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06.03.2015, «Pensieri e parole», la rubrica di Daniele Marano (da Fuori dalla Rete – Marzo 2015, Anno IX, n.2)
Spesso ci imbattiamo in persone alquanto discutibili. Oggi, ad esempio, per uscire dal traffico avellinese ho dovuto aspettare che due macchine si spostassero “gentilmente” nonostante erano in divieto di sosta. E volevano avere ragione, accusandomi di aver suonato troppo incessantemente.
Nella nostra vita, bisogna sempre mantenere una andatura impetuosa, come il suono del mio clacson in questa circostanza, impreziosendo le nostre giornate con le persone a cui vogliamo bene e donando loro sorrisi, serenità e perché no anche i nostri lati che a volte teniamo nascosti per mancanza di convinzione, come l’umorismo o, che ne so, l’irriverenza.
Ma come si fa quando siamo “costretti” a trovarci a confronto con persone a noi poco gradite? Mi riferisco a colleghi di lavoro, oppure anche visite inaspettate di chi ha comportamenti strani (vi sarà capitato sicuramente il “ciao come va?”, dopo mesi di silenzio), o ancora parenti che compaiono come funghi per gli auguri ma scompaiono nel resto dei nostri giorni.
Ecco il difficile si viene a creare quando bisogna comunque mantenere una certa educazione nei loro confronti, non è facile, ad esempio, non dire “mi infastidisci” e inscenare sorrisi a 32 denti farlocchi adattandosi a situazioni che ci creano, in realtà solo disagio ed imbarazzo.
Eppure la soluzione è questa: bisogna avere il coraggio di scegliere.
Scegliere di tenere fuori le persone cattive, che a dirla tutta, si riempiono di livore perché sono vuote; Non aver paura di far pensare alla gente di avere un brutto carattere poiché, comunque è uno, ed è quello palese, chiaro e senza sorprese; Chiudere i conti col il proprio passato, senza che vada a incidere sul presente, evitando i paragoni; Scegliere in base al cuore e non alla mente: un bel corpo va dove vuole, ma solo una bella mente entra in chi vuole.
Insomma le belle giornate non sono una prerogativa delle condizioni meteo. Ma del nostro cuore. Non dobbiamo permetterci a nessuno di rovinarci il nostro umore. Perché il nostro umore lo decidiamo solo noi stessi!