Previsioni meteo “quasi” perfette per la Sagra
27.10.2014, Intervista a Michele Gatta
Finita la Sagra abbiamo reincontrato il nostro meteorologo, scambiando con lui qualche impressione sull’andamento meteorologico che abbiamo avuto negli ultimi giorni e su quello che dobbiamo attenderci per il prossimo futuro.
Anzitutto parliamo del tempo che abbiamo avuto nei giorni della sagra.
A livello previsionale era molto difficile inquadrare i tre giorni festivi soprattutto quando si ha a che fare con delle depressioni insidiose come quella che ci ha interessato.
Sostanzialmente ci sembra che le previsioni da lei annunciate si siano in gran parte realizzate.
Indubbiamente sì.
Qualcuno,simpaticamente, andando a trovare “l’uovo nel pagliaio”, attendeva la domenica 26 della sagra forse più soleggiata…
Io credo che quando leggiamo le previsioni del tempo cerchiamo sempre di vedere nelle stesse qualche elemento che piace a noi. Complessivamente poteva essere anche una giornata più soleggiata. Ma leggendo bene le mie previsioni si capiva che sia il sabato che la domenica non sarebbero state due giornate da “incorniciare”. Le parziali schiarite sopraggiunte nel pomeriggio di domenica 26 confermano la bontà di una previsione meteorologicamente corretta.
Ci spieghi il fatto che soprattutto la giornata di domenica è stata soleggiata su gran parte della regione Campania, mentre nelle nostre zone ciò non è avvenuto.
Quando la Campania viene interessata da una depressione “ionica” le correnti nord-orientali che interessano la nostra regione creano l’effetto “stau”.
Si spieghi meglio…
Lo “stau” comporta annuvolamenti ed eventuali precipitazioni sul versante esposto a correnti da nord o da nord-est. Sul versante occidentale invece si crea l’effetto “fohn”. Sostanzialmente i venti secchi di caduta liberano i cieli sia dalle nuvole che dalle precipitazioni. Quello che è successo nelle zone occidentali della Campania. Nelle zone interne, e quindi a Bagnoli Irpino, le nuvole si sono attardate ma senza effetti precipitativi significativi. Tutto qua.
Quindi della sua previsione riferita alla sagra che voto si dà?
Non sono abituato a valutare le mie previsioni, anche perché le suddette sono pur sempre previsioni, fra l’altro emesse diversi giorni prima. Nel complesso le prime ore di sabato 25 le aspettavo già inserite in un più deciso miglioramento. Per il resto sono soddisfatto di quello che avevo predetto per il tempo di tutta la settimana.
A tal riguardo bisogna darle atto del quadro meteo da lei predetto per la giornata di giovedì 23 ottobre. Tutti i siti meteorologici e anche le televisioni davano tempo perturbato per il sud-Italia. Solo lei invece prevedeva tempo sostanzialmente stabile per Bagnoli Irpino. Come può essere spiegata tale previsione errata da parte dei meteorologici nazionali?
Semplicemente dal fatto che le mie erano previsioni strettamente legate alla nostra provincia, mentre le altre erano più generalizzate. Non è la prima volta che ciò succede.
Bene. Adesso porgendo lo sguardo ai prossimi giorni, cosa dobbiamo attenderci?
La depressione che ci ha interessato in questi ultimi giorni, si è spostata verso levante. L’Italia vivrà dei giorni divisa in due settori. Mentre le regioni meridionali ed adriatiche saranno raggiunte da correnti da est, sulle restanti regioni prevarranno correnti variabili che sostanzialmente porteranno tempo discreto. Le isole maggiori, le zone ioniche ed adriatiche accuseranno ancora giornate uggiose con precipitazioni alternate a schiarite. Le temperature, rientrate nelle medie della stagione, saranno più fresche nelle ore serali e in quelle del primo mattino. Anche le nebbie interesseranno progressivamente le pianure dl nord e le valli del centro.
Per il ponte festivo del 1° novembre cosa attenderci?
E’ troppo presto. Entro la giornata di mercoledì 29 ottobre emetteremo la previsione.
Un’ultima considerazione. Da più parte si sente dire che il prossimo inverno sarà particolarmente rigido e nevoso. Ce lo può confermare? E che attendibilità hanno queste previsioni?
Siamo alle solite. La gente viene sempre più sollecitata dalle notizie che senza un filo scientifico logico vengono annunciate con enfasi che danneggia le stesse persone che leggono queste profezie. Il prossimo inverno molto probabilmente si manifesterà diverso dall’ultimo. Diciamo che dando uno sguardo ad alcuni indici climatici, s’intravede dagli stessi, ipotesi più fredde per l’emisfero boreale. Soprattutto per il reparto centro-orientale europeo. L’Italia, non dimentichiamolo mai, è un piccolissimo territorio in un contesto planetario. Quindi il suo interessamento è sempre legato a movimenti emisferici che non possono essere calcolati con tanto tempo di distanza. Qualcosa di più concreto possiamo elaborarlo non prima dell’ultima decade di novembre, quando proprio sul sito, proveremo a tracciare una tendenza per la prima parte invernale 2014-2015.
E noi l’attenderemo con estremo interesse.
Grazie al sig. Michele Gatta per la sua disponibilità, e alla prossima occasione.