Zeru tituli !!!
07.08.2015, Email di Giuseppe Caputo
Il telefono”fuso” e il rapporto interscambiabile babbo/figlio.
Mentre mi stavo incamminando da Via Ronca (località casale) verso Via Roma (direzione Piazza Di Capua), vedo scendere da un’auto il Sindaco Filippo Nigro. Mi intravede con la coda dell’occhio, si gira e immediatamente cambia espressione. Sul volto abbronzato compare il bianco dei suoi denti e il sorrisetto tipico della sua supponenza. L’espressione diceva: ”e mo dove scappi!“.
Fermo all’inizio del marciapiede di Via Roma aspettava che attraversassi, “timoroso” mi avvicino e una volta al suo cospetto, inizia dicendo: «Caro Peppino ho letto il tuo articolo “Appropriazione indebita” e sono costretto a risponderti». Nella sua voce era comparso il tono di un babbo che sgrida il figlio quando commette una marachella e da il via alla ramanzina.
Inizia affermando «di non aver passato al giornalista del Quotidiano del Sud l’articolo “I quattro socialmente utili confermati alla mensa scolastica”». Ero consapevole che quella era una bugia ma finsi di crederci pensando di fare una buona azione.
Per quanto riguarda la fibra ottica, il babbo ha confermato che sarebbe arrivata a Laceno anche senza il suo intervento ma lui ha fatto una telefonata e dopo il suo intervento (tutti sanno che lui conosce e sfrutta le sue amicizie per il bene del “paese”, lo ha dichiarato perfino in consiglio comunale) é partita la posa della fibra Bagnoli-Laceno. A quel punto non ci ho visto più, va bene passare una volta per creduloni, ma per due volte in cinque minuti è chiedermi troppo! In quel momento i ruoli si sono invertiti, io sono diventato il padre e lui il figlio al quale andava fatta una ramanzina. Con la dovuta cautela, ho detto: «Vedi Filippino sulla fibra ottica ti stai arrampicando sugli specchi perché sai benissimo che non hai alcun merito! Te lo dice uno che ha lavorato 40 anni nelle telecomunicazioni in vari paesi e principalmente sulla fibra ottica! Grazie alle mie conoscenze tecniche e contrattuali nel settore, nei cinque anni da assessore, con la revisione dei contratti in essere e con l’istallazione di nuovi impianti in territorio comunale, le casse dell’ente ricevono 40.000,00 euro in più annue. Perciò ti consiglio di non vendere fumo perché sulla telefonia ne so qualcosa ….»
Finita la ramanzina sembrava convinto.
Il minuto di silenzio mi ha fatto pensare che volesse discutere della terza parte dell’articolo “Appropriazione indebita”, quella riguardante la diminuzione netta della raccolta differenziata. Macché, Filippino in quel momento invece di pensare alla differenziata stava elaborando il modo per tornare lui babbo e io figlio, ruolo che si era cucito all’inizio della discussione. Approfitto della situazione e gli chiedo a bruciapelo: «Perché non utilizzi le tue conoscenze per risolvere l’annoso problema dei cinghiali”? Vera piaga sociale della nostra economia (distruzione delle tartufaie, dei raccolti di castagne e patate ecc….)».
Filippino amministra da 2 anni e mezzo con zero tituli personali, poteva concentrarsi sul problema Cinghiali. Ammetto che, purtroppo, nei cinque anni in cui ho avuto l’onore di amministrare questo paese, nonostante abbia provato di tutto (dalla raccolta firme alle lettere all’assessorato alla agricoltura) ho fallito il mio obiettivo. Ciò probabilmente è accaduto perché non mi sono rivolto alle persone giuste! Non avevo a chi telefonare.
Non finisco la frase che vengo interrotto dalla sua risposta. Aveva trovato il modo per tornare ad essere lui il babbo ed io il figlio. Continuando la ramanzina, mi informava, che ci stava lavorando e che era a buon punto essendo in contatto continuo, sia diretto che telefonico, con il consigliere provinciale Luigi De Angelis nonché Sindaco del Comune di Cairano, comune di 600 abitanti (una potenza!!). Siccome la Provincia (quasi fallita) insieme alla Regione sono gli enti preposti all’ordinanza per l’abbattimento dei Cinghiali, era sicuro che tramite Luigino in breve tempo sarebbe arrivata l’ordinanza risolutrice. Personalmente me lo auguro! Il fine giustifica i mezzi …., quindi poco importa che l’iter lo segua tramite Luigi, Nicola, Peppino, Ciriachino, o chi per loro, basta che il problema venga risolto!
Tra una chiacchiera e un’altra arrivammo in piazza e ci salutiamo con la promessa che appena ci fossero state novità lo avrei saputo.
Nell’articolo befanesco/carnevalesco “Viene, viene la Befana …” a parte i piccoli insulti tipo: confuso, distratto, non capisce i concetti, disattento, fuori dalla realtà, cattivo …, ammette che la differenziata è passata nei 26 mesi della sua amministrazione dal 73,5 % al 65 %. Conoscendo il soggetto, per affermare ciò deve aver fatto uno sforzo sovrumano causandogli la presenza di qualche capello bianco in più.
A mio parere questo è già un fallimento. Io comunque confermo che la percentuale è al 60% e lo invito a pubblicare sul sito del comune i dati ufficiali dell’anno 2014/2015.
Dopo questi chiarimenti, caro Sindaco, t’invito a fare meno telefonate …. e più fatti! Prova invece ad aiutare fattivamente i nostri giovani (quando ti capita di ricoprire nuovamente il ruolo del babbo), a immaginare per loro un futuro migliore, dove i risultati si ottengono per meritocrazia capacità e lungimiranza e non con la solita “magica telefonata”, così come invece ti ostini (ossessivamente) a ripeterci.
Dimenticavo …. Ho la sensazione che la tua predica sulla “pace sociale” sia più uno spot pubblicitario (da utilizzare solo quando ti fa comodo) che un reale intendimento. Ma di questo il paese ne è convinto. Si tratta di un’altra frottola, che va ad aggiungersi a quella delle telefonate ….
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P.S. Ho vissuto 40 anni a Campi Bisenzio (FI), mi è rimasto un po’ il pensiero toscanaccio e molte volte mi esce spontaneo babbo, me ne scuso con i lettori.
Commento di Filippo Nigro:
“Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre“
Gli amici più vicini e più sinceri mi dicono di non rispondere. Mi avvertono: è una strategia tesa a farti innervosire, a logorarti, a distrarti dal governo del paese. Ed in parte hanno ragione, perché ti trascina in una rissa (verbale) chi non ha argomenti e pertanto vive una condizione di difficoltà. Ma io ho sempre immaginato che il dialogo, anche se condito da affermazioni “colorite“, può essere utile a spiegare ed a chiarire alcune questioni.
Non solo, ma l’interlocuzione a volte fa venir fuori la superficialità di chi non ha la capacità di analizzare con acutezza le questioni, la furbizia di chi vuole confondere le idee, la cattiveria di chi vuole denigrare….
Tutto ciò si riassume nell’ultimo scritto dell’ex Assessore Caputo, una ricostruzione fantasiosa e surreale del nostro breve incontro, un racconto fiabesco e dalla ironia neanche tanto velata e del tutto fuori luogo. Ma, visto che l’ho già definito confuso e distratto (vedi utilizzo delle socialmente utili alla mensa), voglio pensare ad un suo nuovo momento di “evasione dalla realtà“. Perché nel suo racconto, quando lui fa il figlio, io sono il babbo. Quando io divento figlio, lui invece fa….il padre! Io non conosco le espressioni fiorentine e ho fatto l’Università a Roma, perciò gli dico: “A Peppì, ma ci sei o ci fai?“ Ed è facile intuire a cosa sto pensando in questo momento….Meglio stendere un velo pietoso e pensare che in fondo si tratta di una ennesima distrazione di una persona disorientata, che non ha il senso esatto della realtà dei fatti. E per questi….soggetti, si perde “acqua e sapone“!
Ma se per una volta si togliesse i paraocchi e desse uno sguardo al paese come cittadino disinteressato, non potrà non vedere non i “tituli“ da esibire ed a cui siamo poco interessati, ma il frutto di un impegno e di un dovere compiuto: i finanziamenti che abbiamo ottenuto a differenza del passato, le fibre ottiche a Laceno e non in altre località pure molto interessate, il paese videosorvegliato, la soluzione per la Caserma dei Carabinieri, la riduzione delle tasse con l’abolizione della TASI sulla prima casa (II° anno consecutivo), i quadri di Michele Lenzi “rinati“ nella ricostituita Pinacoteca, il recupero degli scout, la legna a prezzi ridotti ai cittadini, la regolamentazione per l’utilizzo del secco in piedi, il recupero finora di circa 185.000 Euro di tasse non pagate negli anni scorsi, tutti i lavori (compresi quelli a Laceno) appaltati ed in fase di esecuzione, l’avvio di un’operazione di arredo a Laceno con panchine, tavolinetti, staccionate, sistemazione lampioni, info-point , il problema pascolo diminuito, la pubblica illuminazione nelle contrade, la bonifica ambientale, il sostegno agli alunni delle medie per la diffusione della cultura digitale ed agli studenti per l’accesso alle facoltà Universitarie, l’iniziativa “Mamma di giorno“ che stiamo cercando di riproporre etc.etc. E per il problema cinghiali, diciamo che sono in attesa di notizie e di iniziative concrete, che mi dicono prossime, dopo i 5 anni del suo dichiarato fallimento.
Sono quasi stanco di ripetere queste cose che si possono discutere od anche criticarle, certo, ma di sicuro non negarle. Raccolta differenziata? I dati disponibili saranno pubblicati sul sito del Comune. Un anticipo: anno 2013 (certificato) 67,9 % – anno 2014 (in fase di certificazione) 65,5 % – anno 2015 (fino a Luglio) 69,2 %.
A chi si ostina a fare come quelli che non vedono e non sentono (come nei film siciliani), allora consiglio di evitare anche di parlare (e di scrivere), perché “è bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio “.
I signori “facebookisti”, benpensanti di parte, che non erano intervenuti a commentare l’articolo “viva, viva la befana …” contenente offese personali al sottoscritto, si sono fatti vivi in massa per censurare l’articolo “zeru tituli”. Oggi, stranamente, sono ancora tutti in silenzio dopo il becero articolo con offese pesantissime del “Filippino da Nusco”.
Il “nostro” ripete come un disco incantato le stesse cose da mesi, scarica le colpe dei suoi fallimenti sugli altri, si impossessa del lavoro altrui ,ha da sempre cercato la rissa con toni minacciosi neanche molto velati, con insulti all’interlocutore di turno (basta rileggersi i suoi scritti su PT39).
Patetico.
THE END