Lettera al Ministro Stefania Giannini
31.12.2014, di Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano (Centro di Documentazione della Poesia del Sud)
ci scusiamo se la distogliamo, per un minuto, dai gravosi impegni, che sicuramente La impegnano per il miglioramento del Sistema Nazionale d’Istruzione e Formazione e dell’Università italiana. Le rivolgiamo questa lettera, sollecitati dal Direttore de “Il Quotidiano del Sud” Gianni Festa, che da sempre sostiene la nostra iniziativa a favore di una revisione delle “Indicazioni nazionali” (DM 211/10), che per l’insegnamento della letteratura italiana nei Licei propongono a titolo esemplificativo un elenco di 17 autori, nel quale non compaiono autori nati a Sud di Roma ed è presente una sola autrice, Elsa Morante.
Dall’ottobre 2010, ovvero ad una settimana dall’approvazione del documento, abbiamo intrapreso una testimonianza tesa non a creare ulteriori contrapposizioni tra Nord e Sud del Paese, ma a favorire un dialogo fondato sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle varie “anime” della nostra “molteplice” Italia, ricca di espressioni culturali, artistiche, poetiche, letterarie e di pensiero fortunatamente diversificate anche in ragione della storia sociale e politica delle tante piccole o grandi patrie, che sono i nostri territori comunali, provinciali o regionali. Ovviamente, siamo anche lontani da qualsiasi localismo o provincialismo, ma semplicemente crediamo che la stessa storia letteraria nazionale possa apparire nella sua complessità e grandezza anche grazie alla varietà, che può offrire non solo ai lettori più attenti, esigenti e consapevoli, ma anche a tutti gli Italiani.
Occorre dire, d’altra parte, che un elenco ministeriale così come proposto dalle “Indicazioni nazionali” rischia di offrire una sorta di “canone” della Letteratura italiana del Novecento che dà solo parzialmente conto delle reali personalità e figure, che hanno arricchito e segnato la nostra storia recente.
Proprio sulla base di queste ragioni, come Lei sa, si sono susseguite iniziative parlamentari di numerosi partiti (sei interrogazioni e una risoluzione tra il 2012 e il 2014), si è registrato l’impegno di numerosi parlamentari, tra cui, di recente, degli irpini Luigi Famiglietti, Angelo Antonio D’Agostino e Carlo Sibilia, mentre quattro Regioni hanno chiesto una revisione delle “Indicazioni” (Campania, Calabria, Basilicata, Molise). Tra l’altro, notevole è stato il sostegno di molti intellettuali e studiosi non solo meridionali, testimoniato anche dai recenti prestigiosi Premi assegnati al Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud (menzione al Premio Basilicata 2014 e Premio internazionale Giovi Città di Salerno 2014).
Lei stessa, d’altra parte, già in aprile aveva dichiarato, dimostrando grande sensibilità per il problema, l’intenzione di modificare l’elenco ministeriale. Anche la scelta delle tracce della prima prova degli Esami di Stato ultimi incentrate tra l’altro su Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda dimostravano questa nuova volontà del Ministero. Infine, anche nel corso di un colloquio che avemmo nel luglio scorso con Lei a Roma, cui furono presenti altri due componenti del Centro, Alessandro Di Napoli e Raffaele Stella, fu chiara la Sua volontà di modificare presto le “Indicazioni nazionali”. Al Ministro donammo anche alcuni prodotti culturali realizzati dal Parco Letterario “Francesco De Sanctis”, coordinato da Mario Salzarulo (GAL CILSI), tra cui un kamishibai dedicato alla vita dell’intellettuale e una maglietta con un’immagine del grande poeta di Tricarico Rocco Scotellaro, uno degli autori da Lei preferiti. La maglietta riportava questi versi ispirati dell’intellettuale di Tricarico: “Cantate nell’occhio dei ciechi / all’orecchio dei sordi / nasca il sole e una sinfonia / nelle catapecchie”.
Nel pensare a questi versi, ci è venuto in mente come le parole di Scotellaro rappresentassero un po’ il destino del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud in questi anni. Forse è vero, per tanto tempo abbiamo parlato a tutti, a tutti abbiamo raccontato il senso di questa nostra testimonianza, solo tardi siamo stati compresi da persone capaci di comprendere e di interpretare la nostra testimonianza.
Sappiamo, d’altra parte, che Lei ha compreso fino in fondo la nostra testimonianza. Perciò, Le chiediamo con quest’ultimo appello di dare un chiaro segno nella direzione, che Lei stessa ha condiviso.
Giuseppe Iuliano, Presidente del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud,
Paolo Saggese, Direttore Scientifico del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud