01.09.2014, Articolo di Pasquale Sturchio (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2014, Anno VIII, n.4)

Andate a trovare i nonni! Andate a trovare i Nonni a mani vuote…liberi di accarezzarli! Andate a trovare i Nonni! Portate loro…briciole d’amore! Andate a trovare i nonni! Restate con loro a parlare…lasciate che vi raccontino le fiabe di sempre: “…Ngera na vota… Na vot ngera…”

In un passato ormai lontano anni luce per le nuove generazioni, supertecnologiche ed ipercomunicative ma così vicino per noi eterni adolescenti, i Nonni rivestivano un ruolo fondamentale all’interno della famiglia: saggi, rispettati a volte rispettati e temuti.

Il vecchio saggio è scomparso! nella società del consumismo globale (U.S.A. e getta) e della iper-comunicazione in tempo reale, il Vecchio costituisce un peso ingombrante! Non più una “persona” ma un “oggetto” di cui volentieri ci si vuol liberare… non c’è posto per i Nonni nella cosiddetta “civiltà del benessere” caratterizzata da una freneticità dei rapporti umani alte solo e semplicemente (e miserabilmente) virtuali…

Nella famiglia odierna (o quel che resta della “famiglia”) non c’è posto per i Nonni … c’è spazio però per “l’amico” della mamma che sostituisce il papà, per “l’amica” del papà che sostituisce la mamma per “il mio amico, la mia amica” ect… ect…

Il vecchio è isolato, costretto ad assumere un ruolo passivo che crea fastidio, perde contatto con il mondo, con la vita… in altre parole “vive da morto!”

Tutto questo è ingiusto! I figli dimenticano sacrifici, sofferenze, sudore, privazioni… dei genitori!

Tutto questo è triste!!! I figli dimenticano l’amore ricevuto e chiudono il proprio cuore a chi ha donato loro la vita! Ci piace riportare il pensiero di tre ragazzine di seconda media… oggi brillanti studentesse-laureande!

“Un sorriso … Basta questo per rendere felici i vecchi. Una parola dolce, un bacio sulla guancia fa fiorire il cuore dei nostri Nonni –scrive Giusi R.- Sono soli e tristi… le loro giornate rischiano di essere monotone, in bianco e nero, senza colore… ma alla presenza dei giovani e dei bambini che sanno capirli diventano allegri e vitali o almeno interrompono il grigiore delle loro giornate tutte e sempre uguali!”

“I vecchi sono la storia del paese, rappresentano il nostro passato meno lontano e sono un esempio per il nostro presente. Purtroppo –scrive Michela D.- molti ragazzi non li rispettano perché non capiscono che sono un grande patrimonio per la nostra comunità, un patrimonio da valorizzare ogni giorno di più! Per alcuni ragazzi-ragazze fare compagnia ai propri Nonni, aiutarli e confortarli, è ritenuto un gesto di debolezza senza sapere che quella “debolezza” è vera forza, amore e dolcezza!!!

I Nonni sono come un libro vecchio ma prezioso e sempre pronto ad essere consultato! Bisogna leggerlo ogni giorno non dobbiamo dimenticarlo in uno scaffale ad ingiallire! Abbiamo il dovere di non farli smettere di sognare, di sorridere… di vivere!”

Proprio non riesco ad immaginare una famiglia senza i Nonni –scrive Federica E.- una società che non valorizza i vecchi come meritano! Non riesco ad immaginare i vecchi tristi e soli in un ospizio (anticamera del “riposo eterno”) anziché circondati dall’ affetto dei figli, dei nipoti e pronipoti. Le malattie, la solitudine, il senso di inutilità, l’essere fuori dalla società rende i vecchi più vulnerabili e più indifesi come gli orfanelli.

I nonni sono i migliori compagni di gioco, gli amici a cui puoi confidare davvero tutto, le persone capaci di guidarti con saggi consigli, pronti a difenderti anche quando combini un pasticcio!

I nonni sono capaci di farti sentire grande e responsabile ogni volta che con gli occhi ti chiedono affetto e comprensione…”

“Andate a trovare i nonni! Andate a trovare i nonni e lasciate loro un fazzolettino… i nonni piangono senza lacrime appena restano soli… vogliate bene ai nonni! Fate si che muoiono… d’amore!!!”

Auguri Giusi, Michela, Federica… Auguri Nonni!!!