Boom di visitatori alla SAGRA di Bagnoli
28.10.2014, Ottopagine
La “Mostra mercato del Tartufo nero e dei prodotti tipici e la Sagra della Castagna” conferma l’enorme successo registrato negli anni precedenti. Un fiume in piena di turisti, viaggiatori e visitatori occasionali hanno attraversato le strade del centro storico e assaporato le prelibatezze tipiche del posto. Centoventi in tutto gli stand espositivi, pronti a soddisfare il palato di appassionati e cultori di prodotti unici e genuini.
Castagne, tartufi neri, funghi porcini e zucca, l’oro che l’Altopiand del Laceno ha messo in mostra, ma anche vini, olio e formaggi sono stati particolarmente apprezzati dalle comitive di turisti arrivati dalla Toscana, dalla Basilicata, dalle Marche e dalla Puglia, oltre alle migliaia di visitatori arrivati da ogni angolo della provincia e della regione.
Tutte le attività ricettive hanno registrato il tutto esaurito, inclusi Bed &breakfast, alberghi e fittacamere, non solo a Bagnoli e dintorni, ma anche in tutti i paesi del circondario. L’appuntamento bagnolese si conferma dunque come uno degli eventi più attesi della stagione autunnale e mira a guidare il processo di crescita e svluppo in chiave turistica.
La nota dolente registrata dalla Pro Loco cittadina, il calo drastico della produzione di castagne, che quest’anno ha abbassato ulteriormente la percentuale di raccolto. Come aveva confermato lo stesso presidente Francesco Pennetti, “Quest’anno l’offerta al pubblico di caldarroste è stato ridotto ulteriormente rispetto alla scorsa edizione: appena 39 quintali rispetto ai 50 del 2013.
Nonostante la diminuzione della produzione, la Pro Loco ha conferma la presenza del castagnaccio: otto signore del posto hanno lavorato alla più grande scultura di castagne e cioccolato, il tradizionale tronco, che quest’anno non è stato disposto in lunghezza per questioni di spazio, e per agevolare l’esposizione di altri stand.
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28.10.2014, Il Quotidiano del Sud (di Domenico Cambria)
La SAGRA di Bagnoli 2014
Incredibile risultato per la 37^ edizione della kermesse.
Commentare la 37′” della castagna e del tartufo di Bagnoli non, è facile. Non è facile perché la Sagra è sfuggita ad ogni probabilità, regola, ,qualoosa vissuta tra il vero e l’impossibile. Quello che ha organizzato Bagnoli in questi tre giorni rientra-nella leggenda, tanto impossibile.
Tutto il paese ha lavorato per la sagra, quasi ogni famiglia si è impegnata per fare in modo che tutto riuscisse per il meglio, tutti impegnati nei menù, nel preparare la propria postazione, ogni vicolo in festa con quanto ognuno di quella strada poteva di più, tutto fantastico e affascinante al tempo stesso: caldarroste, arrosti di ogni genere, un maiale intero sulla brace, vino brulé, castagne flambé, ravioli, cicatielli, polenta, funghi porcini e tartufi a volontà, i prezzi modici.
Orchestrine in ogni dove ad allietare i turisti che sembravano uscire, ora dopo ora, dal cilindro di un prestigiatore che non la finiva mai di meravigliare. Sabato sera, la Questura di Avellino ha avvisato il Comune di Bagnoli dicendo di prepararsi al massimo flusso perché la fila giungeva sino ad Atripalda!
E così poi è stato, mentre le nuvole coprivano le coste delle montagne Hirpine a nasconderle, il freddo ad indirizzire la pelle. Domenica, le previsioni non rispettate, verso le 12,00 avevano fatto temere il peggio. Ma era solo l’aria fredda e amica della montagna Hirpina, l’aria o l’ossigeno dei suoi boschi a fare compagnia, assieme al suo freddo pungente ma niente pioggia, fatto passare con un piatto di ravioli in più e un bicchiere di vino di Montemarano. Poi, all’improvviso, le nuvole si sono dissipate ed uno sprazzo di azzurro è comparso proprio come in una fiaba, perché narrare la 37′” Sagra di Bagnoli è come narrare una fiaba, al di là di ogni immaginazione.
Bagnoli ha saputo ospitare tutti e bene, dando tutto quello che aveva, soprattutto un’ospitalità unica. Intanto complimenti a tutti; al presidente Francesco Pennetti ed al Sindaco Nigro Filippo per avere messo a disposizione della Pro Loco tutti i servizi, chiesti. Il Sindaco era sempre ridente ed orgoglioso della sua città: tutto andava per il meglio. Ed è andato davvero tutto bene tra i vicolo della Giudecca, il casello Normanno, la piazza, S.Domenico, S.Rocco e lunga la dritta via De Rogatis.
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IL TRONCO DI CASTAGNE 2014
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LA GALLERIA FOTOGRAFICA
