19.02.2015, Il quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Dall’Olanda in Irpinia, gli studenti: “voi che parlate poco inglese”.

Mercoledì è stato un giorno importante per la promozione turistica del Laceno. Avevamo già parlato ieri della delegazione di studenti olandesi approdati a Bagnoli nell’ambito di un progetto partito nel 2012 con la giunta dell’ex sindaco Chieffo: i ragazzi dell’università di Rotterdam avevano incontrato l’ex assessore Branca per capire le leggi italiane in merito e avere un’ottica più chiara del turismo sportivo dell’altipiano.

Li abbiamo incontrati anche noi per sapere di più sul loro lavoro e sull’approccio che hanno avuto con il contesto turistico bagnolese. La delegazione era guidata da Rengenier Rittersma, docente del corso di “International business and language”, traduttore simultaneo, e il suo collega del corso “Sport marketing management” all’università di Rotterdam.

L’obiettivo del viaggio è stato quello di raccogliere informazioni sul campo portando con sé gli studenti più bravi di lingue e marketing. Poi alcune domande poste direttamente a studenti e professori, la prima su come immaginavano il Laceno. Robin ci dice di aver pensato sempre al Sud Italia come un posto poco adatto al turismo, immaginandolo come Trieste, lande di industrie e nulla più. Un’altra immagine è quella di Napoli: «L’Italia del Sud immaginata come Napoli, gente più genuina e luoghi turisticamente poco interessanti».

Gli ha fatto eco Yolina, studentessa, che addirittura immaginava il Sud come una «tabula rasa». Ovviamente si sono dovuti ricredere. I ragazzi infatti sono stati colpiti dalle persone: «Un’ospitalità mai vista, siamo arrivati tardi in hotel la sera e ci hanno preparato comunque la cena. In Olanda sarebbe stato impossibile». Ma l’entusiasmo lo hanno potuto saggiare anche nell’interesse in paese per le questioni che riguardano il turismo, l’apertura al confronto sui problemi e la facilità di raccolta delle informazioni conseguente.

I ragazzi e i professori ci spiegano anche che non è la prima volta che lavorano a un progetto del genere, Robin infatti ci racconta: «Quest’anno partecipo anche alla promozione del ‘Tour de France’ che parte dalla mia città natale, Utrecht». In Olanda gli studenti stileranno un piano di marketing che verterà sui possibili target, ovvero le categorie di persone olandesi che potrebbero essere interessate a praticare gli sport invernali a Bagnoli: «Ne abbiamo individuato due: turismo per famiglie con bimbi e coppie».

Infine la domanda cruciale, per sapere da un punto di vista esterno quali fossero secondo loro le criticità maggiori per lo sviluppo turistico del Laceno: «Per quanto riguarda il mercato olandese, ne abbiamo individuato soprattutto tre. La distanza, poiché agli olandesi piace muoversi in macchina e pochi prendono l’aereo. Un altro scoglio è la lingua: il fatto che si parli poco l’inglese è un deficit importante. Altro problema, la presenza non assicurata sempre della neve».

I ragazzi ieri sono andati a sciare, ripartendo poi per la patria. Nella speranza che questo scambio, come tutte le aperture alla diversità, frutti un ritorno di immagine e di presenze per lo sviluppo turistico bagnolese.