Arriva l’inverno, prima per il centro-nord e poi anche per il sud?
15.01.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
L’editoriale odierno sarà incentrato sull’evoluzione del tempo per la seconda parte del mese di gennaio. Un periodo che si annuncia molto dinamico e soprattutto perturbato per la nostra penisola. Dopo una fase interlocutoria del tempo che ci ha accompagnato negli ultimi dieci giorni (evoluzione prevista fra l’altro nelle nostre previsioni stagionali) ora si cambia registro.
Tutto per merito (o demerito, dipende dai punti di vista) del rallentamento del getto in uscita dal Labrador, che permetterà una maggiore ondulazione delle correnti. Dapprima il mediterraneo verrà raggiunto da aria polare marittima che porterà un peggioramento del tempo già dal prossimo fine settimana/inizio della prossima. Arriverà la neve anche abbondante sulle Alpi.
Le piogge interesseranno un pò tutte le regioni italiane con le tirreniche più esposte alle correnti perturbate che arriveranno da nord-ovest. Anche gli appennini torneranno ad imbiancarsi soprattutto quello centro-settentrionale dove la quota neve si attesterà a quote medio basse. A quote più alte su quello meridionale. Le temperature scenderanno rispetto a quelle attuali.
Fin qui la previsione assume una buona affidabilità. Successivamente, entrando nell’ultima decade di gennaio, la situazione si fa alquanto intrigante. Infatti andando ad analizzare l’evoluzione successiva, i modelli ipotizzano un’ulteriore elevazione dell’alta pressione verso nord. Da qui “pescherà” aria fredda artico-marittima e quindi più fredda della precedente polare-marittima.
L’Italia sarebbe interessata da diverse aree di basse pressione che se prima avevano portato neve anche a in pianura al nord, in quest’occasione porterebbero maggiori precipitazioni sulle regioni centro-meridionali. Con l’ulteriore diminuzione delle temperature, le precipitazioni sarebbero nevose a quote basse sull’appennino centrale e a quote collinari su quello meridionale.
Quello che oggi ci preme sottolineare è il fatto che a partire dal prossimo fine settimana, e per circa una decina di giorni, il mediterraneo centrale, e quindi l’Italia, vivrà diverse situazioni invernali. Noi al momento le abbiamo solo accennate, visto che la tempistica resta da medio-lungo termine. Evoluzioni che “aprono” anche a scenari di un certo interesse, che noi puntualmente seguiremo con estrema attenzione.
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03.01.2015, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Come continuerà il mese di gennaio?
Archiviata la fase meteorologica che ci ha portato un’ondata di freddo,neve e gelo di una certa consistenza sulla nostra penisola, soprattutto per le regioni adriatiche e meridionali, lo sguardo ora è rivolto a come potrebbe proseguire il mese di gennaio.
Le mappe che ci propongono i vari centri meteorologici mondiali fanno vedere un campo di alta pressione che invaderà il mediterraneo centrale e la nostra penisola. Inizialmente s’indebolirà sulla sua parte orientale favorendo lo scorrimento di aria fredda sulle zone adriatiche e il meridione.
L’obiettivo di queste masse di aria gelida sono principalmente i Balcani, la Grecia la Turchia e i paesi dell’est europeo. Le nostre regioni che si affacciano sul mare Adriatico saranno solo sfiorate da questa massa particolarmente fredda.
Fra lunedì 5 e martedì 6 gennaio (Epifania) questa nuova irruzione fredda riporterà per qualche giorno le temperature sotto la media del periodo proprio nelle zone menzionate. Dalle Marche alla Calabria e nelle zone interne appenniniche del centro-sud dovrebbero ricomparire anche delle spruzzate di neve anche a quote basse.
Su tutte le altre regioni il tempo sarà stabile in un contesto freddo soprattutto nelle prime ore della mattina e nelle ore serali. Passata la breve sfuriata fredda, ci attendiamo un periodo di stabilità diffusa, intervallata da qualche passaggio nuvoloso di poca importanza.
E l’inverno? Le nostre analisi sembrano confermare il nostro “outlook” stagionale che vede un ritorno di un periodo alquanto freddo per la seconda parte del mese di gennaio. E’ ancora presto per parlarne ma non escludiamo che l’inverno possa fare veramente sul serio coinvolgendo, questa volta, in maniera “democratica”tutta la nostra penisola.
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27.12.2014, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)
Gelo per tutti !!!
Bufere di neve per gli adriatici !!! Neve per…diverse regioni !!!!
Parte finale dell’anno 2014 che porterà una vera e incisiva ondata di freddo e gelo sull’Italia. Tutto è dovuto ad un blocco delle correnti zonali in uscita dalle coste orientali americane. Infatti l’alta pressione delle Azzorre elevandosi fin verso le zone polari europee spingerà l’afflusso atlantico verso le suddette zone, nello stesso tempo sul bordo orientale della stessa alta pressione, correnti fredde si spingeranno verso la nostra penisola.
Intanto una depressione proveniente dal nord-atlantico porterà un peggioramento del tempo prima al nord-ovest (ma già in esaurimento entro la serata di sabato 27 dicembre) con neve anche in pianura, e dal pomeriggio-sera si estenderà alle regioni centrali e sulla Campania. In nottata anche le restanti regioni meridionali saranno raggiunte dalla perturbazione che porterà un forte maltempo su queste ultime regioni.
Nella giornata di domenica 28 dicembre, la depressione si sposterà sull’adriatico meridionale richiamando aria fredda artica su tutte le regioni dello stivale. Fra la giornata di lunedì 29 e martedì 30 dicembre, tutta la penisola sarà raggiunta da una forte ondata di gelo. In sede previsionale bisogna evidenziare quanto segue:
1- Irruzione di aria artica nella seconda parte della giornata di sabato 27 e la giornata di domenica 28 dicembre: praticamente certa. Conseguenze: piogge insistenti sulle regioni centrali e meridionali con temperature in diminuzione soprattutto dalla seconda parte di domenica 28. Le precipitazioni nevose, già in atto dalla serata-notte di sabato 27 dicembre sui rilievi della Campania a quote di montagna, scenderanno a quote molto basse su tutti i rilievi della regione a partire dalla serata di domenica 28 dicembre. In questo contesto l’accumulo nevoso sarà importante sulle zone montuose mentre a quote collinari ci aspettiamo un discreto accumulo a partire dalla serata di domenica 28. In nottata cesseranno le precipitazioni.
2– Ondata di gelo sull’Italia a partire da lunedì 29 dicembre: probabilità alta. Conseguenze: l’aria gelida farà la sua entrata dai quadranti nord-orientali e sarà particolarmente incisiva. I fenomeni saranno comunque più costanti sulle regioni adriatiche dove la neve arriverà fino alle coste. Per effetto “stau” attendiamo qualche fenomeno non significativo anche nell’entroterra campano. L’evoluzione potrebbe subire qualche variazione se l’aria gelida in arrivo riuscisse a “scavare” qualche minimo depressionario sul Tirreno. In questo caso anche le regioni tirreniche dalla Toscana alla Campania entrerebbero in una fase nevosa particolarmente significativa.
3- ultime ore del 2014 nevose al sud-Italia: probabilità media. Ad oggi le mappe fanno intravedere una depressione in spostamento dalla Sardegna verso la Sicilia. Questa situazione aprirebbe scenari nevosi soprattutto sulla Sicilia, la Calabria, in risalita verso le restanti regioni meridionali. Situazione da monitorare nei prossimi aggiornamenti.
Conclusioni: il periodo a cui andiamo incontro, meteorologicamente parlando, sarà ricordato come un episodio molto importante. Infatti soprattutto il freddo sarà molto incisivo e il probabile arrivo del “burian” dalle lontane steppe Sarmatiche resterà indelebile negli appassionati freddofili di tutta l’Italia!
Noi seguiremo questa importante fase invernale con continui aggiornamenti.