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Trovato in un burrone il corpo senza vita di Lucia Russo

09.05.2015, Ultim’ora (Dal sito www.avellino.zon.it – di Giovanni Nigro)

Domani l’utimo saluto a Lucia

La salma della ragazza 23enne che ha deciso di togliersi la vita ieri mattina dal Ponte dei Greci di Montella, arriverà a Bagnoli Irpino, il suo paese, domani mattina alle 11:00 per la funzione religiosa e l’ultimo saluto dei cari e degli amici. Il paese, ancora incredulo, cercherà di unirsi tutto nel ricordo di Lucia Russo. Secondo alcune indiscrezioni, sul corpo della 23enne ci sono pochi segni traumatici; quindi, l’autopsia del corpo, sembra essere stata inutile per certificare la morte volontaria di Lucia. Sul manifesto funebre la famiglia ha deciso di scrivere “Non fiori, ma opere di bene”, per provare ad unire il dolore cittadino a donazioni ad associazioni benefiche.

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09.05.2015, Ottopagine (di Elisa Forte)

Nel lancio dal ponte ha incontrato una lastra di pietra che le avrebbe spezzato la schiena. Questa la dinamica dell’incidente ricostruita dall’esame esterno effettuato da parte del dottor Rizzolo sul corpo senza vita di Lucia Russo. La salma è stata rilasciata da poco dalla custodia della tanatologia del Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi dove era stata trasferita ieri, appena dopo il ritrovamento.

La salma sarà cremata. Non si esclude che già nella giornata di domani, i familiari possano trasferire il corpo in provincia di Salerno, al termine del rito funebre.

Lucia Russo, la ventitreene di Bagnoli Irpino si è suicidata lanciandosi da un ponte di 15 metri, il Ponte Volo, che si trova lungo una strada di collegamento fra Montella e Acerno, nel salernitano. Dista soltanto pochi chilometri dal centro abitato. Ieri l’accaduto. La ragazza era attesa a Lioni a lavoro, avrebbe dovuto iniziare il suo turno da barista alle 12.00, ma al Bar Oasi Lucia non è mai arrivata.

Di qui l’allarme dei suoi colleghi di lavoro, che hanno contattato i familiari e in seguito le forze dell’ordine. Il suo corpo è stato ritrovato da una squadra di speleologi, militari, vigili del fuoco e volontari soltanto intorno alle 17.30 di ieri riverso a terra, in un punto in cui il fiume è in secca.

Stando alle prime ricostruzioni fornite sul posto, il Ponte Volo si estende per 15 metri circa, ma non essendoci acqua, è stata esclusa fin da subito l’ipotesi di annegamento.

La difficoltà delle ricerche avviate fin dal primo pomeriggio, ha reso necessario l’intervento di più squadre specializzate,intervenute in una zona particolarmente impervia e difficilmente raggiungibile. Le prime testimonianze parlano di un recupero particolarmente difficile, non solo per il ritrovamento del corpo, quanto per il recupero stesso.  Sono intervenuti infatti i vigili del fuoco del locale distaccamento, i militari della Compagnia dei carabinieri di Montella, in aggiunta, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e i volontari della Misericordia di Montella.

Ad accompagnare la salma di Lucia all’obitorio del nosocomio altirpino, un fiume di amici e parenti, dilaniati dal dolore per una scomparsa tanto tragica quanto inaspettata. Restano ignote al momento le cause che avrebbero indotto la ragazza a compiere un gesto ultimo e irrimediabile. I genitori così come la sorella non sanno spiegare le ragioni di questa triste scomparsa.

Come Giuditta Perna, la ragazza che si è lanciata da un ponte fra Calitri e Aquilonia appena poche settimane fa, Lucia non ha lasciato tracce che potessero dare spiegazioni a chi resta e si prepara a vivere nel dolore. Si aggiunge così l’ennesima vittima del male di vivere. L’ennesima anima buona che ha ceduto a solitudini e tristezza. La comunità si interroga e si stringe in queste ore, intorno al dolore della famiglia Russo.

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09.05.2015, Il Mattino (di Paola De Stasio)

Giù dal ponte, morta sul colpo a ventitré anni

La tragedia di Lucia, una comunità in lacrime per un gesto inspiegabile.

L’aspettavano al lavoro, alle 12 avrebbe dovuto iniziare il suo turno al bancone del bar «Oasi» a Lioni lungo l’Ofantina. Bella, bruna, alta, slanciata e sempre sorridente.

Nulla lasciava presagire dalla personalità, dal carattere che mostrava agli altri, che nel suo inconscio covasse il male più insidioso e subdolo: il male di vivere che l’ha portata a gettarsi sa un ponte di Montella. Non vedendola arrivare, i colleghi l’hanno chiamata più volte invano, hanno telefonato alla sua famiglia e al suo ragazzo. Di Lucia Russo, 23 anni, di Bagnoli Irpino, nessuna notizia. Come se si fosse volatilizzata nel nulla.

A quel punto sono stati i carabinieri ed il Corpo Nazionale di soccorso alpino e speleologico. Dopo circa tre ore di ricerca è stata localizzata  l’auto, una Fiat 600. L’aveva lasciata sul bordo della strada che collega Montella ad Acerno e dal ponte dei Deci si è lanciata giù, un ponte già tristemente noto, altre persone l’hanno scelto come location  do morte, di recente anche un giovane di Cassano.

La ragazza è morta. Il suo corpo si trova presso l’ospedale di Sant’Angelo dove nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia. L’ultima a vederla pare sia stato il so ragazzo che vive a Nusco, era andata via di casa del fidanzato intorno alle 11,30 e lì – si presume volontariamente – ha lasciato il telefono e una boccettina di profumo. Il giovane ha raccontato ai carabinieri che si erano salutati serenamente, non c’erano stati litigi o discussioni tra loro. Lascia la mamma, il padre Aniello ed una sorella più piccola che frequenta l’Università.

Probabilmente c’erano due Lucia, quella socievole, affabile che dispensava sorrisi, una ragazza responsabile, molto brava nel suo lavoro e una Lucia privata, triste, preoccupata, tormentata da chissà quali pensieri che le saranno sembrati ostacoli in superabili.

Era di certo una ragazza sensibilissima e molto profonda e pare preoccupata per la sua mamma che negli ultimi tempi non stava troppo bene ed anche per il suo papà.

Tutto ciò non può bastare a spiegare un suicidio, l’animo umano è insondabile e i suicidi sono quasi sempre inspiegabili.

09.05.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Lucia, il tragico volo dal ponte

Da mezzogiorno nessuna traccia, poi la terribile svolta e la tragedia.

Una ragazza originaria di Bagnoli, di 23 anni, Lucia R., si sarebbe suicidata lanciandosi dal ponte dei Greci, , lungo la strada ex statale 164 che da Montella porta, attraverso le montagne, fino ad Acerno.

Dalle prime ricostruzioni, pare che la ragazza si sarebbe dovuta recare sul luogo di lavoro a mezzogiorno. Ma lì, purtroppo, non è mai arrivata. Dopo lunghe chiamate sul cellulare senza esito, la famiglia ha allertato i Carabinieri della Compagnia di Montella. Coordinati dal Capitano Enrico Galloro, aiutati dal padre e dal fidanzato con cui la ragazza conviveva, sono iniziate le ricerche su tuto il territorio.

Verso le 16, la macchina della giovane viene ritrovata lungo la strada che sale al monastero di Santa Maria della Neve, molto vicino al ponte dei Greci, dove, di lì a poco, circa alle 16,30, verrà rinvenuto il corpo senza vita.

Allertati dai carabinieri, sul posto arrivano i Vigili del Fuoco del locale distaccamento, la Misericordia di Montella, il 118, la protezione Civile del paese con unità cinofila, il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico). La dottoressa del 118constata con esame autoptico esterno il decesso. Poi gli operatori del soccorso alpino iniziano le operazioni per recuperare il corpo che giace sotto il ponte in un intervento che, non senza difficoltà, è durato circa tre ore.

Si respira un’aria di incredulità, rabbia, rassegnazione tra parenti, amici, ma anche semplici passanti che a poco a poco si accalcano nei pressi del ponte, che già un paio di anni fa a quanto verosimilmente si è appurato da parte dei militari della Compagnia di Montella è stato teatro di un altro orrido suicidio di un giovane.

Sul posto anche i Vigili Urbani e i sindaci di Bagnoli e di Montella, Filippo Nigro e Ferrruccio Capone. La salma della ragazza è stato intanto trasportato all’obitorio di Sant’Angelo dei Lomabrdi ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria, la Procura della Repubblica di Avellino, che dovrà decidere a disporre o meno l’esame autoptico sulla salma della giovane.

Sono in corso le indagini per ricostruire l’accaduto e le motivazioni del gesto della ventitreenne, ancora sconosciute. La ragazza non ha lasciato messaggi, né avrebbe dato segnali di insofferenza. Una vera e propria tragedia ancora senza un perché, che si avvia verso l’archiviazione come suicidio sul qual ci sono ormai pochi dubbi, anche se le conferme cristallizzate dall’esame esterno compiuto sul corpo della 23enne potrebbero essere ulteriormente confermate anche dall’esame che disporrà la Procura di Avellino.

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08.05.2015, Il Mattino

Bagnoli Irpino, ragazza si uccide lanciandosi da un ponte

L’aspettavano a lavoro, alle 12 avrebbe dovuto iniziare il suo turno dietro al bancone del bar «Oasi» a Lioni lungo l’Ofantina. Ma lei si era uccisa lanciandosi da un ponte. Non vedendola arrivare, i colleghi l’hanno chiamata più volte invano, hanno telefonato alla sua famiglia e al suo ragazzo. Di Lucia Russo, 23 anni, di Bagnoli Irpino, nessuna notizia. Come se si fosse volatilizzata nel nulla. A quel punto sono stati allertati i carabinieri ed il Corpo Nazionale di soccorso alpino e speleologico. Dopo circa tre ore di ricerche è stata localizzata l’auto, una Fiat 600. L’aveva lasciata sul bordo della strada che collega Montella ad Acerno e dal ponte dei Deci si è lanciata giù, un ponte già tristemente noto, altre persone l’hanno scelto come location di morte, di recente anche un giovane di Cassano. La ragazza è morta. Il suo corpo si trova presso l’obitorio dell’ospedale di Sant’Angelo dove nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia.

L’ultima a vederla pare sia stato il suo ragazzo che vive a Nusco, era andata via da casa del fidanzato intorno alle 11,30 e lì- si presume volontariamente – ha lasciato il telefonino ed una boccettina di profumo. Il giovane ha raccontato ai carabinieri che si erano salutati serenamente, non c’erano stati litigi o discussioni tra loro. Lascia la mamma, il papà Aniello ed una sorella più piccola che frequenta l’Università.

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08.05.2015, Ottopagine (di Elisa Forte)

Bagnoli. Ritrovato il cadavere di Lucia Russo

La 23 di Bagnoli è stata trovata sotto il Ponte Volo. Disposta autopsia all’obitorio del Criscuoli.

E’ stato ritrovato da poche ore il corpo senza vita di Lucia Russo, la ventitreenne di Bagnoli Irpino che questa mattina si è suicidata lanciandosi dal Ponte Volo, una strada di collegamento fra Montella e Acerno, nel salernitano, a pochi chilometri dal centro cittadino.

Scomparsa da questa mattina, la ragazza è stata ritrovata soltanto nel pomeriggio intorno alle 17.30 da una squadra di speleologi, forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari, che sono riusciti con grande fatica a individuare il corpo riverso sul letto del fiume.

Stando alle prime ricostruzioni fornite sul posto, il Ponte Volo si estende per 15 metri circa, ma il livello dell’acqua constatato sarebbe stato troppo basso per confermare l’ipotesi di una morte per annegamento. Non si esclude quindi che Lucia abbia battuto la testa al contatto con la superfice.

La difficoltà delle ricerche avviate fin dal primo pomeriggio di oggi, ha reso necessario l’intervento di più squadre specializzate, intervenute in una zona particolarmente impervia e difficilmente raggiungibile. Attiva sul posto una squadra composta dai vigili del fuoco del locale distaccamento, dai militari della Compagnia dei carabinieri di Montella, in aggiunta, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e i volontari della Misericordia di Montella. Le prime testimonianze parlano di un recupero particolarmente difficile, non solo per il ritrovamento del corpo, quanto per il recupero stesso.

Giunti nella zona segnalata, i tecnici del Cnsas hanno constatato che la ragazza era stata individuata da volontari del luogo in fondo al Ponte. Dopo l’autorizzazione del magistrato, sono iniziate operazioni di recupero. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, dove l’esame autoptico chiarirà le dinamiche dell’incidente.

Ad accompagnare la salma di Lucia all’obitorio del nosocomio altirpino, un fiume di amici e parenti, dilaniati dal dolore per una scomparsa tanto tragica quanto inaspettata. Restano ignote al momento le cause che avrebbero indotto la ragazza a compiere un gesto ultimo e irrimediabile. I genitori così come la sorella non sanno spiegare le ragioni di questa triste scomparsa.

Il suicidio di Lucia richiama inevitabilmente il male di vivere vissuto anche da Giuditta Perna, la ragazza che si è lanciata dal ponte poche settimane fa nel territorio fra Calitri e Aquilonia. L’ennesima vittima di quello che viene definito il male del secolo e che non riesce a trovare rimedi né cure. Storie di ordinaria depressione e infelicità si nascondono in ogni focolare domestico. Una piaga sociale che sta contagiando i giovani, e che attende una riflessione e un intervento risolutivo.

08.05.2015, Irpinianews

Montella, in un burrone il corpo senza vita di una giovane di Bagnoli

L’hanno cercata ovunque e alla fine, dopo serrate battute di ricerca, l’hanno ritrovata in fondo a un burrone nel territorio comunale di Montella.  L. R., 23enne di Bagnoli Irpino, aveva fatto perdere le sue tracce dalla tarda mattinata di oggi.

Nel pomeriggio la macabra scoperta e il ritrovamento del suo corpo senza vita in fondo al Ponte dei Greci lungo la strada che da Montella va ad Acerno, ai confini tra Irpinia e salernitano.

A prendere parte alle ricerche anche il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Campania, allertato dai Carabinieri di Montella per un disperso nel comprensorio di Montella.

La giovane originaria di Bagnoli Irpino aveva fatto perdere le sue tracce in località Monte, lungo la strada che da Montella conduce ad Acerno.

A ritrovare la 23enne alcuni volontari del luogo.

Dopo l’autorizzazione del magistrato, sono iniziate operazioni di recupero da parte del CNSAS con l’ausilio dei Carabinieri e della Misericordia di Montella e dei Vigili del Fuoco di Avellino.

L’intervento è durato complessivamente 3 ore ed ha visto il coinvolgimento di 2 squadre di tecnici del CNSAS. Toccherà alle forze dell’ordine ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Sconcerto e incredulità tra conoscenti e familiari della giovane: la comunità di Bagnoli è sotto choc per l’accaduto.

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08.05.2015, Ottopagine

Trovata morta la ragazza dispersa

L’operazione del Soccorso Alpino in località Monte, lungo la strada che porta ad Acerno.

Recuperato il corpo senza vita di una ragazza dispersa nei boschi di Montella. Le operazioni sono iniziate intorno alle 16.00, quando il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Campania è stato allertato.

L’allarme è arrivato dai Carabinieri della locale stazione direttamente al Capostazione del Cnsas della Campania per una ragazza 23enne, originaria di Bagnoli Irpino, Lucia R., che dalla mattina aveva fatto perdere le sue tracce in località Monte, lungo la strada che da Montella conduce ad Acerno. Immediatamente il Cnsas ha risposto con l’invio sul posto di squadre di tecnici specializzati in ricerca e recupero in ambiente ostile.

Giunti nella zona segnalata, i tecnici del Cnsas hanno constatato che la ragazza era stata individuata da volontari del luogo in fondo al Ponte dei Greci. Dopo l’autorizzazione del magistrato, sono iniziate operazioni di recupero con l’ausilio dei carabinieri e della Misericordia di Montella e dei vigili del fuoco di Avellino.

L’intervento è durato complessivamente 3 ore ed ha visto il coinvolgimento di 2 squadre di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. La ragazza si sarebbe lanciata dal Ponte Volo, da un’altezza di oltre 15 metri. La salma ora è all’obitorio dell’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi.

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08.05.2015, Il Quotidiano del Sud

Montella, 23enne trovata priva di vita in un dirupo

Dalle prime analisi, pare si tratti di un gesto volontario.

Tragedia, quella che si è consumata questo pomeriggio a Montella. Una ragazza di appena 23 anni è stata trovata priva di vita in un dirupo che collega Acerno a Montella. Sul posto si sono portati immediatamente i Carabinieri e il Soccorso Alpino per le operazioni di recupero del corpo nella profondità del dirupo.

La giovane era già priva di vita. Sono in corso accertamenti ma gli inquirenti sospettano il gesto volontario da parte della giovane. Dalle prime testimonianze raccolte, pare che la ragazza stesse vivendo un periodo di forte disagio.

Tra l’altro non è la prima volta che il Ponte dei Greci, lungo la strada che da Montella va ad Acerno, è palcoscenico di giovani vite spezzate.

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08.05.2015, Dal sito www.avellino.zon.it (di Giovanni Nigro)

Montella, ragazza trovata morta in un dirupo

La ragazza 23enne è stata ritrovata in un dirupo, nel tratto che collega Montella ad Acerno, dal Soccorso Alpino e dagli uomini del Circolo Speleologico “G. Rama”.

La ragazza L. R. (le iniziali) era di Bagnoli Irpino, classe 1992, era scomparsa e da questa mattina non si avevano più sue notizie. Il Circolo Speleologico “Giovanni Rama” di Bagnoli Irpino stava cercando la ragazza per la strada che da Montella porta ad Acerno e intorno alle 16:00 hanno visto qualcosa giù in uno dei dirupi presenti sulla strada tortuosa e piena di curve. Una strada non troppo trafficata che si divide poi da chi sale verso il Monte Verteglia e chi si dirige ad Acerno.

Si sta cercando di recuperare il corpo di L. R. dopo l’autorizzazione del magistrato, sono iniziate operazioni di recupero con l’ausilio dei carabinieri e della Misericordia di Montella e dei Vigili del fuoco di Avellino. con il supporto logistico del Soccorso Alpino (CNSAS) e dei ragazzi del Circolo Speleologico di Bagnoli Irpino.

Giunti nella zona segnalata, i tecnici del Cnsas hanno constatato che la ragazza era stata individuata da volontari del luogo in fondo al Ponte dei Greci.

L’intervento è durato complessivamente 3 ore ed ha visto il coinvolgimento di 2 squadre di tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Subito sul posto anche i Carabinieri della stazione di Montella che indagheranno sulla morte di L. R. Una ragazza solare e lavoratrice che nessuno mai avrebbe pensato di poter fare un folle gesto, ammetendo che di folle gesto si tratta. Il ritrovo ha scosso i paesi altirpini di Montella e Bagnoli Irpino che perdono una coetanea, un’amica e una compaesana di giovane, giovanissima età (23 anni).

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08.05.2015, Dal sito www.irpiniapost.it (di Giulio D’Andrea)

Nessuno si aspettava un gesto simile?

Si dice sempre “era una ragazza sorridente e tranquilla”. Si dice questo di chi si lascia andare e lascia un paese, una vita, amici e famiglia “senza un perché”. Si dice a proposito di chi si suicida. A volte siamo costretti a farlo anche noi, noi che scriviamo, per rendere un inutile omaggio a una vittima; magari scopiazzando dalle bacheche facebook dei conoscenti. Chi scrive adesso l’ha fatto tante volte. E ora ha deciso di smetterla. “Era una ragazza sorridente e tranquilla”. Lo dicono gli amici, lo sussurreranno anche oggi tra Bagnoli e Montella. Lucia si è suicidata a ventitre anni. Probabilmente si è gettata da un ponte. Ancora un ponte dopo quel maledetto ponte di Monteverde.

Lucia, come Giuditta di Calitri che tutti cercarono per una settimana, poteva essere sorridente all’apparenza. E tranquilla, ovvio. Sì, un aspirante suicida non dà in escandescenza nella pubblica piazza. E si continuerà a ripeterlo all’infinito, “era una ragazza sorridente e tranquilla”. E magari lo urleranno tutti, piangendo, al giorno dei funerali di Lucia. E tutti continueranno a cercare un perché. O forse a far finta di cercarlo.

La verità è che nessuna persona che decide di togliersi la vita è sorridente dentro. E non è neanche tranquilla dentro. E le formule “nessuno si sarebbe aspettato un gesto simile” non ci convinceranno più. Perché qualcosa va storto, continua ad andare storto in questa provincia. Le statistiche confermerebbero che non esiste nessun caso Irpinia sul fronte suicidi. Un paio di settimane fa lo ha spiegato anche la Caritas. Noi ci crediamo a quelle statistiche.

Ma crediamo pure che, a volte, troppe volte, questo sia un luogo profondamente infelice. E per di più, ci dispiace dirlo, omertoso. Una ragazza non può lasciare il mondo senza lasciare una traccia del suo addio, della sua decisione. In uno sguardo, in uno sfogo. Quello sguardo non è stato colto. Per Giuditta come per Lucia evidentemente. Non è un atto d’accusa verso nessuno. Non lo è per i genitori, che spesso conoscono i figli meno di altri. Non lo è per gli amici o le amiche, magari alle prese con i problemi del lavoro e quindi distratti dai propri guai per pensare troppo agli altri. Non è un atto d’accusa per chi opera nel sociale, perché chi si vuole suicidare non ve lo viene a dire.

Ma questa volta non accetteremo le formule classiche “era una ragazza sorridente e tranquilla, nessuno si aspettava un gesto simile”. Si può partire da qui per iniziare a costruire qualcosa. Togliendoci di dosso questa coperta di ipocrisia che sa di naftalina, iniziando a dire che a volte qui si sta male: proprio male. E’ il nostro unico contributo possibile. Ché qui basta poco, un lavoro perso o un contesto critico, per lasciarsi andare troppo presto. Non possiamo più nascondere questa nebbia. Dobbiamo uscire da un sottobosco furtivo di falsità. Gli altri si sforzino di cogliere gli sguardi, gli sfoghi. Noi non diremo “era una ragazza sorridente e tranquilla”. Noi diremo che una ragazza che si chiamava Lucia si è suicidata. Che un’altra ragazza si è suicidata.

                                                                                                       

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