Centrale unica: maggioranza con Terminio, opposizione no
23.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
Bagnoli, consiglio comunale straordinario. Approvata la Convenzione con la Terminio–Cervialto per la CUC. Chieffo: «Ente decotto», Nigro: «Così procedure più snelle».
Consiglio comunale straordinario a Bagnoli Irpino, il sindaco Nigro infatti ha convocato il consesso per l’approvazione della nuova convenzione per la CUC, Centrale Unica di Committenza, tra Bagnoli e la Comunità Montana Terminio–Cervialto. Nuova, in quanto il 29 novembre 2013 il Consiglio Comunale aveva già deliberato in merito a sfavore di quella che precedentemente la giunta Chieffo aveva stipulato con il Comune di Montemarano.
Nigro ha dato prima spiegato i termini, le motivazioni addotte a questa nuova convenzione e i vantaggi del soggetto aggregatore. Egli ha infatti dichiarato che la revoca è stata voluta per aver concordato con l’ente un nuovo testo, sottolineando che la scelta di non optare per un modello con comune capofila è stata dettata dalla possibilità, in questo modo, di «un maggior controllo del comune tramite il suo RUP: le funzioni della Terminio–Cervialto saranno molto limitate».
Nigro poi ci terrà a spiegare che le gare e i bandi saranno gestiti dall’«Ufficio Comune, in insieme a Cassano e Salza, mera sede virtuale. La Comunità montana non ci guadagna niente, ci metterà solo le strutture». Il primo cittadino ci specifica che «ogni paese manderà la sua RUP. L’abbiamo scelta perché riteniamo che in questo modo le procedure saranno più snelle ed efficienti».
Non di questo avviso la minoranza ‘Insieme per il futuro’, rappresentata da Dario Di Mauro ed Aniello Chieffo. Quest’ultimo ci va giù duro. Inizia dalla consuetudine di convocare il CC di venerdì per rendere «quasi impossibile l’anticipata visione degli atti e la corretta informazione dell’opinione pubblica e delle associazioni», vertendo poi sulla CUC: «Noi avevamo già avvertito nel 2013 che lo schema approvato non andava bene». Chieffo rileva il fatto che il documento fosse scaricato da internet, «mero fac–simile estraneo alle esigenze del comune». Poi il 31 dicembre 2014 «l’amministrazione tenta di superare l’obbligo dell’intervento della centrale di committenza bandendo una gara con i brindisi di fine anno».
Per ‘Insieme per il Futuro’ però il problema principale è proprio la Comunità Montana, ritenuta un «ente decotto», indebitato, che non ha nè i requisiti disposti dal decreto del Governo per essere ritenuta soggetto aggregatore, nè il personale qualificato, nè una struttura organizzativa adeguata e per questo, continua Chieffo, «non può oggi candidarsi a svolgere il ruolo». Scelte dettate, in conclusione, per «’mera politica domestica’».
Il Consiglio ha approvato lo schema, con i 3 voti contrari di Di Mauro, Chieffo e Vivolo.