Al confine tra Bagnoli e Montella scoperto cimitero di carcasse di animali
08.04.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
Carcasse di animali a Montella, Di Capua: “L’omertà la fa da padrona”
«Qua tutti a sciacquarsi la bocca con le questioni ambientali, poi, purtroppo, è l’omertà a farla da padrone». Sono le parole di Fulvio Di Capua dell’Ekoclub di Bagnoli Irpino, dopo il ritrovamento da parte dei volontari dell’associazione del ‘cimitero degli animali’ e di una vera e propria discarica a cielo aperto in località Pezza Di Tonna.
Uno spettacolo agghiacciante per chi ha potuto vedere con i propri occhi il sito, insieme ai Carabinieri di Montella, alla Polizia Municipale e a un medico veterinario dell’ASL di Sant’Angelo dei Lombardi: 2 carcasse di maiali di grossa taglia, uno di 50kg e uno di 30 kg, 2 carcasse di vitelli, rispettivamente di razza Bruna Alpina e Charolaise nel bel mezzo di un mare di rifiuti di ogni genere. Ma, in più, resti di zampe e, fatto che suscita ulteriori preoccupazioni, anche mucchietti di ossa di animali in alcuni sacchi.
Per Di Capua però potrebbe significare che il sito non è nuovo a questi particolari e poco dignitosi ‘sversamenti’: «Non è la prima volta e non è affatto il primo sito. Se ci sono le ossa però, potrebbe darsi che in questa radura già da un po’ di tempo vengano a ‘scaricare’ le carcasse». La località in questione è ‘Pezza di Tonna’, che si trova nel Comune di Montella proprio al confine con quello di Bagnoli Irpino.
Il volontario dell’Ekoclub del paese altirpino però ha qualche precisazione da fare, perché, dice, è vero che le persone devono imparare a rispettare l’ambiente e gli animali in maniera civile e consapevole, ma d’altra parte ci sarebbe bisogno anche di una maggiore sinergia con le istituzioni: «Noi facciamo del nostro meglio, ma vorremmo un aiuto più concreto da parte dei comuni e degli enti preposti per controllare al meglio il territorio ed evitare altri ritrovamenti del genere».
A uno dei due maiali poi è stato asportato il padiglione auricolare, così da non poter permettere l’identificazione tramite microchip. Ma la preoccupazione più grande di Di Capua è sulle eventuali malattie di questi animali. E infatti il volontario pone alcuni interrogativi in merito: «Quali signori li hanno macellati e perché? Se per alcuni ci sono solo le zampe, il resto è stato mangiato e cucinato per finire sulle nostre tavole? Alcuni di questi non erano tracciabili. Ma allora nelle stalle chi va a controllare che tutto sia apposto?».
Il medico veterinario dell’ASL ha infatti fatto dei rilievi sulla tracciabilità dei capi, «ma – continua il membro dell’Ekoclub – non ho visto prelievi specifici per capire se gli animali avessero delle malattie oppure no». A ieri pomeriggio comunque le carcasse non erano state ancora rimosse. E Di Capua non ci vuole stare: «Non possiamo lasciare le carcasse alla mercé della fauna locale. Se sono infette, potrebbero far ammalare anche gli animali selvatici, e sarebbe un altro fatto grave in sé».
E conclude, con un proverbio semplice e coinciso, ma molto efficace in casi di questo genere: «Prevenire è meglio che curare». Ma ditelo a chi dell’inciviltà, nell’infamia del silenzio, ne ha fatto una bandiera.
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07.04.2015, Il Quotidiano del Sud
Bagnoli, scoperto cimitero di carcasse animali
Uno spettacolo agghiacciante quello che si sono ritrovate di fronte le guardie ambientali dell’Ekoclub di Bagnoli che hanno scoperto un vera e propria discarica di resti animali. Resti appartenenti a bovini e suini, con precisione, due razze di bovini e due di suini.
Inoltre, sono state ritrovate anche singole zampe e numerose ossa probabilmente frutto di una macellazione clandestina. Le Forze dell’Ordine sono state subito allertate.
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07.04.2015, Dal sito www.avellino.zon.it (di Giovanni Nigro)
Montella, carcasse di animali morti smaltite illegalmente
L’Ekoclub International della sezione di Bagnoli Irpino il 4 aprile ha rinvenuto, in località “Pezza di tonna” di Montella, animali morti.
Le carcasse di animali morti sono ancora presenti in località “Pezza di Tonna” a Montella, non sono state rimosse e quindi è necessario sollevare le autorità competenti per cercare di bonificare una zone che, come già detto, è affianco ad un ruscello che confluisce in un affluente del Fiume Calore.
Il giorno 4 aprile durante il servizio di vigilanza ambientale tra Bagnoli Irpino e Montella, l’Ekoclub della sezione di Bagnoli _DSC0023Irpino che esegue controlli in quasi tutta l’Alta Irpinia, si è imbattuto in uno scenario di degrado e di non rispetto dell’ambiente. Intorno alle 14:45 sulle coordinate Lat. 40°51’16” N e Long. 15° 4’ 3,5” E, n° 4 il personale dell’Ekoclub ha ritrovato: 1 vitello di circa 5 mesi di razza Bruna Alpina, 1 vitello di circa 2 mesi di razza Charolaise, 1 maiale di circa 50 Kg senza padiglione auricolare dx e 1 maiale di circa 30 Kg. Subito sono state interpellate le forze dell’ordine di Montella, la Polizia Municipale e i Carabinieri con l’ausilio del Medico Veterinario dell’ASL di Sant’Angelo dei Lombardi. Secondo le normative europee lo smaltimento di carcasse animali ha bisogno di un percorso che comprende: la raccolta, il trasporto, il magazzinaggio, la manipolazione, la trasformazione e l’uso o l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale.
Tutto questo se il bestiame si trova in un allevamento, ma se un allevatore di suini e bovini sversa in zone demaniali un animale morto lasciando che lo stato di decomposizione della carcassa penetri nella terra portando con se le proprie nocività, forse è perche si vuole oscurare la malattia dell’animale? Inoltre l’Ekoclub ha rinvenuto non solo i 2 suini e i 2 bovini, ma anche pezzi di altri suini e bovini, come le zampe macellate illegalmente. Il resto di questi animali senza dubbio è finito sulla tavola di qualcuno della zona e di certo non può passare inosservato. Una situazione di menefreghismo che è stata sollevata soprattutto dal personale dell’Ekoclub. Intorno alla zona del ritrovo, poi, passa un ruscello che si immette in uno degli affluenti del Fiume Calore che, secondo una ordinanza, la sua acqua deve essere solo ed esclusivamente adoperata per irrigare.
La preoccupazione è che il disastro ambientale prodotto dalle carcasse di animali morti a Montella potrebbe influenzare anche i campi coltivati che producono per le case dell’Irpinia. Non si può ovviamente risalire al proprietario di questi animali perché sono stati tolti i marchi e i bottoni alle orecchie degli animali. La domanda sorge spontanea: se in un allevamento un vitello e un suino sono malati il resto come sta, essendo stati smaltiti in maniera illegale e con cadenza quasi mensile?