Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Articoli

Tommaso Aulisa: indomito partigiano, uomo che sapeva pensare il futuro

12.01.2016, Il ricordo (di Giuseppe Marano)

Tommaso Aulisa, l’indomito partigiano

tommaso-aulisa-3Durante il mio periodo di lavoro a Bagnoli nella Scuola Media ho avuto la fortuna di conoscere questa persona che subito mi ha colpito profondamente ed indelebilmente per il suo tratto umano “signorile” nel senso autentico della parola, per la competenza incomparabile di tematiche storiche e di vita sociale soprattutto attinenti al proprio amatissimo paese ed oltre…

Da qualche breve ma intenso incontro ho percepito l’ “idea dominante” tanto più forte ed omnipervasiva quanto più rattenuta sulla soglia di una pudica riservatezza: quasi il voler tener per sé il “primo amore” immenso per il proprio paese, sentito come persona, vivente dei suoi cittadini con le loro sofferte passioni; amore che si è tradotto nell’impegno incondizionato ed appassionato per lo sviluppo…

Il paese sa bene che senza di lui non avrebbe raggiunto l’attuale livello e quella giusta risonanza nazionale per le bellezze incomparabili del Laceno ed oltre ..

.Che dire? se non il rammarico dell’impotenza esistenziale di non poter esaurire in quattro parole una grande personalità…Mi ha aiutato molto nel mio lavoro inserendomi con indicazioni essenziali ma sicure nel tessuto vivo di una comunità fornendomi preziosi e profondi motivi di conoscenza sotto il vasto spettro peraltro inscindibile del profilo umano e storico. Confesso che mi ha trasfuso un po’ di questa passione rinsaldando in me un legame spirituale col paese che non è solo di comune simpatia ma vivificato da tanta gente cordiale e spontanea. Conservo caramente un foglio patinato dattiloscritto in cui mi ha lasciato un incisivo quadro storico del paese dal periodo longobardo indicandomi con precisione quale fosse il vecchio castello longobardo di cui mi fece scoprire la cortina muraria ancor bellamente in vista da lontano.

Inutile dire che quando vengo dalla via del Lacinolo tutto questo si snoda in film vivente e devo stare attento …e mi devo fermare con la macchina. Breve incontro, ma ha percepito, “ictu oculi”, “perciante”, come diciamo qui, il mio interesse particolare per la storia recente: l’ultima guerra e con emozione silenziata mi ha raccontato episodi intensissimi della sua vita di ragazzo partigiano che ho annotato nel mio archivio segreto: con alcuni amici trovarono dei paracadutisti americani dispersi annidati per paura dei tedeschi tra le pieghe rocciose del monte …. fra loro pure uno ferito. Provvidero subito a rifocillarli, non solo, ma anche a rassicurarli, e non solo ancora…ma decisero di intraprendere (fu lui l’artefice) la traversata di alti monti per tratturi occulti impervi magari passaturi per animali montani, una novella epica “anabasi” non meno intensa di sentimento e passione umanitaria: per Laceno costeggiandolo defilati, Piano Migliato, poi piana sottostante l’immensa dorsale del Polveracchio, se non ricordo male Piano del Gaudo, e su su defilati dalla cresta di faggi lungo la poderosa interminabile dorsale …fino al raggiungimento della cima coincidente col culmine emotivo dei soldati che scoppiarono in non viste lagrime!

Ricordo le sue parole: “Rimanemmo taciti vedendo il mare di Paestum tutto coperto di naviglio” e la piana brulicante di…guerra …una cannonata improvvisa cadde non lontano scuotendo la montagna peggio di un terremoto…”…Per i soldati dispersi fu l’arrivo alla vista della salvezza! Grande fu la mia emozione ..,rivivevo il grido dei soldati greci in vista del mare dal monte Teche dopo penose peregrinazioni incalzati dal nemico persiano! Anche in loro esplose il grido: “Thàlatta, thàlatta” “il mare!, il mare!”. Ma non si fermarono…scesero a Campagna …Eboli li “consegnarono” ai loro fraterni commilitoni…

Un ultimo ricordo…Il suo appassionato fervoroso intervento, il più incisivo di tutti! dal balcone del Comune di Montella, in assenza di onorevoli, contro il colpo di mano non so di quale autorità, inteso a trasferire il Liceo Scientifico da Montella in qualche altro paese sostenuto da qualche capezzone politico potente. Per me son sicuro che soprattutto a lui, alla sua tempra indomita di “partigiano” puro, dobbiamo la permanenza del Liceo a Montella. Doveva correr l’anno ’68.

_________________

12.01.2016, IL personaggio (di Paolo Saggese)

Tommaso Aulisa, l’uomo che sapeva pensare il futuro

Tommaso Aulisa, uomo politico militante nel Partito socialista, sindaco del suo paese natale dal 1952 al 1964, e poi dal 1970 al 1974, Assessore alla Comunità Montana “Terminio – Cervialto”, scrittore, saggista – ha firmato ben dodici volumi dedicati alla sua Bagnoli -, intellettuale illuminato, fondatore del Laceno d’Oro nel lontano settembre 1959.

In particolare, la sua azione di pioniere dello sviluppo economico e turistico dell’Irpinia interna dimostra tutta la sua lungimiranza, che segnala sicuramente la sua figura come l’iniziatore di una nuova stagione culturale per la nostra terra, di una nuova stagione, che Aulisa aveva intuito e per la quale si era battuto con tutte le sue energie, e che, purtroppo, non ha forse ancora raggiunto i risultati auspicati. Perciò, è giusto riconoscere nel politico l’uomo che sapeva pensare il futuro.

Che fosse un uomo che sapeva pensare con lungimiranza il futuro è dimostrato dal programma elettorale del 1956 – che sembra scritto in tempi molto più recenti – riportato in un bel volume d’insieme di Salvatore Moscariello. I punti centrali del programma possono essere così sintetizzati: realizzazione di “case popolari con il diretto intervento del Comune”; realizzazione di un sistema di strade campestri camionabili e di strade di montagna; l’istituzione della scuola tecnica industriale; la costruzione di una clinica moderna “che possa rispondere anche alle esigenze future di Bagnoli, abbinandovi un settore per il ricovero dei vecchi”; promuovere “l’industrializzazione del paese con sistema cooperativistico o società popolari”; quindi, “promuovere ogni azione per un maggiore sviluppo della cultura popolare, del turismo, dell’estetica urbanistica, dello sport e di quanto altro possa tornare di giovamento alla collettività e di prestigio al paese tutto”.

Dunque, case al popolo, istruzione, sviluppo economico, turismo, erano le bandiere di questo Sindaco. E non a caso qui nacque il Laceno d’Oro, certo frutto di alcuni intellettuali illuminati e progressisti – in primis Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio -, ma reso possibile grazie all’Amministrazione comunale di Bagnoli e al suo sindaco, che finanziavano quasi interamente – lo sottoliena con efficacia Natascia Festa – la manifestazione. Insomma, diciamolo chiaramente, senza Tommaso Aulisa non vi sarebbe stato il Laceno d’Oro. Eppure, questo non è mai messo bene in evidenza. Si celebrano a ragione alcuni protagonisti, ma Aulisa inspiegabilmente passa in secondo piano.

Occorre dirlo chiaramente: il Festival non si sarebbe fatto a Laceno senza Aulisa, forse senza Aulisa non avrebbe mai visto la nascita. E se Aulisa avesse vinto le elezioni del 1964, oggi forse staremmo a festeggiare la cinquantesima edizione del Laceno, che invece iniziò il suo declino economico quando perse il sostegno di quella Amministrazione.

Inoltre, quando Aulisa fu rieletto sindaco (1970), cercò di riportare – come del resto sarebbe stato giusto – la manifestazione a Bagnoli, ma tale “ritorno” non fu possibile.

Oltre che come illuminato Sindaco che sostenne la cultura, Aulisa fu anche giovanissimo partigiano, partecipando alla liberazione di alcuni sbandati catturati da soldati tedeschi e alla messa in salvo di alcuni paracadutisti anglo-americani, nel settembre 1943.

Dunque, Aulisa ha dedicato la sua vita agli altri, al suo paese, sin dal lontano 1944, quando aderì al FNL di Bagnoli, e in qualità di rappresentante del PSIUP ricoprì nella prima Giunta democratica la carica di Assessore (1945). Sin da allora, si distinse anche per le lotte sindacali in qualità di segretario della Camera di Lavoro di Bagnoli (1944-1946; 1948-1952).

Insomma, ed in sintesi, di lui si può tracciare una biografia ideale, che è poi quella del politico di sinistra di un tempo, e che corrisponde alla sua biografia reale. Infatti, di umili origini, primo di nove figli, Aulisa dedicò tutta la sua vita al riscatto materiale e morale dei contadini e dei diseredati d’Irpinia, dando un notevole contributo alla crescita sociale ed economica del suo paese, adoperandosi in particolare nella realizzazione di un decoroso arredo urbano, di strade, di scuole, di alloggi di edilizia popolare. Inoltre, credette fortemente nello sviluppo turistico dell’Irpinia e del Laceno come centro turistico invernale del Mezzogiorno, e promosse a tal fine la costruzione di impianti di risalita, di alberghi e servizi per i turisti.

E questo amore per la sua terra è tangibile anche nella produzione saggistica e giornalistica, alla quale Aulisa si dedicò per tutto il corso della sua vita, ma soprattutto dopo la conclusione della sua esperienza politica. In particolare, egli dedicò dodici volumi o guide turistiche a Bagnoli, al Laceno, ai territori limitrofi, e ad alcune figure illustri di concittadini quali Salvatore Pescatori. Tale produzione, che aveva non solo valore divulgativo, spesso si segnala per il rigore e la puntualità delle analisi. Così come particolarmente preziosi sono i libri scritti sul filo della memoria, e riguardanti i difficili anni della seconda guerra mondiale e del dopoguerra.

Insomma, un irpino illustre, che va degnamente ricordato. Perciò, un invito può essere rivolto all’Amministrazione comunale di Bagnoli, al Sindaco Aniello Chieffo, di organizzare un Convegno di studi rigoroso su questa figura, pubblicarne gli atti, proporre un’antologia dei suoi scritti di cui potrebbero trarre beneficio non solo ma soprattutto gli studenti delle Scuole di Bagnoli. Del resto, conosciamo la sensibilità degli Amministratori di Bagnoli, la loro lungimiranza, il loro impegno, quello della Pro Loco, dei cittadini tutti, dimostrato nello straordinario successo della Sagra appena svoltasi. Questo progetto per il turismo e per l’economia nacque tanti anni fa, uno dei protagonisti fu Tommaso Aulisa, e vedendo il successo di oggi, si può comprendere quanto conti un buon passato per un florido futuro.

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.