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Alcune osservazioni sulle ultime elezioni regionali

04.06.2015, Articolo di Nello Molinaro

Sono state la  Conferma  dell’allontanamento  del popolo dalla  partecipazione al voto. Di chi è la colpa….?

La caotica situazione campana generata dal turno elettorale per le regionali, con il definitivo risultato in cui è risultato vittorioso per la carica di governatore  il Sig. De Luca,  ha generato discussioni e contestazioni di ogni genere, una situazione che ha portato la nostra regione ancora una volta all’attenzione dell’Italia e del mondo intero, per la solita inefficienza e mancato rispetto delle leggi ,  causando in tal modo un caos istituzionale, una situazione creata dall’inefficienza negligenza dei politici unica ed introvabile nel suo genere e mai accaduta  in Italia.

Quanto sta avvenendo  è la dimostrazione delle modalità  scandalosa nel fare politica e la  bassezza in cui tale nobile attività è miserevolmente sprofondata. Non vi è dubbio che   tale scempio a cui si assiste è causato  dai personaggi che la esercitano, individuati e ritenuti dal popolo  “salti bachi”  , è quanto oggi è configurabile nei soggetti eletti nei partiti del Consiglio Regionale, si rileva nella situazione attuale, come soggetti che pur stando nell’attuale consiglio Regionale dalla parte della  maggioranza , premettendo che tale consiglio è ancora in essere, si schierano il giorno prima delle chiusura e presentazione delle liste,  in appoggio alla parte  concorrente il cui  governatore indicato è  De Luca, quale spiegazione è in  tale ingiustificabile  atteggiamento, se non confermare a noi cittadini che si salta da un banco all’altro con una facilità unica al fine di   salvaguardare la propria posizione e non certamente l’interesse del popolo, si trasla e si tradisce colui  con cui fin ad oggi si è mangiato nello stesso piatto e lo si sta ancora facendo , non per scelte politiche ma unicamente per interessi personali.

In tutto questa trasformazione , è corretto evidenziare la situazione creatosi nell’ambito comunale di Bagnoli Irpino, dove i nemici ora si ritrovano nello stessa parte politica, coloro che attaccavano e criticavano e contestavano sconsideratamente ed ingiustamente  le modalità del fare dell’attuale Sindaco dott. Filippo Nigro, individuandolo e dichiarandolo come Demitiano, oggi se lo ritrovano nella loro stessa corrente politica in regione, è così che ormai vanno le cose in politica, fatti ed atti comportamentali ”manchevoli di qualunque certezza” .

Purtroppo si deve prendere atto che  è diventata una normalità e consuetudine , il passaggio nell’abito politico da una corrente o partito ad un’altra/o ,una modalità comportamentale che ha portato in confusione totale l’elettorato , causandone la perdita di fiducia e  l’allontanamento dalle urna. Ormai tutto e tutti corrono per salvaguardare la propria poltrona che ostinatamente pur sapendo di tradire le loro idee politiche “se mai l’hanno avute” con una semplicità unica e vergognosa ,  non si astengono di saltare il banco da un colore ad un altro per saltare sul carro del vincitore. Proprio questa sconsiderata attitudine divenuta ormai una normalità scandalosa e vergognosa ha causato il declino della partecipazione dei cittadini alle tornate elettorali , dove è indubbio ed è visibile  nonché constatabile  l’aumento dei non partecipanti al voto.

E’ sacrosanta  ed incontestabile l’atteggiamento del popolo che ha perso  di fiducia verso i rappresentanti della propria parte e/o colore politico perché ormai la maggioranza di essi, agisce applicando le stesse modalità , cioè , trovandoli il giorno dopo nei banchi della parte contraria che non si è votata. A questi soggetti , chiedo :  a che vale presentarsi nelle trasmissioni dei network e denunciare la mancata partecipazione al voto da parte dei cittadini , quando è proprio il loro scandaloso comportamento   la causa di tutto ciò.  Sono gli unici colpevoli che hanno prodotto la perdita del senso di attaccamento ai colori politici distruggendone il significato,  e per questo esaurendo  la volontà nel    partecipare nei cittadini , perché sconsideratamente il loro atteggiamento ha cancellato negli elettori, perfino l’orgoglio di appartenenza ad un colore politico qualunque esso sia, la scomparsa di tali appartenenze ,che pur erano divenuto certezze per chi le sposava  erano di incitamento  nel partecipare affinchè si affermasse la propria idea e scelta politica .

Ormai  si agisce senza alcun rispetto delle regole al contrario di quanto si vuol far credere,  un esempio attuale ci viene dato dall’insolita intromissione del presidente della giunta antimafia nel  voler  un giorno ,prima del silenzio elettorale nominare gli impresentabili riportati nelle liste regionali e concorrenti , una modalità sconcertante è portarlo a conoscenza del popolo senza consentire la difesa degli stessi , lo si poteva fare molti giorni  prima oppure dopo da parte dell’on.le Bindi ! prima delle iscrizioni alle liste affinchè i vari partiti potessero riflettere in merito e consentire la loro partecipazione. .  Purtroppo,  questi atti comportamentali e questo caos politico frustato dalla perdita del senso della correttezza anche nell’ambito dello stesso partito “vedi PD”, ha fatto si che  la sfiducia nella classe politica aumentasse,  facendo ritenere inutile ai cittadini la partecipazione elettorale, ritenuta oggi un perditempo.

Il non votare ormai per gli italiani  non più un obbligo ma unicamente una possibilità e un sacrificio , un dovere che non viene più esercitato ,  perchè  ormai  sono sfiduciati dai citati indecorosi comportamenti tenuti costantemente dai rappresentanti dei partiti dove ognuno salta sempre  sul carro del vincente. Ormai il non votare  si è incuneato in tutti i gradi della società civile, tanto che gli astenuti  hanno superato i  votanti. Bisogna correre  urgentemente ai ripari bisogna con coraggio affrontare tale situazione , e “secondo  il mio parere” ritengo che è   arrivato il momento  di regolare  per legge il vincolo di mandato in cui si impone ad ogni eletto fedeltà al proprio partito che lo ha fatto eleggere  e che può lasciare unicamente con le dimissioni da parlamentare e non come ora   di saltare di banco in  banco  incrementando  lo schieramento politico avverso, incurante di tradire  il mandato del popolo che l’ha votato è l’art.67 della Costituzione che deve essere modificato urgentemente , perché è inammissibile che 173 parlamentari dell’attuale legislatura siano  passati  sulla sponda avversa.

Ormai tutto è un caos ed in ultimo come se non bastasse  dobbiamo assistere alla querelle in atto sul nuovo eletto governatore regionale, divenuto oggetto di vergognosa  discussione,   su tutti i network televisivi, e noi campani  stiamo assistendo inermi all’inverosimile ,  una situazione creata da irresponsabili   di cui la Campania e noi tutti non ne avevamo bisogno si assistere.  Non si comprende come sia possibile in un paese civile e che si ritiene democratico assistere inermi e  precipitare in tali errori, in cui con una leggerezza unica e sconcertante si è  trascinando il popolo intero, immettendolo sulla strada colma di incognite .Ma quello che è di una gravità assoluta , è quello di aver agito in dispregio della legge pur esistente e votata da tutti i partiti quale è la Severino. Mi domando e domando come è stato possibile permettere che si arrivasse a tale incresciosa situazione  senza preventivamente ricorrere ai ripari ed anticipare gli aventi  che si sarebbero generati  che conducono unicamente ad un periodo litigioso di cui si è stanchi  di assistere, che sicuramente farà rimanere la nostra regione  per molti mesi senza governo , è un macigno  di cui è colpevole  colui che ha permesso  tutto questo caos il Presidente del Consiglio Renzi segretario del Partito PD, e non  credo che in questo partito non vi fossero persone in grado di poter concorrere al posto dell’eletto Governatore, si è voluto far vincere il qualunquismo ed il personalismo dell’uomo si è annullato il nuovo per sprofondare nel vecchio politico quale è De Luca “ritenuto impresentabile dalla presidente della commissione anti mafia pur compagna di partito”,  si è voluto  premiare rincorrere la personalizzazione della politica  invece di scegliere quella  concreta moderata,  vera e corretta  e non basata su inutili illusioni di cui noi in Campania siamo stanchi  di assistere.

Tutto quanto è accaduto è stato causato dall’unico  responsabile  dell’attuale situazione il segretario del “PD “. perché il suo insano comportamento, è configurabile nel detto: “chi di spada ferisce di spada perisce”  perché per l’unico “ritenuto” uomo al comando quale è Renzi , vuole imporre che le regole devono venire rispettate unicamente per la parte antagonista non per il vincente e per il suo partito è quanto di fatto gli ha contestato signorilmente  l’on. Bindi nel nominare l’impresentabile nuovo Governatore,  ora deve prendere atto pur non volendo  ,senza indugio dell’impossibilità per legge per colui che ha pubblicizzato a svolgere il mandato,perché  sin dal momento della proclamazione» infatti  immediatamente, il presidente del Consiglio dovrà dare atto  che De Luca è anche sospeso dalle funzioni. Ancor più ,Renzi dovrà limitarsi a dichiarare una circostanza già prevista dalla legge ed è escluso  sia dal precetto generale che deriva dalla Severino, ma anche da specifiche norme dello statuto della Regione Campania che, come è noto, è una sorta di costituzione regionale. Ebbene lo statuto impedisce al presidente eletto di nominare il vice prima dell’insediamento del Consiglio. Infatti ,Alla prima seduta deve solo illustrare il suo programma sul quale l’assemblea è chiamata a dibattere, soltanto dopo questa seduta il presidente può nominare il vice e la giunta. Ma queste nomine non sono definitive, in quanto, sempre per espresso precetto dello statuto, devono essere portate dal presidente al vaglio degli eletti in una ulteriore seduta del Consiglio. E se l’assemblea esprimesse dissenso, rilievi o osservazioni sulle nomine il presidente o dovrebbe cambiare i nomi oppure portare una nuova e motivata determinazione al Consiglio. È inconcepibile che questa attività sia svolta da un vicepresidente che non può certo difendere in Consiglio la sua stessa nomina».Infatti l’avvocato “giurista” Gianluigi Pellegrino , fa  rilevare che l’articolo 28 dello statuto Regionale prevede che il Consiglio regionale resta pienamente in carica fino all’insediamento di quello nuovo, quindi l’attuale presidente del consiglio regionale che sarebbe quello uscente Caldoro, ha il diritto dovere di ricevere l’immediata sospensione che deve disporre Renzi, prendendone atto e certificando l’inibizione per De Luca a svolgere qualsiasi attività» quindi è sospeso prima di insediarsi in regione.E’ la dimostrazione dell’incompetenza di come si è  agito, con una leggerezza sconcertante, infatti, Il Pd con la mano destra in Parlamento approvava una legge che impediva a De Luca di essere presidente della Regione e con la sinistra lo candidava. L’altra ipocrisia è sperare che sia la Corte costituzionale a togliere le castagne dal fuoco. È esattamente la questione invocata da Berlusconi e cioè quella dell’incostituzionalità dell’applicazione “retroattiva” della legge Severino. Il Pd ,constata  l’avv,Pellegrino,  si rende conto che sta sostanzialmente dicendo di avere incostituzionalmente estromesso dal Parlamento Berlusconi?».Certo ci hanno condotto su una strada in  cui non si vede la fine  , una situazione che ha generato   un caos e che fa ridere l’Italia ed il mondo intero. E’ la dimostrazione della  mediocrità della politica  che comprova la decadenza delle ideologie,  causato dallo scarso grado culturale dei rappresentanti del popolo riconosciuto  nel nuovo che avanza , una classe politica  formata da soggetti che si vantano di voler  sostituire i sapienti vecchi della politica  di tutti i colori senza prendere atto che costoro erano  uomini introvabili oggi ,  sia per la loro saggezza che per il grado culturale che ne faceva menti  oculate ed eccelse , che con il loro fare hanno  consentito la ricostruzione della nostra amata Nazione, e che al contrario costoro “ritenuti il nuovo” che hanno distrutto nei cittadini il senso di appartenenza politica, hanno anche il coraggio di criticare il loro avi , senza che si rendano conto che sono  manchevoli del fato politico, una mancanza  che li rende imparagonabili ai loro predecessori  . –  Sii chiaro, il mio intervento non deve essere inteso come  condanna per De Luca,  a favore di Caldoro , perché in questo mi sento neutrale , ma il mio scritto deve essere inteso come richiesta di correttezza e moralità che deve essere certezza  e un punto fermo nella politica e nei suoi partecipanti ,  cosa che oggi non esiste a vedere questi eventi. Ora non ci resta che assistere inermi allo sviluppo della situazione!.

a questo punto ……… mi domando ce n’era bisogno ?

                                                                                                       

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