Festività di Santa Nesta
24.05.2015, La ricorrenza
Domani, lunedì 25 maggio, la comunità bagnolese festeggia “Santanesta”, una festa legata alla tradizione locale, tramandata per generazioni nei secoli e che vede un intero paese mobilitarsi per onorare la ricorrenza.
Il programma religioso è così articolato: ore 7:00 Santa Messa presso la cattedrale di Bagnoli; subito dopo inizia la processione a piedi, direzione Laceno, con la statua della Madonna dell’Addolorata. Alle ore 11:00 Santa Messa a Laceno nella chiesetta del SS.Salvatore (in prossimità del lago). Ore 18:30 processione di ritorno a Bagnoli. Alle ore 20:30 fiaccolata dal campo sportivo V.Gatti fino alla chiesa Santa Maria Assunta dove, con la benedizione del parroco don Stefano Dell’Angelo, termina la festa.
Il programma civile è molto più semplice: grande scorpacciata all’aperto o negli accoglienti e ben “equipaggiati” ristoranti del Laceno.
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LA STORIA (Appunti di Michelino Nigro)
Nel 1142 San Guglielmo da Vercelli, dopo aver fondato il monastero di Montevergine, con alcuni discepoli e con San Giovanni da Matera, dimorò per oltre un anno sull’altopiano Laceno , intenzionato a fondare un nuovo cenobio. Qui, mentre era assorto in preghiera, gli apparve il SS. SALVATORE, che gli comandò di recarsi la dove maggiormente urgeva la sua opera; nella valle dell’Ofanto, dove ancora imperversavano riti cristiani greco scismatici.
“ NE STES IN LOCO ISTO “, non stare in questo luogo, questo gli comandò il Signore. San Guglielmo si recò nel territorio di Sant’Angelo dei Lombardi dove fondo il “ GOLETO”, un monastero di monache.
Sull’altopiano Laceno, sul luogo dove era avvenuta l’apparizione e dove già vi erano i ruderi di un antico delubro pagano, i monaci di Montevergine edificarono una Cappella dedicata al SS. SALVATORE e un romitaggio. Sul Laceno esisteva però anche un’altra chiesa, fondata da Santo Amato e che Ambrogio Salvio aveva ricostruito, nel 1540, dedicandola alla Madonna della Neve.
I pastori, alla Madonna della neve, loro protettrice, in questa chiesa ogni anno celebravano una festa e facevano la relativa processione. In seguito al terremoto del 1694 la chiesa crollò, e della festa della Madonna della Neve se ne perse anche il ricordo. Solo nel 1882, in occasione di una terribile siccità che imperversò per tutta la primavera, i pastori allarmati per i pascoli inariditi, ripristinarono l’antica festa sul Laceno.
Non essendoci altro luogo sacro essi fecero capo alla chiesa del Salvatore che, da allora denominarono “SANTA NESTA” , parole allusive al comando che il Signore aveva impartito al Santo da Vercelli, e che erano incise sul frontone della chiesetta.
Da quel momento, il lunedì successivo alle Pentecoste, ogni anno, la statua della Madonna Addolorata, viene portata in processione a Laceno, e qui nei pressi del Lago tra preghiere, canti e abbondanti libagioni tutta la popolazione si intrattiene in festa, facendo ritorno a sera, inebriati dall’aria e con il volto arrossato dal sole di montagna. Notevoli sono le frotte dei giovani partecipanti, che con la loro genuina baldanza conferiscono alla festa un clima di spensieratezza ed allegria.
LE FOTO DEL 2010-2011-2012 …