30.06.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Il sindaco a tutto campo : “Una recita”. Duro attacco ai precedenti amministratori.

«L’ex sindaco e Sergio Nappi hanno messo in scena una recita per prendere in giro la gente». Non usa mezzi termini il sindaco Filippo Nigro nel parlare alla popolazione sull’affaire da 15 milioni di euro per le seggiovie del Laceno. E lo fa in un appuntamento preso con i bagnolesi, accorsi in  molti, per illustrare le ‘cose fatte’ in questi due anni di mandato.

Inevitabile riflettere sull’argomento. Uno dei punti controversi è l’inserimento del progetto nell’accelerazione della spesa, contestato dalla minoranza consiliare e dall’ex vicesindaco Vivolo. Nigro afferma chiaramente: «Se fosse rimasto dov’era, ovvero nei fondi FAS «non sarebbe stato finanziato». Inserirla nell’accelerazione era «l’unica possibilità per un finanziamento rapido».

Come spiega il primo cittadino, le seggiovie erano inserite nell’APQ insieme ad altri 5-6. Per le note difficoltà dei fondi FAS, utilizzati per altro, «tutto viene spostato sull’accelerazione». Novembre 2013. La Regione opera una selezione dei progetti APQ: «Per non fare scartare le seggiovie, ci siamo inseriti in questo percorso. Non farlo sarebbe  stato errore gravissimo, col rischio di attendere un decennio. Chi sostiene il contrario è fuori di testa». Il progetto del Castello per 2,5 milioni ha avuto lo stesso percorso, ma è stato finanziato perché «con le carte in regola».

Il problema per Nigro è che la passata amministrazione, guidata da Aniello Chieffo, non avrebbe dato esecuzione alla sentenza TAR «a noi favorevole». «Se si fosse pensato – continua Nigro – a tutelare il Comune allora, realizzando condizioni per entrare nella piena disponibilità delle aree» oggi il progetto sarebbe finanziato.

Poi una sorta di appello sarcastico: «Se il gestore domattina facesse un gesto di generosità, in una settimana Bagnoli avrebbe il finanziamento». La Regione infatti qualche mese fa comunicò che, essendo le aree nella disponibilità del privato, Giannone, ciò avrebbe configurato «aiuto di Stato». Quindi niente finanziamento come da norme UE: «Se ce lo avessero detto prima dell’ottobre 2014, saremmo andati come un treno a luglio  facendo seguire l’ordinanza di sgombero alla lettera di diffida ai gestori».

In effetti, tra Comune e gestore c’era la firma di un accordo, come sottolineato da Nigro. A questo punto però l’intervento a ‘gamba tesa’  di Chieffo e Nappi che avrebbe «irrigidito i dirigenti regionali sull’interpretazione delle normative». Insomma, ancora una volta, per Nigro il punto di snodo poteva esserci nel 2008, con la sentenza TAR «favorevole al comune» o tramite accordo con il gestore: «Al nostro insediamento abbiamo trovato una trattativa in corso. Ma non l’accordo appunto o la sentenza, come dire, eseguita. La minoranza ha spinto per l’appalto in concessione, sconsigliato dalla Regione. Ma cosa appalti senza disponibilità dei terreni? Viene prima questo, poi il finanziamento».

Nigro quindi ribadisce quanto già affermato in passato: «Il problema lo ereditiamo da chi ci ha preceduto». E promette: «Siamo pronti a fare tutto il necessario per la soluzione definitiva». Vedremo cosa succederà npn appena qualcuno o qualcosa si insedierà in Regione.