Testimonianze di fede all’Immacolata Concezione
26.08.2014, Articolo di Aniello Russo (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2014, Anno VIII, n.4)
La fede del popolo di Bagnoli per l’Immacolata è antica e costantemente documentata oltre che con opere e voti, digiuni e astinenze, pure con inni sacri elevati alla Protettrice del paese e con preghiere scritte in Suo onore. Testimonianze di questa profonda venerazione non sono venute solo dal mondo clericale, bensì anche dall’ambito laico.
Tributi filiali sono l’Inno alla Vergine, scritto dal canonico S. Pescatore e musicato dal maestro Satriano; e il bel canto, Vergine Immacolata, composto dal vescovo Aniello Calcara e musicato dal maestro Donato Gatta.
Un tributo tutto di origine laica alla Vergine è la delicata preghiera (O Maria Immacolata), composta molti anni prima da Faustina Grassi, che visse tra il 1744 e il 1807. Il componimento fa parte di un manoscritto che raccoglie un centinaio di liriche della poetessa di Bagnoli. La preghiera palesa la capacità di Faustina di mettere in versi i sentimenti di una fede sincera e nient’affatto convenzionale. Ecco il testo poetico.
O Maria Immacolata
fatta pura e tutta bella,
senza macchia di peccato,
Madre sei di purità.
*
Sei la gioia del Paradiso;
sei compendio di bellezza,
di letizia e d’allegrezza
dell’intera umanità.
*
Tu dell’uomo peccatore
sei rifugio e avvocata
e da Dio sei destinata
ad aver di noi pietà!
*
Deh, gradisci i nostri voti,
tu gran Vergine prudente,
prega il Figlio Onnipotente,
che per noi abbia clemenza!