19.09.2015, Il documento (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2015, Anno IX, n. 5)

Su gentile concessione dell’ Ing. Aniello Memoli pubblichiamo un articolo tratto da “Il Mattino” del 28 dicembre 1953.

Saranno costruiti alberghi e chalets sull’altopiano Laceno.

L’amministrazione di Bagnoli Irpino ad unanimità ha deliberato di concedere gratuitamente a chi ne fa richiesta il suolo ed il legname occorrente per gli infissi, il pavimento e la copertura per la costruzione di alberghi, villini e chalets sull’altopiano Laceno.

La lodevole iniziativa – che dalle superiori autorità è stata approvata – ha avuto già un vasto consenso e alla segreteria del Comune sono pervenute oltre centocinquanta domande di concessioni.

Uguale alle località più celebrate questa zona aspettava di essere valorizzata. Si erano avute per il passato delle correnti turistiche, dei campeggi estivi, con una piccola folla di appassionati, ma rimaneva troppo vasta la montagna per un confortevole soggiorno. Il turismo, che in questi ultimi anni è andato sempre più sviluppandosi aveva fatto sentire le molte deficienze e l’amministrazione del Comune di Bagnoli Irpino sta ora facendo del suo meglio per essere all’altezza della situazione nello affrontare problemi che si presentano irti di difficoltà. Ha restaurato adeguatamente il vecchio rifugio, ha allargata la strada d’accesso ed ha dato incarico a valenti professionisti per la progettazione del piano regolatore generale sia dell’abitato di Bagnoli Irpino come della sistemazione del nascente villaggio alpino.

I progettisti prof. ing. Domenico Andriello, direttore dell’Istituto Tecnico Urbanistico, facoltà di ingegneria dell’Università di Napoli, dott. Ing. Corrado Beguinot assistente dello stesso istituto urbanistico, dott. Ing. Eugenio De Fraia e consulente artistico –storico rev. Prof. Savino Coronato dell’Istituto di matematica dell’Università di Napoli, presenteranno nel più breve tempo possibile gli elaborati comprendenti: la raccolta dei dati riguardanti gli aspetti sociali ed economici del Comune; la zonizzazione del territorio comunale; il regolamento edilizio; il plastico con il piano particolareggiato della lottizzazione e numerose fotografie.

Vi è anche un progetto di seggiovia alla cima più alta dell’Irpinia il monte Cervialto (1810 sul mare), ove tra sinfonie di vette tra il mar Tirreno e l’Adriatico, ma la spesa è forte e per ora non è il caso di parlarne.

(Digitalizzato da Giulio Tammaro)