11.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

Ancora alta la tensione politica a Bagnoli. Ieri era stato il sindaco Nigro a fare alcune considerazioni sullo stato dell’amministrazione e sulla famosa questione delle seggiovie, accusando «qualcuno» di aizzare polemiche solo per bramosia di poltrone. A controbattere questa volta è il consigliere di opposizione Aniello Chieffo, che ha voluto iniziare dicendo: «Che costui non si dimetta, è certo, dopo essersi venduto l’anima al diavolo per occupare la poltrona. Lo dimostrano gli accordi alla luce del sole, ma anche quelli sottobanco».

L’ex sindaco ci tiene a fare la differenza tra chi fa «politica per carriera» e chi «come noi invece, la fa per passione e impegno sociale», soffermandosi poi sui «presunti successi» enumerati ieri dal sindaco: «Ricordo a Nigro che per ottenere i finanziamenti ci vogliono anni di lavoro, di impegno, ma soprattutto ci vogliono le idee». Il punto chiave è che quei finanziamenti «erogati dalla Regione in questi mesi a tutti i comuni, sono stati ottenuti in realtà dalla precedente amministrazione».

Per Chieffo se il sindaco come dice è al lavoro, «non lo deve dimostrare sempre rivolgendosi prima a qualcuno. Un amministratore, come recita la Costituzione, deve dimostrare il suo operato presentando gli atti, non le balle». Il concetto quindi è che per questi fondi c’è stato bisogno di persone che, prima di lui, «si sono impegnate veramente per Bagnoli». Quella 2001–2006, di cui faceva parte anche Nigro insieme ad altri amministratori odierni, «ha conseguito invece ben poco».

Chieffo pone un ragionamento: «Di questi finanziamenti che ci dice di aver ottenuto, perché non se ne è mai parlato in campagna elettorale, perché non c’erano nel programma? Evidentemente non ne conosceva nemmeno l’esistenza». Lo stesso ragionamento vale per il caso seggiovie, per cui «non ha mai detto – continua Chieffo – nulla in campagna elettorale».

Chiedendo poi ironicamente di «indicarci una parola, un discorso, ci indichi quando e come ha mai parlato di queste questioni», perché «l’unica attività che ha esplicato, è stata quella di addebitare i problemi a chi lo ha preceduto».

Poi un monito diretto alla giunta in carica, accusata di essere «un’ amministrazione dei favori, basti entrare nel Comune per vedere».

Insomma Chieffo ci va giù duro, evidenziando in questo tipo di gestione «il più grave problema del Sud Italia. Proprio per colpa di questo modo di fare politica ci si trova in questa condizione: bisogna ascoltare anche la controparte, e non rispondere sempre di non preoccuparsi perché referenti segreti garantiscono la ‘massima benevolenza’, come dichiarato in Consiglio comunale». L’invito del consigliere è di «andare a vedersi le carte, le delibere, perché se no il sindaco farà la stessa fine delle seggiovie. Sono mesi che indichiamo delle strade che Nigro ha voluto sempre bypassare. L’attività amministrativa è un’altra cosa». Nigro dovrebbe invece, ribadisce Chieffo, «provvedere a pubblicare gli atti del Consiglio per dimostrare quello che dice, soprattutto per spiegarlo alla collettività».

Poi chiude con un ragionamento più ampio sulle alleanze politiche: «Se Nigro sta con Caldoro, spieghi allora come si muoverà visto che Giuseppe De Mita in Regione sembra del tutto propenso a passare al centrosinistra, visto che in Fi e Udc tira aria di smobilitazione, visto che questi sono i suoi appoggi».