Chieffo insiste: “Seggiovie, appalto in concessione”
30.01.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)
«Il documento della Regione è una mortificazione, un’umiliazione per tutta la comunità bagnolese».
Tiene ancora banco a Bagnoli la questione seggiovie. Nigro aveva messo in evidenza che, al fine di ottenere i famosi 15milioni di euro, l’opposizione spingeva per un appalto in concessione non fattibile: «Per ottenerlo» aveva detto, «si presuppone prima il possesso e la disponibilità delle aree che non c’è», quindi «senza disponibilità non c’è finanziamento».
Nn si è fatta certo attendere la replica del consigliere ed ex sindaco Aniello Chieffo, che mostra il documento, recepito il 14 gennaio, con cui la Regione Campania avverte il Comune di Bagnoli che (citazione letterale) in considerazione dei rapporti intercorrenti tra l’Ente locale e la società concessionaria, il finanziamento si sostanzia in un vantaggio indebito alla società medesima, configurabile come aiuto di Stato”.
Chieffo, quindi, ci tiene a partire dalle carte, ammettendo che, «questo documento è in primis una mortificazione, un’umiliazione per tutta la comunità bagnolese, perché in pratica si avverte il Comune, citando una specifica norma UE (n.d.r. art. 57 del Regolamento CE 1083) che nonsi possono aggirare norme e procedure».
Come se i funzionari regionali vedessero in Bagnoli un «paese delle balle, delle superficialità, come un’Alice nel paese delle meraviglie».
Chieffo ribadisce che la strada dell’appalto in concessione, l’unica proponibile, è stata indicata «in tutte le sedi, nelle note scritte, nelle interviste, addirittura nella nota pubblica presentato al prefetto, ma niente».
Fatto ancora più grave per il consigliere è quello in cui ricorda un «Consiglio comunale nel quale il sindaco diceva di stare tranquilli perché la sua copertura politica ne avrebbe garantito il metodo in Regione», che ha poi avuto come ultimo atto l’avvertimento della Regione su regole e procedure, Il nodo cruciale sul quale Chieffo insiste è quello della «natura dei fondi. Non si può entrare nei fondi di accelerazione della spesa regionali: si potevano inserire in questo ambito progetti per le Grotte del Caliendo, per il Convento di San Domenico. Per questi sì che c’erano i presupposti, per le seggiovie no». In effetti, sulle seggiovie i fondi sono i cosiddetti «FAS: il sindaco una volta aveva addirittura proposto una Spa da fare con quei fondi, ma questi sono fondi specifici per le infrastrutture».
Poi insiste anche sulla mancanza di atti al Comune sulla questione «tranne quello precedentemente citato. Anzi, ricordo che non c’è stato mai un Consiglio Comunale che avesse all’odg questa questione. Se ne è sempre discusso in risposta a interrogazioni dei consiglieri. Nigro ci spieghi in che modo si è speso sulla questione».
Quindi per Chieffo «questo è un modo di concepire l’amministrazione pubblica che rappresenta la sconfitta di un sistema di potere. L’Europa ci impone un’efficienza sugli atti, una competenza, che su questa vicenda l’amministrazione non ha saputo avere».
Chiudendo con una stoccata anche alla Regione «Se la Regione ha dimenticato qualche fondo, è essa che deve ricordare dove è possibile reperirli ora. Tutti si aspettano una risoluzione positiva di tutti questi nodi venuti al pettine. Ne va del benessere di Bagnoli.