Caldo, sempre più caldo. Quando ne usciamo “fuori”? E a che prezzo?
01.08.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Siamo arrivati al mese di agosto, e un onda di calore è ancora presente sul nostro territorio. Sulle regioni settentrionali assisteremo, ancora per qualche giorno, a dell’instabilità dovuta al passaggio di una perturbazione atlantica che velocemente si sposterà verso l’Europa orientale.
La prossima settimana, un ulteriore rinforzo dell’alta pressione nord-africana, regalerà ancora tempo stabile su tutto il nostro paese. Le temperature saliranno anche sulle regioni settentrionali. La suddetta alta pressione addirittura si “allungherà” fino ai paesi Baltici, con un corridoio sud-ovest/nord-est.
Sul bordo orientale della stessa, scorrerà una corrente fresca che interesserà i Balcani e il mediterraneo orientale. Le regioni adriatiche, e quelle meridionali, potranno risentire, in parte, di tale flusso fresco (o meglio dire, meno caldo) e quindi potremmo trovarci in presenza di qualche breve, quanto isolata e provvidenziale, fase d’instabilità pomeridiana soprattutto sui rilievi dell’appennino centro-meridionale.
A livello termico, su tali zone, potremmo assistere a un lieve abbassamento (percettibile?) delle temperature. Infatti, il caldo più consistente si sposterà sul nord-Italia e sulle regioni tirreniche.
Ma molti si domandano: quando avremo una prima, e vera, rinfrescata in questa calda estate 2015?
Noi seguiamo da sempre, e con estrema attenzione, all’evolversi di alcuni indici teleconnettivi, che in questo caso possono venirci incontro. Dai suddetti, riusciamo a decifrare una tendenza meteorologica (relativamente affidabile) che ci porta a queste considerazioni:
- L’alta pressione africana non intende abdicare dal mediterraneo centrale e quindi dall’Italia. La sua persistenza, arrivata ormai ad oltre un mese di durata, è confermata anche per la prima decade del mese di agosto.
- Qualche segnale, che comincia ad intravedersi, ci pone nelle condizioni di anticipare una prima, ed eventuale, inversione strutturale delle figure sinottiche presenti sullo scacchiere europeo. Tale cambiamento avverrebbe solo nella seconda decade di agosto.
- Il flusso perturbato atlantico, favorito da una ristrutturazione del nascente vortice polare, sembra approfittare di tale manovra, e potrebbe trovare il modo di scendere di latitudine e quindi inviare i primi assalti anche verso il mediterraneo centrale. Qui troverebbe una situazione particolarmente “esplosiva”che purtroppo (ne potremmo sentire parlare nella seconda, e terminale parte dell’estate) favorirà violenti temporali a causa di scontri fra arie di notevole differenza.
La nostra analisi vuole essere semplicemente una eventuale ipotesi, che oggi proponiamo ai nostri lettori. La suddetta considerazione (sulla quale ci ritorneremo) è scaturita da valutazioni legate alle manovre stratosferiche che saranno particolarmente importanti anche nel prossimo autunno.
Chi avrà la pazienza e la costanza di seguirci, capirà meglio quello che il clima, particolarmente surriscaldato di questa estate 2015, potrebbe determinare sul futuro meteorologico del nostro territorio.
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27.07.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Ci aspetta una settimana non … uguale per tutti
Il mese di luglio 2015, anche nei suoi ultimi giorni, vuole lasciarci con una ulteriore ondata di calore. Questa volta a farne le “spese” sarà soprattutto il meridione d’Italia. Una “lingua” di fuoco si sposterà velocemente dalla Sardegna verso le zone del basso Lazio, del Molise e su tutte le regioni del sud-Italia.
Ma andiamo per ordine. La perturbazione atlantica, che nella giornata di sabato 25 luglio ha attraversato le regioni del nord-Italia, apportando qualche fenomeno temporalesco soprattutto nelle zone orientali, ha favorito una decisa diminuzione delle temperature sia sulle regioni menzionate che su quelle centrali.
Per le restanti regioni, le attività temporalesche succedutesi negli ultimi giorni, hanno determinato un deciso allentamento della “cappa” di calore che da diversi giorni aveva interessato proprio le regioni del sud-Italia.
L’inizio della settimana ci riserverà una fase meteorologica calda con temperature rientrati nelle medie stagionali. Intorno alla giornata di mercoledì 29 luglio, un flusso sud-occidentale inizierà ad interessare il nostro paese.
In sostanza sarà la premessa per l’arrivo di una perturbazione atlantica che investirà più direttamente l’Europa centrale. Con la sua parte più meridionale influenzerà il tempo anche sulle regioni settentrionali. Praticamente la seconda parte della settimana la trascorreremo con una situazione meteorologica alquanto anomala e che possiamo così sintetizzare:
- Tempo sostanzialmente variabile al nord-Italia dove si attiverà una circolazione di correnti con relativa componente ciclonica. Questo favorirà una crescente instabilità che determinerà anche una diminuzione delle temperature (normale disagio climatico).
- Per le regioni centrali e per quelle del meridione d’Italia, avremo una rimonta altopressoria (purtroppo africana) che, se da una parte sarà stabilizzante, dall’altra porterà una decisa “infuocata” che non avrebbe nulla da invidiare a quella sopportata in questo mese di luglio (disagio per le regioni del centro – forte disagio per il sud-Italia). La durata della stessa sembra accompagnarci fin verso il fine settimana.
In conclusione dell’odierno editoriale, non possiamo che confermare, con dati alla mano, che il mese di luglio 2015 si affianca statisticamente a quel mese di agosto 2003 che sembrava essere lontano “anni luce” per quanto riguardava le elevate e costanti temperature riscontrate.
Nello stesso tempo sembra consolidarsi un periodo meteorologico che porterebbe fasi di caldo acuto a provvidenziali momenti di frescura.
Anche il mese di agosto seguiterà a evidenziare questa caratteristica climatica?
Per la prima parte, tale ipotesi potrebbe essere reale. La regola di “persistenza” in meteorologia è abbastanza “solida”. Quindi “sradicare”, in maniera significativa, un impianto sinottico, che da oltre un mese si è affermato sul mediterraneo, è veramente molto difficile.
Solo attraverso vari e successivi impulsi perturbati atlantici, è probabile una crescente erosione dello stesso impianto. L’ estate 2015, completamente diversa da quella dell’anno scorso, potrebbe ancora mostrare (purtroppo…?) tutte le sue enormi potenzialità.