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Visita culturale di Vittorio Sgarbi a Bagnoli Irpino

04.08.2015, La notizia

Vittorio-Sgarbi-a-Bagnoli-Irpino-agosto-2015-1È stata una visita lampo quella del critico d’arte Vittorio Sgarbi a Bagnoli Irpino.

L’occasione l’ha offerta l’associazione “BagnolièAmore” del professore Tobia Chieffo che nella serata di ieri (si replica anche oggi) ha presentato all’interno del suggestivo Complesso Monumentale di San Domenico il restauro di due interessanti affreschi appartenenti al patrimonio artistico locale.

Sgarbi è stato letteralmente folgorato dalle bellezze del luogo. Ha scrutato con attenzione, e molto apprezzato, la tela cinquecentesca della Madonna del Rosario di Marco Pino da Siena. Il critico d’arte è stato accompagnato durante il suo breve tour, oltre che dal prof. Chieffo, anche dal sindaco Filippo Nigro e dal consigliere di maggioranza, con delega allo spettacolo, Melino Chieffo

Il critico d’arte non ha avuto purtroppo il tempo di poter visitare ed ammirare per bene altre importanti opere d’arte di Bagnoli, quali il “Coro ligneo” e la pinacoteca comunale (di prossima apertura). Gli organizzatori sono riusciti comunque a strappagli una promessa, ovvero il ritorno a Bagnoli in tempi relativamente brevi per una visita più attenta al patrimonio storico ed artistico locale.

Prima di andar via il prof. Sgarbi si è fermato al Bar Laceno in Piazza Di Capua, dove Vincenzo Patrone ha fatto gli onori di casa offrendo al gradito ospite alcune delle sue più buone specialità dolciarie.

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Vittorio Sgarbi alla scoperta dei tesori di Bagnoli Irpino

di Federico Lenzi (dal sito www.avellino.zon)

Il famoso critico d’arte era stato invitato all’abbazia del Goleto per la presentazione delle opere “Cosmo Mistico” di Luca Pugliese, al termine della serata ha saputo da uno degli spettatori della presenza di una pregevole opera del Marco Pino da Siena nel comune irpino e, subito, ha fatto avvisare le autorità locali con il parroco del suo imminente arrivo. Alle ore 22:00 era già a Bagnoli Irpino presso il monastero di San Domenico che conserva la preziosa tela. Ad attenderlo c’era il primo cittadino di Bagnoli Irpino Filippo Nigro con la sua giunta e Tobia Chieffo dell’associazione “Bagnoli è amore” che ha guidato il critico d’arte alla scoperta di Bagnoli.

Marco Pino da Siena fu un famoso pittore del XVI secolo che lavorò anche a Roma a castel S. Angelo e a Trinità 11800482_611695395600367_7434886965390966828_ndei Monti, fu chiamato a Bagnoli Irpino dai potenti monaci domenicani che con lo studentato e la banca avevano accumulato fama e ricchezza. Nel monastero bagnolese il celebre pittore realizzò un’opera monumentale datata 1556: una Madonna del Rosario circondata da stalli che raccontano la battaglia di Lepanto e la cacciata dei turchi (a cui presero parte anche condottieri bagnolesi). Il tutto è inserito in una gigantesca cornice in legno finemente lavorato e indorato dagli artisti bagnolesi dell’epoca. Questa non fu la sola opera del Marco Pino a Bagnoli, gli allievi che lo aiutarono nei lavori realizzarono una “Circoncisione” esposta al museo nazionale di Napoli.

Subito dopo Vittorio Sgarbi è stato accompagnato alla famosa collegiata insigne di Santa Maria Assunta, la chiesa per estensione più grande della provincia. Innumerevoli sono le meraviglie in essa conservate, tra tutte ricordiamo il famoso coro ligneo monumento nazionale italiano da inizio novecento. Realizzato in legno di noce nel 1651 rappresenta in un tripudio d’intagli complicatissimi e minuziosi l’antico e il nuovo testamento.

Numerosi sono i curiosi che hanno accompagnato Sgarbi per le viuzze del centro storico formando quasi un piccolo corteo. Lasciando il paese il critico ha annunciato il suo ritorno a Bagnoli per una visita più dettagliata, che sia la volta buona per il patrimonio artistico di Bagnoli Irpino? Staremo a vedere…

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Sgarbi, dal Marco Pino di Bagnoli all’idea di un Caravaggio al Goleto

07.08.2015, Il Mattino (di Annibale Discepolo)
Vittorio-Sgarbi-a-Bagnoli-Irpino-agosto-2015-5L’arte è anche la summa di coincidenze cosmiche e terrene. E non è strano che dal silenzio che trasuda dalle mura millenarie del Goleto, sempre più spesso felicemente popolate da eventi culturali come la personale «Cosmo mistico» di Luca Pugliese, si possa passare ad un blitz notturno in nome dell’arte a Bagnoli Irpino, protagonista Vittorio Sgarbi.

Non trova pace il professore che ail segni dell’arte che scorrono dal ‘200 di Giotto al ‘400di Paolo Uccello e insigni rinascimentali (Giorgione, Beato Angelico)fino ai contemporanei, proprio non sa resistere. «È il mio cibo», ammette durante la corsa da Sant’Angelo a Bagnoli, nell’Audi all road il cui abitacolo è una mini libreria viaggiante che minaccia di travolgere il passeggero di turno con i suoi volumi tutti d’arte.

Quella, stavolta targata ‘400, firmata Marco Pino d Siena, carpita per un riferimento (ammetto, voluto per vederne la reazione) nel corso della mostra di Pugliese ed alla cui fine Sgarbi ha preteso ci si catapultasse a Bagnoli.

È tardi ma c’è festa in piazza e pure incredulità per la presenza di Sgarbi. Il sindaco Filippo Nigro colto di sorpresa, lo accoglie in bermuda sulla soglia della maestosa chiesa di San Domenico del 1490. Ci sono il parroco don Stefano Dell’Angelo e Tobia Chieffo, ex sindaco, oggi presidente di BagnolièAmore e storico.

Il cordiale benvenuto fa presto spazio all’obiettivo, già diventato ossessione: la pala d’altare del 1556 che raffigura la Madonna del Rosario. È in fase di restauro, come la gigantesca cornice lignea, opera magnifica di artisti locali.
Sgarbi si sofferma sulla doratura sfibrata del tempo ma ancora pulsante che esibisce nelle due paraste laterali e nella cimasa superiore, scene sacre. «Sublime», commenta Sgarbi, al quale Chieffo, che gli indica altre opere di raffinato gusto pittorico ma di piccole dimensioni, gli fa dono di alcune pubblicazioni e lo invita a tornare. «A ottobre – promette lui – per la sagra del tartufo». E per un expertise di affreschi e dipinti della chiesa come quelli di Jacopo Cestaro e Andrea D’Asti, settecentisti bagnolesi.

Poi, blitz a passo olimpionico alla collegiata Santa Maria Assunta che custodisce il coro del ‘500, protetto dall’altare coevo in marmo policromo. Sgarbi è affascinato dagli stupendi intagli, opera di sapienti artigiani locali.

S’è fatto tardi. Ad attenderlo a La Pergola di Gesualdo c’è pura la Repole, sindaco di Sant’Angelo, brava a generare un’idea decisamente sgarbiana: proporre un’opera d’arte da urlo al Goleto. Un Caravaggio, la conversione di Paulo, la folgorazione sulla via di Damasco, custodito a Santa Maria del Popolo a Roma. Vittorio la conosce bene, ha scritto il punto di vista del cavallo.

Un sogno? La potenza dell’arte non ha limiti.

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LE FOTO

(di Michelino Nicastro)

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2 Commenti »

  • redazione scrive:

    Per correttezza d’informazione, segnaliamo che la notizia della tela di Marco Pino da Siena a Bagnoli è stata data a Vittorio Sgarbi durante la manifestazione del Goleto (cfr note di Federico Lenzi) dall’architetto Nappa di Lioni e dall’avvocato Giuseppina Di Crescenzo. Sono stati questi ad informare gli amministratori di Bagnoli della imminente visita del noto critico d’arte.

  • redazione scrive:

    Commento di Giuseppina Di Crescenzo:

    Ringrazio, anche a nome dell’architetto Gerardo Nappa, la nota della Redazione sulla visita del Prof. Sgarbi a Bagnoli Irpino. Sono socia, unitamente all’arch. Nappa e ad altri professionisti dell’Alta Irpinia, del Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia – Goleto.

    L’ obiettivo del nostro Club è la valorizzazione del nostro territorio e delle nostre eccellenze: artistiche, naturalistiche, culturali tutte. Ed ancora, il nostro motto è “service”: presenza sul territorio per aiutare giovani talenti e persone un po’ meno fortunate. Assolutamente nella nostra attività di service non vi è ricerca di affermazione personale.

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