Turismo autunnale: modelli a confronto tra i due capoluoghi (Avellino e Benevento)
05.10.014, “Invasioni d’incanto” (Dal sito www.orticalab.it)
Il turismo è la prima forma d’istruzione permanente che l’uomo ha inventato. Per questo, lungi dal chiudersi con l’estate, la ricettività dei capoluoghi si limita a cambiare pelle, adattandosi ad un pubblico diverso, che oscilla tra le festività senza perdere però la voglia di viaggiare e di scoprire.
Avellino e Benevento inaugureranno il loro turismo autunnale in due modi molto diversi, che oggi mettiamo a confronto.
Premessa: la nostra non è una comparazione valoriale, nessuno è peggiore o migliore a prescindere, ma il giudizio dei lettori potrà essere personale, giudicando dal risultato, dal contesto, dalle organizzazioni ecc.
La data è oggi: San Francesco, festa nazionale del 4 ottobre, capita di sabato e la domenica è sacra. Quale occasione migliore per una scampagnata? Parte Avellino, con Montella, di sabato, risponde Benevento, con Fragneto Monforte, la domenica.
Ad Avellino, anzi a Montella, l’organizzazione è dal basso verso l’alto: le organizzazioni, autonomamente, fanno rete e creano qualcosa che dia lustro alla città. Così accade per “invasioni d’incanto”. Del fenomeno delle “invasioni” abbiamo già parlato, stavolta gli organizzatori irpini, si fanno autonomi, si svincolano dalle date dell’evento principale e si collegano ad una delle manifestazioni più belle della provincia.
San Francesco d’Incanto, che da sedici anni attira a Montella tutta la regione, meriterebbe un capitolo a parte per il perfetto connubio tra la parte civile e quella religiosa, ma a colpire sono le parole degli organizzatori di queste invasioni: Terre del Lupo, Paesaggi Irpini, Palazzo Tenta 39 e A.S. Be. Cu. So.. Mi limito a ricopiarle, la loro chiarezza non ha bisogno di alcun mio intervento «Dopo un primo incontro preliminare, facilitato dall’uso dei social network, che ha permesso a tutti noi di scoprire i progetti altrui, in occasione delle Invasioni Digitali abbiamo concretizzato un primo progetto (le invasioni primaverili, ndr). Ritenendoci soddisfatti, sia della partecipazione, sia del format abbiamo pensato di portare il progetto oltre il limite temporale imposto dalla manifestazione di carattere nazionale.
Si sono, nel frattempo, rinsaldati e fortificati anche i rapporti amicali tra i ragazzi dell’organizzazione: Federico Lenzi, Felice De Dominicis, Giovanni Guacci e Vincenzo Garofalo, nonchè quelli con A.S.Be.Cu.So e Palazzo Tenta.
Abbiamo quindi potuto cogliere un’occasione imperdibile, quella del 4 ottobre: Francesco d’Incanto. Conoscendo la location, affascinante e poco conosciuta, grazie ai contatti ormai datati di Federico con la comunità francescana locale, abbiamo potuto porre le basi dell’evento.
Nel frattempo, con Terre del Lupo abbiamo messo in contatto Paesaggi Irpini con l’Associazione Culturale Anthemis di Ospedaletto, affinchè si potesse aprire, in occasione della Juta a Montevergine, al pubblico la mostra fotografica (connessa al contest precedentemente organizzato) “Fotografare con gli Occhi” che ha riscosso un buon successo, dopo Fontanarosa e Gesualdo, anche nel comune alle falde del Partenio. E’ così che anche l’Anthemis ha manifestato interesse per le Invasioni Irpine ed è, così, divenuta una new entry nell’organizzazione. »
Questo è fare rete in maniera semplice, questo è creare, in modo concreto, progetti che avranno un forte impatto sociale ma senza influenza politica: «Nessun rapporto con gli enti pubblici – conclude Vincenzo Garofalo, admin di Terre del Lupo – ma siamo aperti a chiunque voglia mostrare le bellezze dell’Irpinia». Questa è un’organizzazione orizzontale: tutti gli attori allo stesso livello
A Benevento accade esattamente il contrario. Qualche tempo fa, fui facile profeta: il capoluogo sannita, inizialmente escluso dal Grand Tour organizzato dalla regione, avrebbe avuto la sua rivincita in grande stile. Così accadrà il 5 ottobre: nella giornata di chiusura del 28° raduno internazionale delle mongolfiere, Fragneto Monforte rientra nel percorso di eventi regionale (si potrà accedere solo con la Card dedicata). Visita del borgo, degustazione di prodotti tipici, l’occasione di un evento nel suo genere unico al sud, il più longevo e prestigioso in Italia, e di rilevanza europea. Quali enti pubblici sono presenti? Oltre a tutti i partner istituzionali del Gran Tour, la benedizione dell’ Ept che comunica, l’amministrazione comunale e fondi e patrocini regionali, nazionali ed europei.
Questo è sapersi legare dall’alto, questo è entrare nei meccanismi europei di promozione turistica, questa è organizzazione verticale. La base è in basso, ma la valorizzazione avviene sempre più in alto, dal comune, alla regione, allo Stato ecc.
Entrambi gli eventi, la longevità lo dimostra, funzionano. Ma quale arriva meglio? Ai turisti (e ai lettori) l’ardua sentenza