01.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

La situazione a Bagnoli si fa politicamente incandescente. Il circolo locale del Pd infatti ha chiesto pubblicamente le dimissioni dell’amministrazione comunale guidata da Filippo Nigro, adducendo specifiche motivazioni a questa mossa politica. A cominciare dalla querelle sulle seggiovie: «Apprendere da atti ufficiali – si dice nel documento diffuso da Pd bagnolese – il diniego da parte della Regione Campania della richiesta del finanziamento delle seggiovie […] ha spazzato via tutte le chiacchiere fatte finora».

L’accusa è di non avere una consistenza politica tale da far fronte ai problemi dell’«economia della nostra comunità», in quanto per il circolo non si vedono all’orizzonte «programmi organici a lungo termine da realizzare: si vive ‘alla giornata’» pensando che per risolvere i problemi si possa sempre rispondere con un « ’ma no, non c’è problema’, basta affidarsi e chiedere consiglio a qualcuno, magari non proprio di Bagnoli.»

Il pericolo per il paese è quello di diventare «frazione di chissà quale comunità vicina». Poi un ragionamento sui numeri in mano all’amministrazione che, in seguito a quella che per il circolo Pd è una «divisione politica verificatasi al suo interno», in quanto tenendo conto dei « 1181 voti totali» ottenuti, e sottraendo i «254 voti preferenziali al vicesindaco revocato» con un totale di «927 sostenitori, meno di quelli conseguiti dalla lista d’opposizione», l’amministrazione corrente non avrebbe più «la maggioranza dei cittadini» dalla sua parte. Per questo i «bagnolesi hanno diritto di essere rappresentati da chi è espressione della volontà popolare ma, con questi numeri e con questi risultati, la maggioranza, ora minoranza, dovrebbe trarne le conclusioni e fare un passo indietro».

Il sindaco Nigro ha voluto subito controbattere alla richiesta di dimissioni, dichiarando innanzitutto di essere di fronte «a parole senza senso, senza valori, dignità e contegno. La mia prima reazione non può che essere un sorriso», soprattutto quando si fa riferimento ai numeri: «Ricordo al Pd che la precedente amministrazione ha governato ottenendo 800 voti, praticamente la metà delle due liste arrivate seconde, che detenevano 700 voti circa ciascuna».

Poi un appunto sulla scottante vicenda delle seggiovie: «Ribadisco che se non si trova il modo di liberare le aree in questione, non ci saranno mai i 15 milioni: se c’è il gestore, non c’è il finanziamento». Nigro si chiede perché «sin dal 2008, la precedente amministrazione non ha dato seguito alla sentenza del Tar? La questione sarebbe ora risolta e io mi troverei a dover amministrare i soldi del finanziamento: quindi – ribadisce Nigro – sto solo confrontandomi con una situazione ereditata da chi mi ha preceduto. Noi intanto possiamo vantare finanziamenti per 6 milioni di euro arrivati a Bagnoli: videosorveglianza, efficientamento energetico per citarne alcuni».

Di sicuro c’è che un confronto così serrato rischia di aprire una crisi in seno alla giunta bagnolese, quindi aspettiamo gli ulteriori sviluppi di questa complicata vicenda.