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Intervista a Ferruccio Capone, Sindaco di Montella

15.08.2014, di Giulio Tammaro (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2014, Anno VIII, n.4)

Prosegue il nostro “viaggio” fra i comuni dell’Altairpinia. Da Montemarano ci spostiamo nella vicina Montella, che lo scorso maggio ha rieletto alla guida del Comune la compagine guidata dall’ uscente Ferruccio Capone. Al Sindaco abbiamo proposto delle domande inerenti alle problematiche che interessano Montella e l’Altairpinia e quali sono dal suo punto di vista le soluzioni per superarle.
La finalità di questa intervista è quella di cercare di conoscere quali sono le problematiche che affliggono i Comuni limitrofi a Bagnoli, se sono simili o diverse dalle nostre, quali sono le soluzioni e quali le prospettive di sviluppo.

Cogliamo infine l’occasione per ringraziare il Sindaco Capone, (contattato per quest’intervista già in occasione del numero uscito nei giorni dell’Immacolata ma rinviata per motivi di spazio e tempo), per la disponibilità e la cortesia dimostrata nei nostri confronti augurandogli buon lavoro.

Iniziamo dalla sua elezione, è stato appena rieletto sindaco di Montella, quale emozioni ha provato quando ha capito di aver vinto?

L’emozione di avere dalla mia parte la gente nonostante angherie, cattiverie e diffamazioni, gli elettori hanno giudicato secondo coscienza e concretezza. Nel contempo ho avvertito un senso di responsabilità enorme.

Il primo atto di un’amministrazione è la composizione della giunta, in base a quali criteri ha scelto i suoi assessori?

Rispettando il consenso popolare ottenuto, ed anche per l’attinenza professionale, vista la mia esperienza, ha prevalso la voglia di formare un gruppo di giovani amministratori per il futuro, ricchi di freschezza e idee.

Facciamo un passo indietro, alla fase preliminare per le composizioni delle liste, come è nata la sua lista?

Ponendo la fiducia al 50% degli amministratori vecchi e 50% ai nuovi candidati, un mix puntando anche a candidati della società civile ad alleanze politiche con N.C.D. e Fratelli d’Italia

Ci racconti un po’ come ha vissuto la campagna elettorale?

Consapevole del lavoro svolto, sereno e senza grandi sforzi, un po’amareggiato per il basso profilo profuso nella campagna elettorale dai miei avversari politici, offendendo il ruolo della politica, ovvero, confronto sulle idee e sui metodi.

Qual era “lo stato di salute” di Montella quando si è insediato cinque anni fa e cosa ha realizzato durante il suo primo mandato?

Una Comunità sfiduciata dalla chiusura della vecchia Amministrazione e del Palazzo chiuso. Nel mio mandato: apertura della casa comunale, visibilità, i cittadini al centro. Recuperare l’entusiasmo e l’interesse alla politica della comunità, varie piccole opere intelligenti, organizzazione interna ed esterna della macchina comunale.

E quali sono gli obiettivi per questo secondo mandato?

Recuperare i rapporti con le organizzazioni sociali, associazioni e rappresentanti dell’opposizioni. Avviare e completare un notevole parco lavori, fare sintesi su un progetto di sviluppo ecosostenibile condiviso anche dall’opposizione ma soprattutto dalla società civile.

Qual è la difficoltà più grande che oggi incontra un Sindaco?

Trascinare tutti i colleghi Sindaci in un progetto di sviluppo sostenibile di vasta area nella nostra area interna dell’Irpinia, condizione imprescindibile per il nostro territorio.

Cosa occorre per rendere più efficienti i Comuni?

Ridurre la burocrazia, maggiore spirito di servizio per la comunità, aggiornamenti ed innovazioni di tutti gli addetti ai lavori, in primis dei politici.

Ci racconti un po’ il suo paese?

Il più bello del mondo baciato da Dio per le ricchezze naturalistiche. La storia di personaggi illustri che hanno dato prestigio al paese. Un territorio ricco di risorse agroalimentari, sorgenti, patrimonio naturalistico ed un popolo testardo e generoso, lo dimostrano le cinque medaglie d’oro della nostra comunità.

Per abbattere i costi si parla di gestione associata con altri enti di funzioni e servizi, questa soluzione può essere utile al fine di migliorare i servizi al cittadino?

Sicuramente si, anche su un territorio più vasto, diminuendo i costi per migliorare i servizi e la qualità della vita.

Era in cantiere il progetto di Costituzione dell’Unione dei Comuni dell’alta valle del Calore, com’è la situazione ad oggi?

Bisogna dare un impulso e far prevalere il buon senso, dando un ruolo ad ogni Comune, agevolare i cittadini e stimolarli come cittadini dalla città dei Picentini, quindi far prevalere l’interesse di vasta area quale risorsa in più, sforzandosi a far valere il Bene comune e la buona pratica amministrativa, intelligente ed efficiente.

È recente il decreto legge “Delrio” sull’abolizione delle Province, qual è la sua opinione in merito?

Favorevole, dando un ruolo di Ente di servizio, di interessi più generali e gestito da tecnici per i servizi essenziali: scuole, viabilità, ambiente e protezione civile, coordinamento del territorio statistico e fisico.

Un’ ultima domanda: dei tanti mali che affliggono l’Altairpinia vi è quello dello spopolamento, in che misura il suo paese ha subito questo fenomeno e qual’ è secondo lei la soluzione al problema?

Anche Montella soffre in misura minore lo spopolamento. Il rimedio: garantire i servizi di qualità di prima esigenza: scuola, sanità, mobilità questo costituirebbe una tranquillità per le famiglie che aspirano  ad una qualità della vita residenziale sana con notevoli vantaggi, tesi ad un processo di sviluppo dell’intero territorio alto irpino, creando nuovi posti di lavoro, in agricoltura, agroalimentare, prodotti tipici locali e turismo enogastronomico, ambientale ect, ect, ovvero uno sviluppo ecosostenibile quale polo attrattore per una visibilità eccellente.

                                                                                                       

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