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Intervista all’ing. Antonio Nigro, emigrante del XXI secolo

21.11.2014, A cura di Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Novembre 2014, Anno VIII, n.5)

Una valigia di cartone e abiti dimessi, uno sguardo smarrito, ma pieno di speranza, questo era l’aspetto di tanti giovani bagnolesi che, negli anni ’50 decisero di lasciare il proprio paese natio alla ricerca di un futuro migliore in una terra straniera.

Oggi la situazione è cambiata. I giovani emigranti sono ancora numerosi, tuttavia le motivazioni che li spingono a partire sono molto diverse: la necessità di migliorare la conoscenza di una lingua straniera, il desiderio di fare esperienza, l’opportunità di trasferirsi in un’altra sede lavorativa.

Antonio Nigro è uno di questi giovani che, munito di trolley e computer portatile, una laurea in informatica in tasca, ha deciso, appena terminati gli studi, che il suo futuro era lontano da Bagnoli. Noi siamo andati ad intervistarlo e quella che né è uscita è un  colloquio davvero interessante.

Quali motivazioni ti hanno spinto a lasciare Bagnoli?

Ho lasciato Bagnoli e la Campania subito dopo aver completato gli studi. Ho anche avuto l’opportunità di lavorare in regione, ma ho preferito coltivare le mie ambizioni professionali e assecondare la mia passione per i viaggi. Pur continuando a lavorare per la stessa azienda, da allora ho cambiato più volte sia la città che il tipo di lavoro.

Il tuo lavoro ti ha portato in giro per l’Italia, hai trovato difficoltà ad ambientarti nelle città in cui sei stato destinato?

Cambiare città non è mai facile, ma ci sono alcuni luoghi dove basta una settimana per sentirti a casa, mentre in altri posti non sono sufficienti degli anni. Molto dipende dal clima, dall’ambiente che ti circonda e soprattutto dalla propensione che ognuno di noi ha nel cambiare le proprie abitudini e adattarsi velocemente al “mondo” che ti circonda.

Qual è la tua attuale destinazione e dove vedi il tuo futuro?

Da circa un anno e mezzo sono il responsabile di una centrale di stoccaggio del gas naturale in Abruzzo, mansione che si ricopre per un periodo di tempo determinato, quindi in futuro sarò chiamato nuovamente a cambiare lavoro e di conseguenza città. Il mio futuro lo vedo in Italia, spero in una città dall’anima “meridionale”, che non vuol dire necessariamente una città del centro sud. Non escludo però di trascorrere qualche anno all’estero, anche oltreoceano.

Un tuo giudizio in generale su Bagnoli, come lo vedi oggi da fuori?

In questi anni, da lontano, ho visto il nostro paese spegnersi pian piano come un lumicino e impoverirsi sia dal punto di vista economico che culturale. Quasi tutti i giovani e chiunque abbia un minimo di ambizione è costretto a lasciare Bagnoli per non farvi più ritorno, se non come turista. Naturalmente questo problema è comune a tutta la provincia di Avellino e in generale a tutto il centro sud. Tutto ciò è frutto di decenni di politiche sciagurate sia a livello locale che regionale e nazionale, attraverso le quali l’interesse personale del singolo politico o amministratore è stato quasi sempre anteposto all’interesse dell’intera comunità. Così facendo sono state sprecate le tante occasioni che si potevano cogliere prima con i fondi della cassa del Mezzogiorno e poi con i fondi europei, che potevano rendere la nostra provincia e il nostro paese una piccola isola felice e permetterci di affrontare questa crisi in modo meno drammatico. Quello che sconforta è vedere come ben pochi tra gli amministratori vecchi e nuovi sentano sulle loro spalle la responsabilità di questo disastro e la preoccupazione per il futuro. Questa crisi viene vissuta quasi come la peste del 1600, sembra che sia arrivata per caso e prima o poi se ne andrà. Invece solo analizzando le cause e individuando le responsabilità sia morali che materiali si potrà intraprendere la strada giusta per la ripresa.

E secondo te c’è futuro a Bagnoli?

Difficile dirlo, provo ad essere ottimista e considerare che il nostro paese ha delle risorse ambientali, artistiche e culturali che lo rendono unico in Italia e che prima o poi si riuscirà a sfruttare nel modo più vantaggioso per la comunità. Inoltre sono sempre stato convinto che Bagnoli sia situato in una posizione molto vantaggiosa dal punto di vista logistico, in quanto è relativamente vicino a tutte le grandi città del centro sud. Di sicuro c’è bisogno di una nuova mentalità, di aria nuova, di far arrivare nuove risorse economiche e culturali da fuori il nostro paese. A tal proposito anche Palazzo Tenta potrebbe, nel suo piccolo, intraprendere qualche iniziativa, magari coinvolgendo i tanti ragazzi di Bagnoli che sono sparsi per il mondo.

Ti occupi di energia e il petrolio come il gas-metano è una forma di energia, sei favorevole o contrario alle trivellazioni in Irpinia?

Per l’Irpinia vale lo stesso discorso che per altre parti di Italia. Una delle cause principali di questa crisi è rappresentata dagli alti costi dell’energia per le imprese e le famiglie, frutto di scelte miopi del passato che hanno provocato una forte dipendenza dell’Italia da paesi dove non esiste la democrazia o la libertà per le persone. Questo comporta, tra l’altro, anche l’incapacità per l’Italia di reagire ai crimini e alle guerre che avvengono in questi paesi. Per questo motivo è necessario che la nostra nazione acquisisca una maggiore indipendenza dal punto di vista energetico. Di sicuro bisogna puntare sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, ma è necessario sfruttare tutte le risorse del nostro territorio, compreso gas è petrolio. La cosa fondamentale è che per fare ciò si utilizzino le cosiddette BAT (Best Available Technologies), cioè le migliori tecnologie a disposizione per ridurre al minimo l’impatto ambientale e garantire la massima sicurezza per le persone. È anche importante che gli enti locali pretendano da chi vuole sfruttare le risorse del territorio, adeguate compensazioni ambientali e le utilizzino per creare lavoro e costruire le infrastrutture per la collettività. Le attività petrolifere possono tranquillamente coesistere con le altre attività produttive, giusto per fare un esempio, la riviera romagnola è contemporaneamente il territorio con la maggior concentrazione di impianti a gas e petrolio e con il maggior afflusso turistico d’Italia. A tal proposito permettetemi una domanda, dove erano i membri di tutti questi neonati comitati quando, negli anni scorsi la camorra sotterrava rifiuti tossici nelle nostre montagne, inquinando le falde acquifere e l’atmosfera e provocando danni enormi per l’ambiente e la salute delle persone,?

Secondo te su cosa bisogna puntare per risollevare l’Irpinia?

La risposta banale sarebbe quella di puntare sulle risorse del territorio, sulle bellezze naturali, la cultura la gastronomia, ecc… Io invece credo che proprio in questo momento di crisi economica e di valori sia necessario puntare sulla meritocrazia. Meritocrazia vuol dire dare a tutti le stesse opportunità per fare emergere le proprie potenzialità, indipendentemente dal proprio ceto sociale, pensiero politico e dalle proprie “conoscenze”. Bisogna valorizzare le persone che vogliono sacrificarsi per sfruttare le proprie capacità, le idee e la propria creatività, tutto il resto verrà di conseguenza.

Ultima domanda. Se ti dico “Eccentrica” cosa mi rispondi?

Che è presto per parlarne.

                                                                                                       

1 Commento »

  • Posizione scrive:

    Antonio Nigro,amico di infanzia e di adolescenza.Amico e uomo di grande spessore creativo,culturale e umano.Non sono qui a elogiarti senza motivo.Adesso sei un uomo con esperienza e vitalità,solo chi ti conosce sà che tipo di persona sei.A Bagnoli sei ben voluto da tutti e nonostante adesso vivi fuori ci vorrebbero persone come te a organizzare e governare questa comunità.Persone che hanno nel proprio DNA la meritocrazia e l’ingegno,non come codesti personaggi ignoranti e ambigui succedutosi per svariati anni.In realtà a me dispiace molto non vederti spesso e non avere più in paese persone come te………nonostante le tue visioni bizzarre sulle trivellazioni in Irpinia!!!Ti voglio bene

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