Intervista al Dott. Gennaro Uva, Sindaco di San Mango sul Calore
04.09.2015, A cura di Giuio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2015, Anno IX, n. 5)
Guardando la foto l’avrete sicuramente riconosciuto, lui è il dott. Gennaro Uva, impiegato amministrativo della filiale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna (ex Banca della Campania), con sede in via Roma e da pochi mesi anche Sindaco del suo paese natio, San Mango sul Calore. Già assessore nell’amministrazione De Blasio, il sindaco di San Mango prematuramente scomparso lo scorso anno proprio mentre presiedeva una giunta in Comune, è stato eletto Sindaco lo scorso mese di maggio, con il movimento politico “Uniti per San Mango” per dare continuità proprio all’ attività dell’amministrazione De Blasio.
La redazione del giornalino “Fuori dalla Rete” nel riprendere il “viaggio” fra i comuni dell’Irpinia, interrotto da qualche mese, ha deciso di ripartire proprio da San Mango sul Calore e dal Sindaco Uva, per cercare di conoscere quali problematiche affliggono questo Comune, se sono simili o diverse dalle quelle che presenta Bagnoli e quali sono le soluzioni e le prospettive di sviluppo.
La redazione coglie infine l’occasione per ringraziare il Sindaco Gennaro Uva per la disponibilità e la cortesia dimostrata e gli augura un buon lavoro.
Iniziamo con un ricordo del sindaco De Blasi, prematuramente scomparso lo scorso anno mentre lavorava per il suo paese.
Vorrei rivolgere un saluto affettuoso alla comunità di Bagnoli Irpino, in cui ho il piacere di lavorare da ben 4 anni. Vi ringrazio per avermi concesso questa intervista.
Teodoro è stato sindaco per poco più di tre anni e ha lasciato un segno indelebile sia nel modo di amministrare la cosa pubblica che nei nostri cuori. Presenza costante e non invasiva sul comune, era sempre a disposizione per discutere ed affrontare i problemi dei concittadini. Il suo modo di amministrare era semplice, ma efficace; la sua forza era l’umiltà e la semplicità. È stato un amministratore capace come pochi di conciliare persino gli opposti. Il municipio era la sua seconda casa e ha tradotto il suo amore incondizionato per il nostro paese in impegno civile e politico
Passiamo alla sua elezione a sindaco avvenuta lo scorso giugno. Quale emozioni ha provato quando ha capito di aver vinto?
Ho provato una grande soddisfazione e gioia, non c’è gratificazione più grande nel vedere la tua gente che crede in te, infatti è a loro cha va tutta la mia riconoscenza per avermi dato la possibilità di amministrarli nei prossimi 5 anni ritenendomi all’altezza di un compito così impegnativo.
Il primo atto di un’amministrazione è la composizione della giunta, in base a quali criteri ha scelto i suoi assessori?
La scelta della giunta è stata effettuata per dare continuità all’amministrazione De Blasi, scelta che è ricaduta su persone che avevano già affiancato il compianto sindaco, infatti è stato confermato l’assessore uscente, Boccuzzi Teodoro, ora vicesindaco e un assessore, Sibilia Teodoro, che è stato uno dei fondatori del movimento politico “Uniti per San Mango”
Facciamo un passo indietro, alla fase preliminare per le composizioni delle liste, come è natala sua lista? Ci racconti un po’ come ha vissuto la campagna elettorale?
Dopo un periodo di sconforto e smarrimento dovuto al tragico evento della scomparsa del sindaco Teodoro De Blasi, è stata identificata nella mia persona la figura più adatta a dare continuità e a riprendere il discorso tragicamente interrotto per promuovere con ancor maggior slancio l’attività amministrativa. Dopo un primo periodo di incertezza dovuto ai miei impegni lavorativi, mi sono sentito in obbligo di accettare questa candidatura in memoria del progetto iniziato con Teodoro nel 2009 che altrimenti sarebbe andato perduto. Nella lista sono stati confermati i consiglieri che già facevano parte del progetto iniziale, lista che è stata integrata con l’ingresso di altri tre consiglieri che hanno sostituito coloro che hanno rinunciato a proseguire il discorso amministrativo per motivi personali. La campagna elettorale è stata impostata in maniera molto serena; ci siamo concentrati a spiegare alla gente il nostro progetto e le nostre intenzioni consapevoli del fatto che la nostra squadra aveva già una credibilità acquisita negli anni passati.
Prima di essere eletto Sindaco è stato assessore nella giunta del compianto Di Blasio. Qual era “lo stato di salute” di San Mango sul Calore quando vi siete insediati nel 2011 e cosa avete realizzato in tre anni?
Quando ci siamo insediati nel 2011 abbiamo proseguito lungo due direttrici: da un lato abbiamo dovuto far fronte all’organizzazione della macchina amministrativa che veniva da 2 anni di immobilismo dovuta alla crisi dell’amministrazione Festa e da un anno di commissariato, dall’altra abbiamo effettuato una politica di riduzione dei costi. Infatti, in occasione del pensionamento e trasferimento di 3 unità lavorative, sono stati emanati altrettanti provvedimenti di soppressione dei posti in modo da ridurre la dotazione organica del comune.
Alcune posizioni di responsabilità sono state prese dagli amministratori che hanno rinunciato a percepire le indennità.
L’amministrazione ha, inoltre modificato il sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani introducendo il sistema di raccolta “porta a porta”, producendo un aumento della raccolta differenziata che è stata pari all’80,98%. Sono stati effettuati importanti interventi, come la costruzione del collettore fognario in loc.Piani che ci ha consentito di sopprimere un depuratore mal funzionante e di fornire di fognature le località che ne erano sprovviste.
Non è possibile non menzionare l’azione di recupero fondi spettanti al comune, infatti abbiamo effettuato un recupero ICI sulla centrale idroelettrica di circa 120.000 euro.
Quali sono gli obiettivi del suo mandato e quali le priorità che dovrà affrontare?
Gli obiettivi che intende perseguire la nostra amministrazione, riguardano: il lavoro, la vivibilità del nostro paese, l’efficiente utilizzo delle strutture e del patrimonio pubblico,il funzionamento dei servizi. Ci daremo da fare in ogni modo fornendo agevolazioni di ogni tipo a quelle aziende che mostrassero interesse nell’insediarsi nel nostro piano di insediamento produttivo o nella nostra zona industriale. Al fine di utilizzare il nostro patrimonio immobiliare dismesso, è in fase di definizione un’importante iniziativa già messa in atto dall’amministrazione uscente, ossia la sottoscrizione di una convenzione con un importante gruppo imprenditoriale che opera nel campo della sanità e che realizzerà un centro di assistenza sanitaria per giovani spastici in una nostra struttura attualmente inutilizzata. È prevista un’accorta politica fiscale che si basa sull’impegno di non aumentare le tasse, un grande impegno per la valorizzazione dei beni architettonici ed ambientali esistenti sul territorio comunale (chiesa di sant’Anna, ponte romano, chiesa di Carpignano) e la valorizzazione delle manifestazioni civili e religiose che sono patrimonio della nostra comunità, come la cavalcata di sant’Anna unitamente alla sagra dei fichi. Un altro obiettivo è quello di razionalizzare le forniture di energia elettrica per avere un risparmio energetico ed economico sostituendo l’attuale impianto della pubblica illuminazione con la nuova tecnologia a led. Presteremo maggiore attenzione al settore agricolo con l’impegno di valorizzare i prodotti tipici presenti sul territorio; daremo il nostro sostegno alle politiche giovanili affiancando le iniziative del costituendo forum giovanile con un maggiore coinvolgimento degli stessi all’attività amministrativa. Infine ci sarà una continuazione della politica sociale a servizio dei cittadini anziani, come già realizzata in collaborazione con il consorzio di servizi sociali.
Qual è la difficoltà più grande che oggi incontra un Sindaco?
La più grande difficoltà è dovuta al fatto di avere a disposizione scarse risorse economiche per far fronte alle richieste dei cittadini. Da ciò ne deriva l’incapacità di dar certezze e rapide soluzioni.
Cosa occorre per rendere più efficienti i Comuni?
Bisogna sviluppare l’associazione dei servizi con altri comuni al fine di rendere più efficace ed economica la macchina organizzativa e partecipare a progetti intercomunali per poter poi usufruire più facilmente di finanziamenti. Per un buon funzionamento dell’amministrazione, è necessaria la collaborazione di tutti, anche di tutta la comunità. Quanto più forte è la collaborazione tra amministrazione e comunità tanto più si otterranno risultati soddisfacenti
Ci racconti un po’ il suo paese?
San Mango è un tranquillo paese di 1200 abitanti posizionato nella media valle del Calore a venti minuti di distanza dal capoluogo e a un’ora da Salerno e da Napoli. Il suo territorio è caratterizzato da colline, boschi, montagne verdissime e corsi d acqua. Il paesaggio tipicamente collinare, la presenza del fiume Calore, del monte Toro e del fitto bosco comunale, favoriscono interessanti itinerari turistici a contatto con la natura. Nel sottobosco abbondano porcini, tartufi, asparagi, more e fragoline di bosco e, da non dimenticare, i fichi profumatissimi e saporiti. L’abitato è stato raso al suolo dal terremoto del 1980; è stato interamente ricostruito con grande sacrificio ed impegno civile ridando vita al proprio tessuto sociale, economico e produttivo. Restano da ammirare sul territorio comunale: la chiesa di Sant’Anna, la chiesa della madonna del Carmelo in loc. Carpignano e il ponte di Annibale costruito nel primo secolo avanti Cristo
Un’ ultima domanda: dei tanti mali che affliggono l’Irpinia vi è quello dello spopolamento. In che misura il suo paese ha subito questo fenomeno e quale potrebbe essere secondo lei la soluzione al problema?
Come tutti i piccoli paesi, anche San Mango è soggetto al fenomeno dello spopolamento, fenomeno che si è accentuato con il fallimento dell’industrializzazione del dopo terremoto. La chiusura di molte fabbriche nella zona industriale ha accentuato il flusso migratorio, soprattutto dei giovani. Per poter far fronte a questo fenomeno è necessario creare nuovi e migliori posti di lavoro favorendo l’insediamento di nuove attività produttive nel nostro PIP, cosa non facile a causa della difficile situazione socio-economica del nostro paese. Bisognerà, inoltre fare del nostro paese una zona attrattiva anche per coloro che provengono da zone limitrofe in modo che possano trovare qui ottime condizioni di vivibilità.
LE FOTO DELLA “CAVALCATA DI SANT’ANNA”