Minoranza ancora assente in Consiglio comunale
11.07.2015, Il Quotidiano del Sud
Nigro sull’area Pip: massima regolarità e trasparenza. Si aspetta l’esito del ricorso.
Consiglio comunale a Bagnoli. Si è deliberato su riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, regolamento comunale concessione contributi sussidi e ausili finanziari, regolamenti Polizia Municipale e disciplina e installazione dehors. Inoltre, all’ultimo punto, comunicazioni del sindaco e risposte alle interrogazioni.
In prima battuta viene fuori un dato politico non trascurabile: per la seconda volta consecutiva, infatti, la minoranza consiliare ‘Insieme per il futuro’, costituita da Dario Di Mauro e Aniello Chieffo, e il consigliere ed ex vicesindaco Maria Vivolo, non si sono presentati all’appello. Non conosciamo le motivazioni ufficiali. Ma non dovrebbe essere difficile pensare a una rottura oramai insanabile dei rapporti istituzionali tra maggioranza, opposizione e della prima volta con la Vivolo, che ormai sembra far gruppo a sé.
La minoranza si è espressa l’ultima volta con un manifesto intitolato ‘Ai confini della realtà’ in cui, sul piano più strettamente politico, faceva notare il continuo ricorso alle bugie da parte di Nigro sulle questioni più stringenti, legnatico, seggiovie, opere pubbliche. Addirittura lo si è etichettato quale ‘narratore di favole’.
Questi presupposti e l’ennesima assenza dal consiglio comunale denotano quindi un clima politico non certamente tra i più ‘leggeri’. Nigro comunque ha risposto alle interrogazioni presentate dalla minoranza. Non lo aveva fatto nel consiglio precedente proprio per l’assenza dei due proponenti.
In particolare riportiamo le considerazioni sull’Area PIP. Ieri l’azienda Cappetta in una nota accusava il Comune di presunte irregolarità nella gara per l’affidamento delle aree. Trai punti più controversi quello del commissario esterno, che risulterebbe essere il commercialista di una delle aziende partecipanti, con possibile conflitto di interessi.
Addirittura l’azienda alludeva a una gara che, da par loro, sembrerebbe essere stata pilotata ad hoc. Nigro ha affrontato la questione nel bel mezzo dell’interrogazione poste a suo tempo dalla minoranza: «Ci siamo impegnati, anche in regione, per risolvere le questioni tecniche che impedivano l’assegnazione. Il problema è semplice: se c’è uno solo, in questo caso un cittadino bagnolese, che viene al comune a fare richiesta è un conto. Ma se ne vengono tre, come si fa a scegliere?».
Nigro ammette di aver tentato un accordo, ma essendo risultato impossibile, «perché uno voleva 10mila mq, quindi o tutto o niente, e c’erano più contendenti, non è restata che la gara». Sulle modalità conferma: «Affidata a funzionari comunali. E a un commissario esterno competente in materia economica, come da legge». Specificando: «Non deve esserci incompatibilità. E qui non sussiste in quanto nei tre anni precedenti non ha avuto rapporti di collaborazione con la ditta incaricata. Quindi per noi tutto regolare e trasparente».
L’amministrazione attende a questo punto il verdetto sul ricorso al Presidente della Repubblica presentato da Cappetta a marzo.