I sondaggi e l’ansia da prestazione
12.08.2014, Articolo di Mimmo Nigro (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2014, Anno VIII, n.4)
Sapevate che i sondaggi di opinione a Bagnoli sono banditi? Incredibile ma vero!
Di recente si è avuto l’ardire di pubblicare sul sito web dell’associazione “PalazzoTenta39” un sondaggio di opinione sulla intrigata querelle legata al rifacimento delle seggiovie con annesso finanziamento dei 15 milioni per realizzare l’opera. Un inaspettato uragano si è abbattuto sull’associazione. I vertici del Circolo sono stati rimproverati, catechizzati, “mazziati”, per aver osato trattare in maniera tanto superficiale quanto inopportuna (anche nei tempi) un argomento così delicato.
I borbottii, per non dire i “vaffa!”, sono stati ovviamente trasversali: tutti, ma proprio tutti, i protagonisti di questa vicenda, eccezion fatta per il concessionario delle seggiovie, hanno manifestato fastidio ed insofferenza per l’ iniziativa.
Se la memoria non ci inganna un analogo atteggiamento da parte dell’establishment bagnolese si ebbe anche nel 2010 quando si toccò, sempre attraverso un sondaggio di opinione sul sito web di “PalazzoTenta39”, ed anche in quella circostanza in maniera lieve e disincantata, l’argomento “Acca Software”. Sembra (così come sembrava allora) di aver toccato i fili dell’alta tensione.
Si è rimasti increduli, sbigottiti, disarmati, di fronte a cotanta, spropositata, reazione.
Ma si è capito bene cosa si è fatto o voluto fare? Si conosce lo strumento del (impropriamente detto) sondaggio di opinione utilizzato frequentemente, anche più volte al giorno (ahinoi, un vero e proprio bombardamento), su tutti i siti web e su tutti i moderni mezzi di comunicazione?
Si ha la sensazione che lor signori, i nostri benemeriti politici, abbiano poca familiarità con la “rete”, non conoscano le nuove frontiere della comunicazione, il linguaggio di internet e dei social network e soprattutto siano poco abituati a mettersi (e farsi mettere) in discussione.
C’è una permalosità eccessiva, una presunzione del sapere che nuoce a tutti, in modo particolare alla comunità di appartenenza, che ha voglia (timidamente voglia) di interagire, dire la propria, anche in modo leggero come può essere un banalissimo sondaggio su di un sito web.
Si rendono conto i protagonisti della vita politica locale che quelle poche volte che han tentato di interagire con il “popolo sovrano” (così si diceva una volta), istituendo assemblee pubbliche e consigli comunali “aperti” (strumenti altamente democratici ma un po’ desueti, e questo lo diciamo con rammarico), hanno portato a casa nulla o quasi? Quegli incontri sono serviti (forse) unicamente a mettersi in vetrina (come faceva Narciso specchiandosi nell’acqua).
Non è un caso che è dai tempi di Aulisa che una compagine amministrativa non viene riconfermata per il secondo mandato (e qui non c’entra la “rete”, ma la presunzione-permalosità di cui sopra). I nostri politici, ogni qual volta si tenta un’iniziativa che esula dai loro canoni (ortodossia, verrebbe da dire), sembrano quasi volerci simpaticamente dire, come si legge o leggeva sui mezzi di trasporto pubblico: «Non parlare al conducente», al quale aggiungiamo anche «Non parlare al controllore» e «Scendete dall’autobus se la qual cosa non vi sta bene».
Entrando nel merito del sondaggio pubblicato, lo si può criticare (e ci mancherebbe!), dire ad esempio che è stato “costruito” male, e questo lo si accetta di buon grado in quanto non professionisti della ricerca demoscopica. Si potrà obiettare che lo strumento è contaminabile, se non proprio manovrabile, e che quasi sempre per esso si mobilitano soltanto le “truppe”. Un tentativo – per sintetizzare il ragionamento dei detrattori del sondaggio – mal riuscito di rappresentare l’opinione pubblica, il sentire comune. Argomentazioni rispettabilissime ed in parte anche rispondenti al vero.
Ma perché prendersela tanto allora? L’impressione è che probabilmente i politici nostrani che si cimentano nel ruolo di amministratore/consigliere accumulano durante il mandato (o ancor di più i mandati) tanta, troppa, tensione. Gli interessi in gioco sono abnormi, le pressioni delle lobbies, come qualcuno ha denunciato, travolgenti, l’attenzione della gente soffocante. E allora occorre “scaricare massa”, trovare la cosiddetta “messa a terra” che consenta di alleggerire nel fisico e nella psiche la temuta ansia da prestazione.
“PalazzoTenta39” accetterebbe di buon grado anche questo ruolo terapeutico, una sorta di parafulmine quando c’è burrasca, l’importante però è che i nostri eroi (tutti, nessuno escluso) portino subito a casa (non c’è più tempo da perdere) i 15 milioni di euro, fondi irrinunciabili per poter (ri)parlare, nell’interesse della comunità tutta, dello sviluppo turistico di Bagnoli e del Laceno.
C’è solo da augurarsi – da scongiurare verrebbe da dire – di non restare alla fine con un pugno di sabbia in mano, quella polverina della famigerata clessidra che da tempo ci segnala il pericolo …
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IL SONDAGGIO “INCRIMINATO”
Le polemiche sulla questione seggiovie e finanziamento dei 15milioni non si placano. La soluzione del "caso" è ancora lontana. Chi, tra i soggetti intervenuti,ha ragione?
- Nessuno dei soggetti indicati (8%, 30 Voti)
- Il gestore degli impianti "Ing. M.Giannoni & C." (51%, 205 Voti)
- La minoranza consiliare (Nello Chieffo-Dario Di Mauro) (15%, 61 Voti)
- La vice sindaco di Bagnoli sig.ra Maria Vivolo (10%, 38 Voti)
- Il sindaco di Bagnoli dr. Filippo Nigro (16%, 65 Voti)
Totale Votanti: 399
In questo caso la citazione è sicuramente poco originale, magari scontata, ma quanto mai pertinente : “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”.
Certo ogni iniziativa c’è a chi piace e a chi non piace e a me, per esempio, l’idea di chiedere ai visitatori del sito (a proposito complimenti per i 500.000…) un’opinione sulla annosa questione dei 15 milioni, è piaciuta ed anche molto, a tal punto che ne auspico un utilizzo sempre maggiore. D’altra parte il circolo deve rendere conto prima di tutto ad i suoi iscritti e sostenitori.
E’ vero : la rilevazione proposta da PalazzoTenta non ha nessun fondamento scientifico e probabilmente, vista la piccola realtà in cui ci si muove, è stata anche abilmente taroccata con l’utilizzo più o meno massiccio di truppe cammellate opportunamente mobilitate. Questo però nulla toglie alla validità dell’iniziativa, oggi frequentemente utilizzata da tutti i siti web e su tutti i moderni mezzi di informazione, come viene correttamente affermato all’interno dell’articolo. Personalmente, grazie al sondaggio, ho avuto la possibilità di esprimere liberamente e senza costrizione alcuna, la mia opinione. E’ per questo che nonostante tutti i suoi limiti, secondo me, questo sondaggio, alla fine, è servito per fotografare esattamente quella che è la realtà del nostro paese, ahimè purtroppo oramai da molti anni. Se da un lato il fronte dei Forestieri è legittimamente compatto intorno alle posizioni del concessionario, dall’altro lato, il fronte interno, il NOSTRO fronte, quello dei Paesani è impietosamente diviso , rissoso e rancoroso. Ansia da prestazione ? Io direi che ancora una volta si evidenzia un vecchio vizio : presunzione e permalosità che porta poi al vecchio detto : “Statt’ fermu ca i nun m’ movu” di donremigiana memoria e quindi alla rissa, alle contrapposizioni, ai preconcetti. Ma attenzione : è sbagliato affermare che presunzione e permalosità riguardano soltanto i politici. Io a Bagnoli ci sono nato e ci sono cresciuto e in quel contesto si è formata la mia coscienza, la mia mentalità, la mia statura di uomo. Permalosità e presunzione (preconcetti, risse, divisioni ecc.) riguardano anche me, riguardano anche l’autore dell’articolo, riguardano la gran parte della comunità bagnolese : i nostri “Politici” non sono altro che lo specchio fedele del paese. E’ su questo che secondo me occorre riflettere, fare delle valutazioni e dei ragionamenti e cercare di porre rimedio, di trovare una soluzione, di cambiare tutti insieme. La funzione di un circolo culturale come PalazzoTenta, non è quella di far politica e parteggiare per l’uno o l’altro fronte ( e qui gli errori ci sono stati, eccome se ci sono stati ! ) ma è quella di favorire , accompagnare illustrare, raccontare e far vivere i processi di cambiamento.
Email di Pietro Pagnini:
Ulteriori considerazioni a margine del sondaggio.
Gradita è stata la solidarietà espressa dai cittadini di Bagnoli, a favore del Concessionario e del loro Vice Sindaco, in merito al “Sondaggio querelle seggiovie chi ha ragione?”. Il gradimento è ovviamente esteso anche ai frequentatori della località Laceno, in particolare agli utilizzatori degli impianti sciistici che hanno partecipato, benché in minima parte, all’iniziativa pubblicata e subito ritirata dal “Palazzo”.
Con l’Amico Biagio, se posso permettermi, condivido buona parte del Suo commento e a tal proposito vorrei sviluppare alcuni passaggi.
Se dire “abilmente taroccata, con l’utilizzo più o meno massiccio di truppe cammellate opportunamente mobilitate”, intendiamo rivolgersi alla massiccia presenza dei visitatori del Laceno, in particolare agli sciatori che frequentano la stazione sciistica, siamo ovviamente in accordo.
Per maggiore completezza aggiungerei che, le rinomate massicce truppe cammellate, per l’occasione sono state in minima parte opportunamente interessate, altrimenti, i VOTI registrati nel sondaggio, avrebbero tranquillamente raggiunto l’ordine di qualche migliaio…!
Sulla questione “del fronte paesano, impietosamente diviso, rissoso e rancoroso”, proporrei un aggiornamento che trae origine da fattori riguardanti l’economia turistica della località.
I beneficiari diretti e indotti, coloro che traggono vantaggi economici dalla funzionalità degli impianti di trasporto a fune estivi e invernali del Laceno, sono molti, Egregio Amico.
Sulla questione, consiglieri di prendere maggiormente in considerazione gli “interessi che accomunano” buona parte dei cittadini di Bagnoli, più che la divisione rancorosa del fronte paesano, nei confronti dei Forestieri..!.
GRAZIE.