15.11.2014, Irpinianews

Se fino ad oggi la corsa contro il tempo per ammodernare gli impianti sciistici di Laceno era la fine della vita tecnica delle due seggiovie nel 2015, con il nuovo decreto “Sblocca Italia” del Governo Renzi, questa spada di Damocle sugli impianti di risalita non c’è più. 

Infatti l’art..31-bis abolisce una norma che prevedeva per tutti gli impianti di risalita un limite di vita tecnica oltre il quale, una volta trascorso un certo numero di anni dalla costruzione, era obbligatorio provvedere alla loro sostituzione indipendentemente dallo stato di reale usura.

Le cose cambiano vero, ma la necessità di mettere impianti più veloci e consoni al 2014 resta una priorità per quanti vanno in inverno soprattutto a sciare.

Non sarà per l’imminente stagione, chissà se per l’inverno 2015. Ad oggi non c’è ancora traccia certa dell’accordo stipulato tra società concessionaria Giannoni proprietaria degli impianti e il Comune, quest’ultimo anni addietro, nel 1973, concesse la gestione e i suoli in una convenzione tuttora in corso d’opera.

Prima dell’estate esplose la polemica , il Comune subito tentò di mettersi a riparo da brutte sorprese (perdita del finanziamento regionale di 12milioni di euro, vincolato logicamente all’acquisizione delle aree). Dopo il grido di allarme dei gestori dell’impianto, il Comune convocò le parti e si riuscì a trovare una intesa. Ma del passaggio ufficiale e ratifica in Consiglio Comunale di quell’accordo neanche l’ombra, nonostante il sindaco Filippo Nigro si affrettò a renderlo pubblico e a rasserenare gli animi. La vicenda resta ancora avvolta dai misteri, la Regione non ha ancora rilasciato per ovvie ragioni il finanziamento.
Allo stato di fatto, non ci sono sviluppi ulteriori. La situazione da parte del Comune, beneficiario del contributo è sempre identica: non ha la disponibilità delle aree in modo legale, poiché l’accordo non è stato ratificato dall’amministrazione né in Consiglio né davanti ad un notaio, nonostante ci sia l’accordo e la firma dei concessionari a cedere l’intera area (strutture e impianti annessi ndr) e per far in modo di dare il via libera alla Regione di concedere il finanziamento, visto che attende la titolarità delle aree da parte del Comune.

Una questione spinosa, sulla quale pende anche la fretta poichè i lavori entro dicembre 2015 vanno conclusi e rendicontati. Una opera che va assolutamente fatta non solo per il bene della collettività bagnolese, ma di tutta la Campania, poiché l’unico polo turistico invernale della Campania che attira turisti da tutto il sud Italia.