Meetup di Bagnoli – Montella: “Chiarezza sugli scrutatori”
19.03.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
Critero di nomina alla base della richiesta dei Cinque Stelle.
Il Meetup ‘Amicidi Beppe Grillo Bagnoli-Montella’ chiede criteri di nomina degli scrutatori per le Regionali che tengano conto delle situazioni lavorative del territorio. È questo il succo della lettera protocollata all’attenzione del sindaco Nigro alla sua giunta e al consiglio Comunale di Bagnoli. Tutto affinché nella nomina si tenga in debito conto la crisi economica, per dare ‘sollievo sociale’ a chi si trova più in difficoltà.
La nota ,richiamandosi alle leggi in materia, ricorda che «la nomina degli’ scrutatori/scrutatrici viene effettuata da un’apposita commissione denominata “Commissione’ Elettorale”, presieduta dal Sindaco e composta da tre membri effettivi e tre membri supplenti», scegliendo questi «tra i nominativi compresi nell’albo degli scrutatori in numero pari a quello occorrente» e tenendo inoltre conto che la Commissione Elettorale del Comune deve nominare le persone e non più sorteggiarle come un tempo.
C’è un richiamo anche a che sia garantita la «massima indipendenza degli scrutatori e la loro rotazione delle sezioni elettorali» per favorire la trasparenza. Questo perché la nomina, attribuita a una Commissione di nomina politica, rischia quindi di «favorire logiche clientelari» che il meetup intende invece scongiurare.
Un’individuazione così svolta infatti «consente- si legge-al predetto organo di operare secondo proprie ragioni di opportunità e secondo valutazioni che prescindono da qualsiasi criterio oggettivo». La richiesta è quindi quella di regolamentare l’assunzione dei disoccupati per le prossime regionali, di modo che la Commissione elettorale individui dei criteri oggettivi di nomina, per quelle persone «iscritte all’albo», che tengano conto dello stato lavorativo. E si suggerisce anche come: «il Comune di Bagnoli Irpino potrebbe pubblicare un avviso con il quale si invitano gli iscritti all’albo degli scrutatori a produrre autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione», magari effettuando controlli incrociati tramite la collaborazione del competente ‘Centro per l’Impiego’. Nel caso ci si trovasse di fronte a un numero di persone dichiaratesi disoccupate maggiore di quello richiesto «l’Amministrazione potrebbe preferire nell’ordine i soggetti che versano nello stato di disoccupazione da maggior tempo».
Da Via Roma arriverà una risposta?