Il ritorno della Pinacoteca Comunale
21.08.2015, L’evento (di Federico Lenzi)
La pinacoteca sarà aperta dal 22 agosto dalle ore 17 alle ore 22 in via provvisoria …
La cultura non è una cosa quantificabile matematicamente, ma soprattutto non è fatta unicamente da conferenze e parole morte dinanzi a dieci o cento auditori. Raggiunge la sua massima essenza e trova compimento quando gli intenti vanno a concretizzarsi permettendone la condivisione, con quel genere umano in cui essa nasce e muore nel ciclico divenire dell’universo. Disse un tal Gandhi che nessuna cultura può vivere se vuole essere esclusiva. Mettere la cultura a disposizione di chi ha letto un milione di libri e anche di chi non sa leggere è quanto di meglio si possa fare per il bene dell’uomo. Dopodichè, tocca al singolo decidere le sorti della sua esistenza e scegliere se seguir virtute e conoscenza o viver come bruto.
Negli ultimi anni si era ripreso a parlare e a scrivere del Michele Lenzi artista, figura spesso sminuita e lasciata nel dimenticatoio da quella parte autolesionista dell’“elitè” culturale locale (se così possiamo chiamarla). Un atteggiamento che imprigiona la nostra comunità in un eterno passato prossimo che mai sarà futuro e che neanche è presente. Era il quindici novembre duemilaquattordici quando veniva pubblicato l’articolo “Bagnoli: più pinacoteche meno paninoteche”, uno scritto ironico concepito in estate sulla superficialità della nostra comunità nei confronti delle opere del Lenzi, del Martelli e di tanti altri artisti passati per i nostri vicoli. A raccogliere questa provocazione fu il primo cittadino Nigro delegando l’ex-sindaco Attilio Meloro, quest’ultimo mi parlò dell’intenzione di recuperare la pinacoteca comunale. La forza della volontà se autentica non ha limiti e le parole non stentano a tramutarsi presto o tardi in azione. E’ così che nel giro di poche settimane iniziò il recupero delle opere con un gruppo di volontari.
La neve cadeva silenziosamente su una desolata piazza Di Capua in una grigia mattinata di gennaio, quando sotto uno spesso cappotto mi recavo in comune dal prof. Meloro che si apprestava ad iniziare la catalogazione. I quadri della pinacoteca erano stati collocati con altre opere d’arte in uno scantinato di fianco ai bagni del municipio. Ritirata la chiave da un impiegato comunale scendemmo con cautela fino al piano terra, aperta la porta trovammo sotto di noi un ammasso confusionale di opere d’arte di ogni genere e periodo. Si andava dai quadri alle tele, dalle sculture alle prime rudimentali fotografie. Un dimenticatoio dove moriva la memoria storica di Bagnoli Irpino, per lasciar posto ai tempi della decadenza e dell’ignoranza di una comunità che ha smesso di amare il bello mettendolo sottochiave. Una comunità che non è stata più capace di cogliere la bellezza del passato, ma per la dannazione dei suoi illustri avi e della sua nobile storia va giorno dopo giorno imbarbarendosi in una crisi identitaria e culturale. Ritornando alla nostra storia, continuiamo il resoconto della discesa in quello scantinato dove l’uomo sembrava aver perso la ragionevolezza e qualsiasi parvenza di buon senso. Quadri appoggiati gli uni agli altri senza protezione si perforavano le tele a vicenda, l’umidità scendeva in grandi gocce sui dipinti accatastati ai muri, la polvere aveva nascosto alcune opere senza protezione alcuna, i quadri sembravano gettati alla rinfusa come ferri vecchi in una discarica, colonie di ragni pollulavano tra la sporcizia, alcuni ritratti mostravano nei vetri rotti i segni di un trasloco frettoloso, i massicci busti dei grandi del passato commiservano questo quadretto pietoso della Bagnoli odierna. In questa discesa agli inferi della cultura bagnolese, al freddo silenzio dell’ex monastero di Santa Caterina ci tenevano compagnia i tarli: intenti a rosicare via un pezzo della nostra storia dai dipinti su tavoletta. Era peggio di quanto ciascuno di noi poteva immaginare, l’indignazione non bastava a spiegare l’incuria di quello che doveva essere un deposito comunale.
Da quella visita è iniziata la catalogazione delle opere sulla base dei precedenti lavori, giorno dopo giorno i dipinti sono lentamente risaliti alla luce del sole per essere catalogati e ripuliti dal prof. Meloro. Molti mesi sono trascorsi tra archivi e ritardi vari, sulle tortuse vie dell’italica burocrazia. Era il ventinove maggio duemilaquindici quando riportammo le prime notizie/fotografie del recupero nell’articolo “Ogni tanto… buone notizie!”.
Quest’estate finalmente è iniziato l’atteso riallestimento della pinacoteca. Sotto la guida dell’attuale amministrazione comunale è stata ritinteggiata la pinacoteca, sono stati ridipinti e collocati i pannelli, fissati i faretti e ripristinato l’impianto di video-sorveglianza. Sono state create due sezioni: una per le opere di Michele Lenzi e una per quelle di Achille Martelli. Sono stati collocati anche i dipinti anonimi dei bagnolesi illustri, una tela del D’Asti, i dipinti sui piatti, il calco del busto del Di Capua, il puttino originale collocato sulla fontana in piazza e i ritratti d’epoca sulle scale. Rispetto all’originaria pinacoteca è stato esposto un numero maggiore di opere (122 quadri, 6 piatti, 12 ritratti, 1 scultura,1 orologio antico) e i leggiì hanno lasciato il posto alle targhette. Sono rimaste fuori le stampe sacre per ragioni di spazio. Il problema fondamentale è dato dallo spazio a disposizione: presto o tardi bisognerà allestire nuovi poli museali per dar maggior risalto alle opere provvisoriamente esposte all’ex-municipio. Al momento si è deciso di salvare il possibile da quello scantinato degli orrori, ma sempre senza intasare i locali della pinacoteca. Neanche nel corso dell’allestimento sono mancate sorprese: la professionalità di chi ha maneggiato in passato queste opere ha lasciato il suo segno in un grande ritratto di “G. De Rogatis” con del nastro adesivo sulla tela (ora non esposta), nelle lacerazioni sulle tele di varie opere e nel piede rotto del puttino noto come “Giovanni Fontana”. Ad aiutare realmente (non solo con la benedizione) il prof. Attilio Meloro nel riallestimento sono stati l’assessore alla cultura Grazia Maria Lepore, la signora Alba Meloro, Angelo Miranda e il sottoscritto. Nell’allestire l’esposizione prezioso è stato l’apporto e la professionalità dell’architetto Domenico Chieffo. In un paese dove si fa tutto solo per soldi, occorre precisare a priori che si trattava di veri volontari: senza nessun compenso materiale, ma solo con la soddisfazione di aver speso utilmente una parte del proprio tempo. La pinacoteca sarà aperta dal 22 agosto dalle ore 17 alle ore 22 in via provvisoria, dopo alcuni piccoli lavori di manutenzione e l’inizio di quello che sarà un lungo e graduale restauro di tutte le opere esposte ci sarà l’inaugurazione ufficiale per la sagra della castagna e del tartufo.
Per una volta c’è stato l’inatteso lieto fine nella nostra cronaca quotidiana del decadimento di una comunità delle aree interne. Si è riusciti a recuperare e ripristinare quello che è soltanto un piccolo assaggio dei tesori artistici di Bagnoli. Un paese che è rinomato per il tartufo, ma dove il favoleggiato tubero nulla vale dinanzi all’immensa ricchezza di un patrimonio artistico sottochiave negli scatinati. Si è chiuso il bello per far posto alle tenebre e all’imbarbarimento. Sembra paradossale, ma invece di andare avanti in questa comunità bisogna recuperare ciò che si è perduto nel passato. Per concludere ricordiamo a chi di “arte leggia” ferisce, che di “arte leggia” perisce.
Da Bagnoli Irpino, dove da oggi la bellezza è un po’ meno un segreto per pochi è tutto.
Federico Lenzi
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LE FOTO
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Riapre la Pinacoteca Comunale
21.08.2015, Avviso (Assessore alla cultura Dott.ssa Grazia Maria Lepore)
L’amministrazione comunale informa la cittadinanza che sabato 22 agosto 2015, a partire dalle ore 17.00, sarà riaperta la Pinacoteca Comunale presso ex Municipio in via Garibaldi n. 37 – 2° Piano.
Il riallestimento ha permesso di poter esporre la collezione di oltre 100 opere d’arte del Comune di Bagnoli Irpino, con i quadri del Pittore Michele Lenzi e del suo Maestro Achille Martelli.
Sono resi noti, inoltre, i giorni e gli orari di apertura al pubblico nei mesi di Agosto e Settembre.
Assessore alla cultura
Dott.ssa Grazia Maria Lepore
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PINACOTECA COMUNALE
Giorni e Orari di apertura al pubblico nei mesi di Agosto e Settembre
– Sabato 22 agosto 2015:
dalle ore 17.00 alle ore 22.00
– Da domenica 23 a lunedi’ 31 agosto 2015:
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Nel mese di settembre apertura solo nei giorni di sabato e domenica (giorni 5-6; 12-13; 19-20; 26-27):
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 20.00