Funerali: cambiare la regola o consentire l’eccezione
12.11.2014, La richiesta (di Mimmo Nigro)
Partiamo dai fatti: stamane si è svolto a Bagnoli un funerale. Al termine del rito religioso presso la Chiesa Madre, un addetto dell’agenzia funebre La Celestiale ha comunicato ai presenti che le avverse condizioni climatiche impedivano il consueto “visto” fuori dalla cattedrale e che le persone interessate potevano comunque dare le condoglianze, di lì a poco, presso il locale cimitero.
Nel pomeriggio perviene alla redazione di PalazzoTenta39 un messaggio dettagliato dell’accaduto a nome del sig. Cambria, che viene “interpretato” come denuncia da pubblicare sul sito dell’associazione. La successiva reazione dell’autore alla segnalazione (ha parlato, a posteriori, di “… conversazione riservata non autorizzata alla pubblicazione …”), ci ha spinto a rimuovere immediatamente il post dal sito e dai social network.
Al di là di questo «equivoco interpretativo» sulla pubblicazione della missiva (chissà perché accade sempre con lo stesso interlocutore), a noi sembra interessante prendere spunto dall’accaduto al funerale per sollevare una questione che da anni molti lamentano ma che nessuno ha avuto finora il coraggio di affrontare a viso aperto.
Il tema di discussione è il seguente: il Consiglio Pastorale di Bagnoli ha stabilita da tempo una regola che impedisce il cosiddetto “visto” in chiesa al termine delle cerimonie funebri. Ma, alla luce di quanto spesso accade, è possibile una “deroga” a quel dettame in circostanze climatiche avverse che ne impediscono il normale svolgimento nella piazza antistante la chiesa?
Questo interrogativo lo poniamo con forza a chi di competenza perché da troppo tempo si appalesano difficoltà e disagi per i familiari del caro estinto e per coloro che partecipano al funerale.
Qui non si vuole denunciare nessuno, né scomodare la diocesi, ci mancherebbe!
Ci si vuole soltanto appellare, con rispetto ed educazione, al parroco don Stefano Dell’Angelo affinché possa riconvocare il Consiglio Pastorale per verificare se ci sono le condizioni per approvare una “eccezione” di buon senso al regolamento stabilito (che confermi la regola?), da valere indistintamente ed esclusivamente in situazioni di tempo inclemente. Il rito delle condoglianze dovrà svolgersi, nel caso di favorevole accoglimento di questa istanza, nel più rigoroso silenzio, in segno di rispetto per il luogo e per la circostanza.
Conoscendo la sensibilità del nostro parroco, siamo convinti che non lascerà cadere nel vuoto questa “supplica”.
Carissima redazione.capisco l’ increscioso equivoco che e’ accaduto oggi dopo i funerali.credo che i fatti siano stati un po’ gonfiati a differenza di come sono andate in realta’ le cose..Ritengo a mio parere che ormai sono anni che si e’ stabilito che il cosiddetto ” visto” , se condizionato dal maltempo, puo’ essere dato al cimitero.( in molti paesi gia’ lo fanno).prima del rito funebre la casa dell’ estinto e’ aperta a tutti, chi vuole puo’ andare.non e’ necessario cambiare le regole della chiesa solo per quello che e’ accaduto oggi.inoltre nel periodo invernale capita spesso questo problema, ma sembra che fino ad ora non ci siano mai state discussioni del genere.inoltre il parroco non avrebbe mai cacciato nessuno dalla chiesa, stava solo facendo rispettare le regole e lo stesso ha fatto la Celestiale.cerchiamo di non tornare indietro a
” li riempì r’ pappaone”.