenti quando girava il film. Modera Tobia Chieffo dell’Associazione Bagnoli è Amore che rinnova la sua memoria sulla linea Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.

Dopo i saluti arrivano le prime proposte da parte del sindaco del comune altirpino Nigro che si proietta nella eventuale riesumazione della linea ferroviaria, parlando di «integrazione con il trasporto su gomma, magari elettrificando la linea, se non tutta almeno una parte». La proposta viene dalle critiche alla viabilità che sono arrivate al comune di Bagnoli Irpino dopo la Sagra e quindi, continua Nigro «consentire anche di decongestionare la Ofantina Bis».

Il film Ultima Fermata ha riportato alla luce un po’ di cose sull’Avellino-Rocchetta, ha riportato alla luce il senso di appartenenza e di lotta per qualcosa che non c’è, ma che potrebbe essere utile. Assanti ritorna a parlare del concetto di film che lui ha avuto in mente, ma non può un film dare risposte, anche perché, dice, il cinema serve ad altro.

La palla allora passa alla politica e l’onorevole De Mita rielabora la domanda: «si può intervenire sull’Avellino-Rocchetta Sant’Antonio e mettere 60 milioni di euro per la messa in sicurezza, però si fa una domanda alla politica». Una domanda che deve essere precisa secondo Giuseppe De Mita, «qual è la questione che si pone?». Ci sono tre strade da percorrere e se ne deve scegliere una: «noi stiamo affrontando una questione trasportistica?», con le problematiche che comportano oggi i trasporti e le ferrovie che sono distaccate dal paese. «Noi riteniamo che l’Avellino-Rocchetta serva per il trasporto merci?», continua De Mita, incentrando la questione del commercio su rotaie per la vicinanza alle aree industriali dei paesi. La questione numero tre è quella del turismo che deve fare economia e, secondo l’onorevole, la tratta in questione non muove turisti in più.

«Questa ferrovia lambisce luoghi di eccellenza di produzione del vino: Fiano, Taurasi» così introduce il presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio. Una ferrovia che si sposta tra i vigneti e le fabbriche irpine, come Zuegg e Ferrero e «allo stesso tempo se pensiamo qui a Bagnoli abbiamo l’ unica stazione sciistica della Campania». Il turismo quindi, che portava anche turisti dalla Puglia che arrivavano con il treno.

Il convegno si conclude con la speranza che almeno uno di questi temi riportati riescano a decidere una linea da seguire, che sia commerciale, di turismo o di trasporto, a 120 anni dall’apertura della tratta la questione rimane importante per il territorio.

Il regista del film Ultima Fermata, Giambattista Assanti, ha incontrato gli studenti delle scuole di Bagnoli Irpino e dopo la proiezione del film, che racconta la tratta Avellino-Rocchetta, ha risposto alle loro domande raccontando aneddoti e proposte future. L’evento è stato presenziato da Tobia Chieffo dell’Associazione Bagnoli è Amore con anche il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro.

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