20.08.2014, Il Mattino (di Katiuscia Guarino)

Gerardo Stabile: Abbiamo tenuto anche grazie al calo dei prezzi delle stanze.

Ferragosto tra luci e ombre per le strutture ricettive della provincia di Avellino. Se da un lato gli operatori del Laceno e dell’ Alta Irpinia tirano un sospiro di sollievo, grazie al boom del 15 agosto, dall’altro si registra la contrazione avutasi nell’ area del Serinese e dell’hinterland del capoluogo, fatta eccezione per i fedeli che non sono mancati a Montevergine e che, ora s’attendono più numerosi a partire dalla fine del mese.

Il presidente di Federalbelberghi  di Avellino, Gerardo Stabile, che guida anche il Consorzio del Laceno, è soddisfatto del bilancio di agosto: «L’aflluenza nell’ultima settimana è stata positiva. Sull’ altopiano del Laceno e nell’intera zona abbiamo avuto il tutto esaurito quasi in ogni struttura. Questo sia per gli alberghi sia per i ristoranti. I colleghi della zona della Valle del Calore è dell’ Alta Irpinia (compreso Caposele con Materdomini, ndr) mi hanno confermato la stessa tendenza».

Secondo Stabile sono stati «mantenuti gli standard degli anni precedenti, che comunque già registravano un calo di presenze. Abbiamo contenuto i prezzi e questo ci ha agevolati. Paghiamo, purtroppo, i capricci del meteo che nel mese di luglio ci ha penalizzati non poco. Speriamo ora in un settembre migliore dal punto di vistameteorologico, anche per supportare l’ organizzazione di sagre ed eventi che raccolgono sempre un numero importante di visitatori da tutta la Campania e dalle regioni limitrofe».

Il presidente di Federalberghi segnala anche un altro dato: la minore durata della permanenza. «I soggiorni sono più brevi rispetto al passato, con un ricambio maggiore di clienti», evidenzia Stabile.

L’altra faccia della medaglia è la crisi segnalata dagli operatori alberghieri dell’area del Serinese, dove lamentano un calo delle presenze turistiche di oltre il 60%.

«Questo è stato l’anno peggiore di tutti – afferma con forza Tommaso Tedeschi, titolare dell’ Hotel Serino e storico operatore turistico – Il degrado e l’abbandono di una terra piena di risorse ha determinato il collasso. Cerchiamo di offrire servizi eccellenti ma purtroppo non siamo sostenuti da ciò che ci circonda ».  ….