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Après ski Laceno, pochi giorni: musica e no alle trivellazioni

25.02.2015, Irpinianews e Ottopagine.it

Presentata ufficialmente alla stampa la kermesse “Après Ski – No triv” che si svolgerà l’1 marzo a Laceno.

Nel prossimo weekend, infatti, si svolgerà una due giorni di sensibilizzazione e promozione turistica. Il sabato all’interno delle strutture alberghiere che vengono puntualmente prese d’assalto nei fine settimana da turisti del sud Italia verranno illustrate le attività che si svolgeranno nell’happening della domenica nell’area allestita al rifugio dell’intermedia.

Non solo sci su piste ben battute, viste le nevicate delle ultime ore, ma soprattutto un momento di svago e socializzazione. L’Ente provinciale del Turismo di Avellino diretto dal commissario Luigi Napolitano ha inteso sposare l’iniziativa poiché fondamentale per incrementare le presenze sul territorio, promuovere l’enogastronomia e far avvicinare i giovani e non solo al problema delle trivellazioni.

L’ après-ski sarà aperta per tutta la giornata: dalle ore 10. Non potrà mancare la musica: il dj set di ben sei ore all’aria aperta di mr. Alberto Limone sarà la colonna sonora della giornata.

A fare da cornice non solo il candido bianco della neve ma soprattutto due moto di grossa cilindrata della Bmw Motorraw – Casa della Moto di Sabino Losco di Avellino.

Un modo per festeggiare la montagna in tutta la sua bellezza e per dare dimostrazione dell’assurdità del progetto di fare di essa e dell’intera zona circostante un luogo di “trivellazioni”. Un Flash Mob ad alta quota con la collaborazione del comitato no triv e di malanotteno. Alessandro Graziano di quest’ultima associazione dice: “un modo il nostro per sdoganare la protesta e per coinvolgere le fasce giovanili che sono disinformate”. Roberto Buglione aggiunge: “non possiamo fare la fine della Basilicata. Qui parliamo di una lotta tra il territorio e le multinazionali. Il nostro no, non è a prescindere, proponiamo per l’Irpinia un modello fondato sull’enogastronomia e sul turismo. Guardate il caso del Laceno che è sempre visitato e ci fa conoscere in tutto il Sud Italia. Entro il 31 marzo c’è da bloccare il progetto Nusco in Regione. Faremo un assedio pacifico, prima che sia la fine”.

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25.02.2015, dal sito www.piueconomia.it

La vera economia della Campania è quella del Laceno e del turismo: al diavolo il petrolio

“Creiamo un brand che tuteli le aree interna della nostra regione”.

Il no alle trivellazioni petrolifere in Irpinia e nel Sannio sale in montagna ed arriva in uno dei luoghi simbolo del turismo campano: l’altopiano del Laceno, al rifugio stazione intermedia, l’unica struttura sciistica della Campania che, nei fine settimana, fa registrare negli alberghi un boom di prenotazioni.

Un posto dunque strategico per sensibilizzare l’opinione pubblica, visto che sul Laceno i turisti provengono non solo dalla Campania, ma anche dalla Puglia, dalla Basilicata e dall’Abruzzo, in particolare. Sarà una protesta soft, con l’obiettivo di coinvolgere quanta più gente possibile. Il format, infatti, è quello già sperimentato, con successo, poche settimane fa da “Malanotteno” di Francesco Iannaccone ed Alessandro Graziano.

Domenica 1 marzo, dalle 10 alle 16.30, “Apres Ski”, ovvero aperitivo, sole, musica, produzioni tipiche e drink con il dj Alberto Limone alla consolle. Un modo alternativo e originale per protestare e per riflettere che ha trovato subito l’assenso dell’Ente Provinciale per il Turismo di Avellino e di Laceno.net.

“E’ un modo, il nostro, per sdoganare la protesta e per coinvolgere anche i giovani e le persone che, casomai, sono disinformate sul problema”, spiega Graziano. “Questo è un problema che coinvolge tutti, perché rischia di mettere in ginocchio definitivamente l’economia di Irpinia e Sannio”.

Il progetto-Nusco, infatti, coinvolge 46 Comuni della provincia di Avellino e uno della provincia di Benevento eterritori con vini doc e docg, con l’unica stazione invernale, con l’unico stabilimento termale campano. “E’ una sorta di lotta tra l’economia del territorio e l’economia delle multinazionali”, dice Roberto Buglione, dei Comitati No-Triv.

“Non possiamo fare la fine della Basilicata. Ormai quello è un territorio purtroppo devastato. Anzi, vorrei esprimere la mia solidarietà alla geologa Albina Colella, che dopo la trasmissione Report ha avuto problemi con l’Eni: noi con lei abbiamo iniziato il nostro percorso”.

“Il nostro non è un no immotivato, non è un no a tutto: noi proponiamo un modello di sviluppo alternativo, basato sull’industria agroalimentare e sul turismo”, sottolineano Buglione, Graziano e Iannaccone. “Proprio il no alle trivellazioni sta creando rete sul territorio tra imprenditori dei vari settori e parti sociali: questo è il nostro obiettivo, creare sistema e dar vita ad un brand che valorizzi le aree interne campane”.

L’obiettivo immediato, subito dopo l’aperitivo No Triv di domenica prossima, è bloccare il progetto-Nusco in Regione Campania. Bloccarlo entro il 31 marzo, ultimo giorno utile, altrimenti il progetto andrà al Ministero e sarà la fine.

“Stiamo organizzando un assedio, ovviamente pacifico, sotto la Regione Campania. Dobbiamo fare di tutto per evitare questo scempio”.

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LA LOCANDINA

                                                                                                       

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