26.10.2015, L’intervista

All’indomani della conclusione della sagra della castagna e del tartufo, svoltasi nei giorni 23-24-25 ottobre 2015 a Bagnoli Irpino, abbiamo incontrato il meteorologo dell’associazione PalazzoTenta39 che nei giorni precedenti la manifestazione aveva pubblicato servizi meteorologici ad hoc.

Sig. Gatta, possiamo ritenerci soddisfatti del tempo per i 3 giorni della manifestazione.

Il tempo è stato sicuramente amico per tutti coloro che contavano di trascorrere tre giorni festivi con giornate stabili e gradevoli. Solamente la giornata di venerdì 23 ci ha portato addensamenti nuvolosi e un vento freddo che sicuramente ha dato un pò di fastidio.

Ecco, proprio su quest’ultima sua osservazione, dobbiamo complimentarci per le sue previsioni che evidenziavano questa possibilità

Gli attenti osservatori, che hanno letto le mie periodiche previsioni, avranno notato che nelle stesse si evidenziava la concreta possibilità che potesse soffiare nella nostra comunità bagnolese un vento freddo da nord-est. Proprio nell’ultimo editoriale annunciavo la sua progressiva attenuazione con una ripresa della temperatura soprattutto nella giornata di domenica 25 ottobre. E’ stato proprio così. Posso dirlo con qualche soddisfazione: quest’anno ho fatto un buon lavoro nel prevedere il tempo che ci avrebbe accompagnato nei tre giorni della sagra.

Ci consenta un’osservazione. Lei ci ha sempre detto di diffidare di previsioni oltre i 3/4 giorni. Come mai ci ha proposto evoluzioni del tempo partendo quasi a dieci giorni dall’evento?

Io ci aggiungo anche che non è molto professionale dare certezze oltre tempistiche che superano quattro giorni. Detto questo, sarebbe opportuno fare qualche precisazione. L’elevate richieste che pervenivano alla nostra redazione, che riguardavano il tempo che dovevamo aspettarci nei giorni della sagra, ci ha costretto a venire incontro a tali esigenti senza però far notare che le nostre previsioni necessitavano di continui e costanti aggiornamenti. Così ho proceduto. In questo modo ho sempre “affinato” le stesse senza mai far mancare il condizionale che in questo caso è d’obbligo.

Così si sfata un tabù sulle previsioni su una tempistica di medio-lungo periodo?

No. In questo caso il lavoro che quotidianamente svolgo, si concentra soprattutto sulle manovre emisferiche legate al Vortice Polare e i movimenti che lo stesso subisce in troposfera. Questo mi permette di inquadrare, con qualche elemento in più, l’evoluzione dei vari centri di alta pressione e quindi le relative depressioni. Può sembrare, la mia spiegazione, un pò difficoltosa per la maggior parte di coloro che seguono la mia rubrica meteo. Ma vi assicuro che solo così si può, relativamente, soddisfare le sempre più stressanti esigenze che l’utente ci pone per particolari occasioni.

Insomma lei ci dice che le sue analisi, e relative previsioni, sono elaborate con estrema cura e con una buona dose professionale?

Io aggiungerei anche passionalità, e non farei mancare un appropriato avverbio: cautamente. Ecco, nelle mie previsioni, la cautela non mancherà mai. Semplicemente perché le previsioni del tempo, anche a breve termine, ad oggi, non sono infallibili. Ve lo assicuro.

Prima di chiudere questo nostro incontro, ci permetta un’altra considerazione. Il prossimo inverno, sempre molto atteso per gli appassionati della neve e per coloro che si recano nelle stazioni sciistiche di tutto il nostro territorio, come dobbiamo aspettarcelo?

Di questi tempi si leggono tanti articoli su questo tema. Alcuni centri di calcolo, come quello di Reading, prospettano un inverno particolarmente mite per il nostro paese. Solo le zone alpine potrebbero riceve abbondanti nevicate. Un pò come successe due inverni fa. Altre fonti, anche autorevoli, immaginano un inverno non solo rigido, ma anche nevoso. Pertanto si capisce bene che il quesito da lei prospettatomi, non può essere evaso. Su questo argomento ci tornerò nelle prossime settimane, quando, come feci l’anno scorso, proverò a fare una mia analisi sulla prima parte dell’inverno 2015-16.

Non ci lasci così…

Allora: siamo in presenza di un forte Ninò. Le acque delle coste orientali dell’America del sud sono particolarmente calde. Si prevede un ulteriore riscaldamento delle stesse nelle prossime settimane. Si passerebbe da un forte Ninò, a un “very strong” dello stesso. Sostanzialmente si raggiungerà un valore così alto che non è stato mai raggiunto negli ultimi trent’anni. Per l’Europa, tutto ciò, cosa può determinare? Probabilmente, a mio avviso, per questa ragione e per qualche altra (Asse stratosferico del Vortice Polare più spostato sulla regioni settentrionali della Russia Europea) a una stagione fuori controllo anche dei più sofisticati elaboratori dei vari centri di previsioni del tempo sparsi in tutto il mondo. Quindi una stagione sorprendente da qualsiasi aspetto termico e precipitativo. Sia esso negativo che positivo.
Questa, ad oggi, è una mia…traccia. Ne sapremo di più nelle prossime settimane. Statene certi, non mancheranno, su queste pagine, notizie più aggiornate e più concrete su questo appassionante tema.