Brochure dell’EPT: il dibattito
08.10.2015, Il Quotidiano del Sud
Il turismo in Irpinia senza Bagnoli e Laceno.
Dibattito sul turismo. Ad aprirlo, Mimmo Nigro dell’associazione culturale sul sito PalazzoTenta39. L’Ente Provinciale per il Turismo, informava Nigro, nella recente ‘Carta Turistica’ della Provincia avrebbe dimenticato Laceno. 15 riquadri interni, 1 per paese, con le peculiarità di ciascuno.
Ma senza Bagnoli: «Una grande ingiustizia nei confronti di un territorio che, per qualità dell’offerta turistica (unica località sciistica campana) e numero di presenze non ha nulla da invidiare a nessuno» è il succo del discorso di Nigro. Che si chiede se tutto ciò possa accadere «nel più assoluto silenzio, se non proprio nell’indifferenza».
Da qui, discussione aperta in paese. Chiediamo allora un parere a Gerardo Stabile, albergatore e presidente del Consorzio Bagnoli Laceno nonchè di Federalberghi Avellino: «Ringrazio Mimmo per il dibattito». Poi però puntualizza. Innanzitutto, questione assenza: «Non lo siamo. Irpinia Turismo è azienda a noi consorziata. E poi Laceno viene citato. Inoltre, probabili delle ristampe e non è detto che non si possa inserire Bagnoli. Infatti nella mail inviata dall’EPT alle strutture ricettive c’è scritto ‘si accettano suggerimenti’».
In più, a gennaio lo stesso EPT, benché in fase di liquidazione, ha diffuso un depliant dedicato interamente alla stazione sciistica bagnolese. Stabile, alla luce dell’episodio, ne approfitta per dire la sua sul turismo: «Sbagliato pensare che le cose debbano venire sempre dall’esterno. Partiamo da noi stessi e rimbocchiamoci le maniche. Nessuno ci ha chiuso mai le porte in faccia quando ci siamo presentati per promuovere il territorio. Bisogna fare di più, tutti assieme: il turismo è servizi e su questo siamo indietro».
Dietro, un difetto di comunicazione: «Dobbiamo migliorare – continua – La presenza nelle guide bisogna meritarsela». Non a caso il presidente andrà a Rimini alla borsa sul turismo per piccoli comuni, ma «importante è metterci in rete senza campanilismi. Se venissero 10mila persone da noi ci guadagnano anche i paesi limitrofi».
Infine, un messaggio a Nigro: «Se colpevolizziamo qualcuno, il rischio è rimanere soli. Collaboriamo fattivamente sul documento turistico programmatico sottoscritto dai vari comuni, unico strumento per rimetterci seriamente in gioco».