Revoca del Consiglio? Decisione arbitraria!
16.10.2014, Interrogazione (I consiglieri di minoranza Aniello Chieffo e Dario Di Mauro)
All’Associazione Culturale “Palazzo Tenta 39” BAGNOLI IRPINO
OGGETTtto di Revoca della convocazione del C.C. del 16.10.2014;
I sottoscritti avv. Aniello Chieffo e dott. Dario Di Mauro, gruppo consiliare di mino-ranza “Insieme per il Futuro”,
PREMESSO
1. con atto notificato il 14.10.2014 – Prot. n. 8128 il Sindaco del Comune di Bagnoli Irpino (AV) ha unilateralmente revocato il Consiglio comunale del 16.10.2014 adducendo testualmente la seguente motivazione: “per intercorsa richiesta allo scrivente di recarsi, nella stessa data, presso gli uffici regionali per l’acquisizione di elementi di novità riferiti all’argomento all’ordine del giorno che potrebbero comportare modifiche ri-spetto agli atti predisposti”;
2. detto Consiglio è stato convocato in sessione straordinaria sull’unico seguente ordine del giorno: “1. Realizzazione impianti di risalita in località Settevalli – Rajamagra. Vertenza Soc. “Ing. Marzio Giannoni S.a.s.” / Comune di Bagnoli Irpino. Approvazione accordo transattivo relativo al contenzioso di cui alla Convenzione Prot. n. 632 del 05.05.1973”.
3. come già comunicato con la Nota del 10.10.2014, tale convocazione è stata improvvisamente fissata senza alcuna preventiva condivisione con i Consiglieri, malgrado l’argomento fosse in discussione dal maggio del 2013;
Tanto premesso, nel richiamare il contenuto della citata Nota del 10.10.2014, si deve in questa sede far rilevare alcune evidenti incongruenze, tali da compromettere la regolarità degli atti per palese carenza di motivazione e contraddittorietà.
Infatti, la convocazione di un Consiglio Comunale è sottoposta al regime degli atti amministrativi, è pertanto a tutti gli effetti un atto amministrativo che può essere revocato quando illegittimo (ad esempio quando viene convocato in sessione straordinaria per argomenti previsti in trattazione ordinaria).
Pertanto, mancando una motivazione valida, non può essere revocato il consiglio. Il sin-daco avrebbe dovuto tenerlo e trovare altri argomenti per non discutere l’ordine del giorno. Non senza dimenticare che la garanzia stessa della seduta collegiale è garantita, altresì, dalla seconda convocazione già fissata per le ore 18:00 del 20.10.2014.
Nel caso di specie si è inteso derogare in modo del tutto irrituale e dirompente alle prerogative (democratiche) del Consiglio Comunale, impedendone non solo la discussione ma persino la convocazione per motivazioni non documentate, di modo che il Consiglio non ha potuto discutere né il 16.10.2014 in prima convocazione, né il 20.10.2014 in seconda convocazione.
Tutt’al più era a parlarsi di rinvio della seduta del 16.10.2014 al 20.10.2014 in seconda convocazione, facendo semplicemente venir meno il numero legale nella prima seduta. Inoltre, l’atto di convocazione, una volta emanato, entra nella disponibilità di ciascun consigliere e di conseguenza il Sindaco viene ad essi equiparato, non può egli pertanto agire arbitrariamente.
Non può, altresì, non evidenziarsi come i termini della revoca debbano ritenersi essere quelli previsti per la convocazione, fatta salva l’ipotesi di straordinari ed urgenti motivi (che non è il caso di specie), per cui anche sotto tale profilo l’atto di revoca potrebbe ritenersi invalido oltre che nullo.
Alla luce di tanto, diventa auspicabile oltre che necessario avere chiarimenti per far luce sulla vicenda e su aspetti della stessa, pur rappresentati da atti (mai discussi) tra loro contrastanti, in modo da rappresentare allo stato “una verità solo raccontata e non corrispondente agli atti pubblici esistenti”.
Si resta in attesa delle risposte alle interrogazioni scritte finora formulate.
Bagnoli Irpino lì 15.10.2014
I consiglieri di minoranza
Avv. Aniello Chieffo Dr. Dario Di Mauro
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BAGNOLI-Interrogazione-Consiglieri-Minoranza-Aniello-Chieffo-Dario-Di-Mauro
Abbiamo avuto la capacità di sopravvalutarli, e le nostre aspettative erano davvero scarse, la nostra realtà locale ha superato le più pessimistiche previsioni. Cari compaesani, il punto è che non dovrebbe bruciare a noi tale situazione (come qualche incursore d’oltre confine disinformato cerca di insinuare), ma a ogni singolo cittadino interessato al bene comune. Una logica spicciola mi fa presumere che o si è del tutto indifferenti a tale bene comune, o si fa prevalere il bene privato. Conoscendo un po’ il soggetto in questione, il bagnolese medio(cre), credo sia spinta e volontà congenita a farsi i propri affari mista ad arretratezza mentale e provincialismo ottocentesco. Se si è arrivati a questo punto non è colpa della minoranza, sicuro, ma nemmeno della maggioranza, la colpa è vostra e del vostro potere adoperato con tale leggerezza e noncuranza che vi ha portato a scegliere una rappresentanza siffatta, ossia il sindaco che vi ritrovate e tutto lo squadrone che lo circonda. La domanda sorge spontanea, avete vissuto in India negli ultimi 30/40 anni e un anno e mezzo fa siete venuti a votarli? No perché non si dovevano avere dubbi riguardo alle loro incompetenze. Ma si sa, voi votate per parentela, simpatia e ritorni di favori, quindi se tutto andrà a finire in malora, abbiate la decenza di non incolpare nessun amministratore, ma solo voi stessi. Non avrete nemmeno tale consapevolezza, ne sono certo. Noi non siamo solo quelli che devono alzarsi la mattina e lavorare per il sostentamento proprio e dei propri familiari, noi siamo sempre responsabili di ciò che accade nella nostra comunità e nella nostra società, sempre. Auguri