Laceno-Vivolo: “Nappi spieghi i motivi dell’iter sbagliato da Nigro”
14.01.2015, Irpinianews e Ottopagine
Vivolo risponde a Nigro: “Laceno, fuori la verità. La sua gestione è fallimentare”.
“La realtà è ben diversa, il sindaco Filippo Nigro continua a dire bugie e a prendere in giro i cittadini di Bagnoli. Ammetta le sue colpe e faccia un bagno di umiltà”. E’ l’attacco di Marilena Vivolo,consigliere comunale che in questi ultimi giorni sta dando battaglia all’amministrazione per tentare di salvare il salvabile sulla questione finanziamento degli impianti sciistici Laceno.
“Il sindaco parla della transazione con gli attuali gestori. Di quel documento non c’è traccia negli atti ufficiali del Comune: non è stato discusso e approvato in Giunta e in Consiglio Comunale. Anzi aggiungo, siamo ancora in attesa di svolgere il Consiglio Comunale convocato sulla questione Laceno e revocato per suo volere senza dare spiegazioni. Quello è il luogo per poter esprimere liberamente il proprio pensiero. Assumendomi le responsabilità davanti all’opinione pubblica e non certamente partecipando a riunioni nelle segrete stanze dove il sindaco è abituato a riunirsi con i suoi amici per decidere in malo modo le sorti della collettività bagnolese.
Questa vicenda mi disgusta e mi rattrista. Perché mi rendo conto che ho commesso un grande errore a farlo eleggere sindaco e per questo chiedo scusa ai miei elettori. Ho tutto l’interesse affinché il progetto vada in porto, tanto è vero che mi sto impegnando personalmente per trovare una soluzione con la mia parte politica che governa la Regione Campania. Anzi sollecito il consigliere Sergio Nappi a rendere noto in modo ufficiale le osservazioni sollevate dagli Uffici preposti in modo da comprendere il perché del diniego rispetto ad una transazione presentata dal sindaco ma mai ratificata ufficialmente e quindi carta straccia. Questa storia dimostra l’approssimazione e il fallimento della gestione pubblica di Nigro.
La Regione attende una semplice visura catastale dove si legge in modo chiaro che le aree, oggetto dell’intervento sono di proprietà comunale e non certamente dichiarazioni di parte che nella realtà non corrispondono al vero”.