Il sindaco parla a suocera perchè nuora intenda?
10.09.2014, Email di Giulio Tammaro (Presidente del Circolo PalazzoTenta39)
È la prima volta che, in qualità di Presidente di Palazzo Tenta 39, mi capita di dover rispondere per iscritto al Sindaco di Bagnoli Irpino, il Dott. Filippo Nigro. Lo faccio volentieri, anche perché, da sempre, mi risulta più facile scrivere piuttosto che esporre a voce i miei pensieri.
Quando qualche giorno fa ho ricevuto la e-mail inviatami per conto del Sindaco mi sono istintivamente chiesto: “Chi è realmente il destinatario della missiva? Il Sindaco Nigro ha tirato in ballo il Presidente di PalazzoTenta39 e l’associazione per rispondere a un articolo di Antonio Cella. Mah! Non poteva rispondere direttamente a lui? Perché continua a ribadire concetti già espressi in occasione del nostro incontro avvenuto ad agosto in piazza? E quali motivazioni lo spingono sempre più frequentemente a cercare un contatto con l’associazione?
La risposta che né è scaturita, leggendo e rileggendo la lettera, è che probabilmente le cause di questa scelta sono da ricercare all’interno della sua area politica. Presumibilmente il nostro Primo Cittadino ha seri problemi a far digerire ad alcuni amici di partito le aperture fatte in questi mesi a Palazzo Tenta 39. Questi ultimi nemmeno sotto tortura ammetterebbero di essere pregiudizialmente contrari e prevenuti nei confronti della nostra associazione. Alcuni di loro addirittura hanno esaurito tutti gli aggettivi dispregiativi per qualificarci. Anche lo stesso Sindaco in passato non è stato tenero nei nostri confronti. Nell’agosto 2013 eravamo un’associazione politica mascherata. Oggi, a distanza di un anno da quelle dichiarazioni, sembra che abbia cambiato parzialmente la sua idea su Palazzotenta39, definendoci un’associazione “abitata” da persone che vogliono perseguire fini politici.
E a tal proposito mi sia consentita una precisazione: nella mia intervista rilasciata alcuni mesi fa al giornale “Fuori dalla Rete” non affermavo che l’associazione era invisa a “buona parte del paese”, come maliziosamente sostenuto dal dott. Nigro, ma «ad una parte soltanto», quella riconducibile, per essere ancora più esplicito, al partito di riferimento del Primo Cittadino.
Ed è per i motivi sopra elencati che il Sindaco dovendo giustificare questa sua apertura nei nostri confronti si è “aggrappato” alla storia della pacificazione, del discorso in chiesa, del “contatto” con il suo Presidente e del coinvolgimento anche di Palazzotenta39 fra i destinatari del contributo per i progetti relativi alla montagna.
Sembrerà banale, ma il sottoscritto non ha impegnato un anno e non ha scomodato la Madonna per maturare l’idea che bisognava abbassare i toni, tenere la barra dritta, posizionare l’associazione in maniera equidistante dai partiti e lavorare nell’interesse del paese (tutto questo, tra l’atro, in continuità con quanto fatto dai miei predecessori). L’idea di cosa doveva essere Palazzotenta39 l’ho avuta chiara sin dal primo giorno del mio mandato. Il ruolo che mi era stato conferito era quello di guida di un’associazione ed è quello che ogni giorno cerco di fare: semplicemente il Presidente di un circolo socio-culturale.
Per i motivi sopra elencati, sin dal primo giorno ho cercato personalmente un “contatto” con il Sindaco Nigro e la sua amministrazione, invitandolo a tutte le nostre manifestazioni (come fatto dai miei predecessori). Se il contatto fino ad oggi non c’è stato, ciò lo si deve solo ed esclusivamente alla sua volontà e a quella dei suoi sodali (ad eccezione della vice sindaco Maria Vivolo) di non partecipare alle nostre iniziative.
Come si vede quindi la “sfida” lanciatami in occasione dell’ incontro avvenuto lo scorso agosto, l’ho accettata volentieri perché coincideva perfettamente con quella che era la mia idea. L’ho accettata consapevole dei rischi a cui andavo incontro, perché è vero, probabilmente al nostro interno c’è chi vorrebbe utilizzare Palazzotenta39 come mezzo attraverso il quale perseguire scopi politici, ma è pur vero che c’è un Direttivo ed un Presidente che in sei mesi hanno pensato solo ed esclusivamente a realizzare manifestazioni di carattere culturale. E gli otto eventi realizzati sono la prova pratica di quello che abbiano sempre sostenuto.
Ciò non significa che ciascuno di noi non possa esprimere liberamente le proprie opinioni, anche su temi politici, come si è sempre fatto dalla data di costituzione del Circolo fino ad oggi, ma non sarà consentito a nessuno di utilizzare strumentalmente il Circolo per ambizioni o velleità personali e/o soprattutto per finalità politiche.
Il lavoro svolto in questi mesi in qualità di presidente e in tanti anni di impegno civico nel paese, mi fa ben sperare ed essere anche moderatamente fiducioso sul tentativo del dott. Nigro di provare a pacificare il paese. Credo però che anche lui abbia tanta zavorra da cui liberarsi, perché quel clima di odio e di ostilità di cui oggi parla e che vorrebbe eliminare è il frutto delle scelte fatte in passato anche dal suo partito, che per decenni ha amministrato questo paese.
E a proposito di questioni politiche mi sia consentita un’ulteriore precisazione: non si può chiedere di tenere il circolo equidistante dai partiti e allo stesso tempo invitare l’associazione ad esprimere un giudizio anche su questioni politiche. A nome di chi poi dovrebbe o potrebbe parlare il Circolo? Nell’associazione, per fortuna, non c’è il pensiero unico e quindi, sui temi sollevati, potrebbero esserci, e sicuramente ci sono, una pluralità di opinioni, anche assai discordanti tra loro. Ed ognuno le esprimerà se e quando lo riterrà più opportuno.
Sul finanziamento al Circolo poi, credo che le buone intenzioni del Sindaco nulla hanno a che vedere, a mio avviso, con l’erogazione dei fondi che riceveremo. Il finanziamento che il Comune elargirà a Palazzotenta39 non è il classico contributo annuale dato alle associazioni per sovvenzionare attività di carattere culturale. Il circolo per ricevere il finanziamento ha presentato un regolare progetto, protocollato e pubblicato sul sito dell’associazione, avente come oggetto la realizzazione di conferenze tematiche inerenti alla valorizzazione della montagna. Difficile sarebbe stato per questa Amministrazione motivare un mancato riconoscimento.
Per non tediare troppo mi fermo qui, vorrei solo esprimere un ultimo concetto. Come già dissi in occasione del mio insediamento vorrei, alla fine del mandato, essere giudicato per quello che ho fatto e non sul presunto peccato originale del Circolo. Nel frattempo continuerò a espletare il mio compito di Presidente di Palazzotenta39, lavorando nell’interesse dell’associazione e del mio paese.
Ai soci di Palazzotenta39 innanzitutto il compito di giudicare il mio operato, ai bagnolesi quello di giudicare l’operato di entrambi, nel frattempo… buon lavoro!!!
COME SI FA……………
Vivo nella vostra Comunita’ dal 1986.
Mi avete accettato ed ora sono il vostro Sacrestano.
Ho vissuto e vivo ancora adesso tutte le problematiche sociali e religiose, e posso confermare che siete un popolo straordinario..Ma
VI CHIEDO
1) Come si fa a pensare di tralasciare e non valorizzare il nostro patrimonio culturale, che fa invidia a tutta l’Irpinia?
2) Come si fa a riempirsi la bocca di “vongolate” invece di respirare l’attimo della vita e restare “fratelli” a prescindere dal colore politico?
invito tutti:
Amministrazione Comunale e dipendenti,
Parrocchia (prete,sacrestano e fedeli),
Associazioni,Volontari e cittadini tutti a dare un segno di comunita’ iniziando a metterci insieme per ripulire la Chiesa di San Domenico dall’immondizia,per il decoro cittadino, in vista della prossima Sagra.
Grazie a tutti per la Vostra attenzione e spero anche nella Vostra collaborazione.
Marzo Pascal
Email di Nello Molinaro:
Quando il dubbio offusca la mente ,portando l’uomo inducendo l’uomo all’errore del non capire !!!
L’incomprensibile mescolanza di opinioni esternate dal presidente dell’associazione di Palazzo Tenta, in risposta all’articolo fatto pervenire dal Sig. Sindaco Filippo Nigro , nelle modalità in cui sono state esposte danno adito al lettore di ritenere che nella persona che risponde esiste ancora la sindrome dell’inimicizia perpetua verso l’interlocutore, una debolezza umana che innesca nella mente il dubbio ritenendo non veritiero l’avvicinamento e cambio di opinione da parte del soggetto che l’ha proposto, nel caso si tratta del Primo cittadino. E’ dimostrato dalle distanze prese dal presidente Sig. Giulio Tammaro e dal suo discutibile ed evasivo intervento, in cui ,ritornando su vecchie questioni ha voluto ricriticare i comportamenti che furono attuati dall’interlocutore , senza comprendere che l’evento dei tempi corre come il vento e che i contrasti del passato devono essere ricordati unicamente per migliorare la collaborazione nel futuro per il bene del popolo e non al contrario, è quanto devono aver presente i suoi rappresentanti… Certamente sarebbe stato dal Conduttore dell’associazione, più opportuno moderare e non toccare i vecchi rancori, e non rirenderli giustificativi dell’astio che è regnato con la nuova amministrazione fin all’epistola dell’avvicinamento e invito alla concordia richiesta e fatta pervenire tramite e-mail dal sig.Sindaco. Un comportamento unicamente apprezzabile in cui il rappresentante del popolo scende sullo stesso piano dei cittadini non guardando a nessun colore politico “perché si sente rappresentare tutti nel rispetto della Costituzione che lo impone” e la sua richiesta deve essere accettata fiduciosamente senza se e senza ma. La questione che pongo in essere, in risposta a quanto rilevato nella lettura dell’articolo, mi impone a richiedere ed invitare il caro Presidente che mi rappresenta ( di cui mi rimane intatta la profonda stima dell’uomo ) a non farsi trascinare e non percorrere la strada della rabbia , dell’odio e della collera a pari degli altri, precipitando nell’oblio del dimenticare la realtà e l’andamento dei fatti succedutosi. Non dimentichi e tenti di ricordare “ ( lo dice uno che guarda le cose dall’esterno ed è neutrale in tali questioni e non conosce personalmente il Sindaco , ma che comunque vivendo soventemente nella bella,accogliente e rispettabile comunità bagnolese è al corrente della realtà dei fatti) che dal giorno della vittoria tutti dell’amministrazione decaduta , ed i loro amici hanno visto nell’uomo dott. FILIPPO NIGRO un nemico da abbattere ,sommergendolo di critiche ingiuste e deleterie, toccandone spudoratamente anche la sfera intima e personale ed accusandolo perfino di incapacità nell’amministrare , raggiungendo limiti vergognosi e miserevoli, come l’ultima ed inusitata critica sul ballo che il primo cittadino eseguito con il suo popolo. Sono questi, stati i comportamenti ingiustificabili tenuti da professionisti “quali ,anche se, persone per bene” facenti parte dell’ex amministrazione sconfitta, pur di colpire indecorosamente il nemico si sono visti bendare gli occhi dall’ ira, che ha usato la loro mano nello scrivere, oscurandogli l’esistenza della mente. Caro Giulio nella la tua gioventù è apprezzabile il coraggio della risposta ma ne è discutibile in alcuni punti la terminologia e le prese di posizioni , che mostra l’incertezza dell’uomo giovane nell’affrontare , nell’accettare e sentirsi superiore e sordo ad eventuali critiche provenienti dai nemici del tuo interlocutore, non ti devi giustificare con nessuno , è la tua forza rappresentativa che te lo impone ! Carissimo, non si deve aver paura di accettare la pace perché anche nell’accettarla ci vuole il coraggio e penso e ne sono sicuro che questo a te non manchi , cedere ed accettare e collaborare ,tempra l’uomo facendolo intraprendere la strada della saggezza . La tua carica ti da la forza di ragionare con la tua mente , avendo fiducia nell’uomo Filippo Nigro , e ciò non ti esime di mantenere le tue posizioni nel criticare gli atti sbagliati posti in essere ma anche plaudendolo sulle cose buone, questo non ha nulla di politico è la critica corretta che, spetta di fare ad ogni cittadino ,unicamente sul comportamento di un amministratore rappresentante del popolo da cui è stato eletto ed a cui deve dar conto perché costui devi sapere li rappresenta tutti !!! . L’allontanare chi ha steso la mano è un senso di debolezza e fa parte della miseria dell’uomo, e si nota nell’articolo la paura dell’avvicinamento, ed il dubbio che invade la persona per il contatto avvenuto e che cerca di sfuggire da tale situazione, dando la sensazione di porre la mano ritirandone le dita ciò è dovuto dalla paura che lo sovrasta di essere incolpato e criticato da qualcuno o di aver sbagliato !. E’ la debolezza e l’indecisione che tutti noi umani mostriamo in gioventù , è un debolezza del carattere insita nella persona che subirà la correzione dal tempo e dagli eventi , che temprano il carattere umano assegnandone le giuste e corrette modalità di vita, l’indecisione è una non virtù che si sconfigge affrontando e superando gli ostacoli del vivere ,nel capire il prossimo e nell’accettare sconfitte e vittorie che sia avranno . Non ha senso aver dichiarato : non si può chiedere di tenere il circolo equidistante dai partiti e allo stesso tempo invitare l’associazione ad esprimere un giudizio anche su questioni politiche. A nome di chi poi dovrebbe o potrebbe parlare il Circolo? . Una uscita criticabile , perché è una cosa un’espressione di giudizio politico da parte di un soggetto”membro” dell’associazione che ha una indipendenza personale , altra cosa sono le dichiarazioni di un Presidente ,che rappresenta l’associazione e le sue varie anime che la compongono per cui deve sentirsi obbligatoriamente indipendente ed al di sopra di ogni sospetto ed ogni appoggio politico . Per cui l’Associazione culturale che si rappresenta è bene che si mantenga lontana da beghe politiche, che si trasformerebbero in lacci e lacciuoli riducendone l’indipendenza e subissandola di critiche , oltre a portare inimicizie e malumori all’interno tra i soggetti che la compongono. Tutti devono partecipare alla sua vita, e di tutti bisogna accettare ed ascoltare le idee di qualunque colore politico essi siano, di qualunque ideologia , perché è ricchezza ed incremento culturale la mescolanza e la sintesi dei pensieri. Bisogna accettare caro Giulio e farti carico di invitare e chiamare a te i membri di Maggioranza ed opposizione composte da persone per bene, e riappacificarli tutti è la tua carica e la tua importanza che te lo impone , perché la pace inizia con il coraggio del perdono è una virtù che tutti devono far proprio , è l’unione di un popolo che ne fa le fondamenta principali ,su cui costruire e creare la forza e la medicina giusta per superare gli ostacoli affinchè si possa guardare con fiducia al benessere della comunità e tu e/o noi, con la nostra Associazione siamo parte integranti di esso e dovremmo ritenerci fieri di esserlo, il che ci impone di agire e partecipare alla sua crescita culturale, perché, la cultura non è uno svago ma una necessità per far capire ai cittadini correttamente il tutto !!!
Non è una critica ma unicamente un invito al riavvicinamento ed invito a ricercare la pace per tutti
Saluti : Nello Molinaro
Commento di Giulio Tammaro:
“Probabilmente nella mia risposta sono stato poco chiaro altrimenti non si spiega la mail dell’amico Nello Molinaro. La finalità della mia risposta al Sindaco Nigro era quella di chiarire alcune questioni ma ciò non toglie che da parte mia e del Circolo c’è la massima disponibilità a collaborare con l’attuale Amministrazione qualora se ne presentasse l’occasione.”