Aniello Chieffo: «Sulla stazione c’è già l’accordo»
29.07.2014, Ottopagine
L’ex sindaco (capogruppo di minoranza) lancia l’affondo sulla querelle in corso fra Comune e concessionaria: «L’intesa è stata raggiunta e la polemica è solo uno specchietto per le allodole …».
Il progetto di costruzione della stazione sciistica sull’altopiano del Laceno rischia la revoca del finanziamento regionale. L’annuncio è arrivato da entrambi le parti in causa, ovvero dall’esecutivo Nigro, come dalla Giannoni, che il comune ha intimato di lasciare libere le aree per ottenere il finanziamento dalla Regione, un tesoretto di 15 milioni di euro.
La concessionaria non ci sta e minaccia di adire le vie legali. “Ma tutto è semplice gioco delle parti, una grande parata di balle di “fumo”” così come spiega l’ex sindaco Nello Chieffo, oggi capogruppo di minoranza in Consiglio comunale. “Entrambi i soggetti hanno ricevuto l’ordine di trovare l’accordo ed è “una proposta che non si può rifiutare”.
Avvocato Chieffo, la costruzione della stazione sciistica è un progetto redatto durante il suo mandato …
Il progetto fa parte di un più ampio studio di fattibilità realizzato da Sviluppo Italia per conto della Provincia di Avellino a cavallo degli anni 2000, con cui è stato individuato Bagnoli Irpino come unico polo turistico nell’ambito di interventi con fondi CIPE per oltre 38 milioni di euro. Nel 2008 ho ripreso questa proposta abbandonata dalla Provincia ed l’ho fatto proprio del Comune. Questa iniziativa molto intuitiva e tempestiva costrinse la Regione a deliberare il riconoscimento di almeno uno dei progetti.
Perchè l’amministrazione in carica ha deciso di candidarlo al bando di accelerazione della spesa? Quali sono i vantaggi?
Assolutamente nessun vantaggio. Dopo che la regione (con l’avvento della nuova Giunta) ha bloccato per oltre due anni il progetto al momento del decreto del suo finanziamento nel luglio 2010, il Comune ha diritto a riprendere il percorso da dove era stato sospeso secondo procedure di garanzia per gli interessi del territorio senza operazioni strane che sembrano fatte apposta per creare procedure a vantaggio dei soliti noti senza alcun vantaggio per lo sviluppo con la scusa della fretta. Ma se vi era fretta perché a suo tempo non accelerare le procedure di completamento e di avvio alla gara?
Qual è stato e qual è secondo lei il ruolo della società in questa partita?
La convenzione con il Comune prevede che la società realizzasse gli impianti dietro la concessione in proprietà a titolo gratuito di varie aree dove realizzare fabbricati a vario titolo abitativi e ricettivi e di averne in concessione gratuita altre per gli impianti e le strutture relative. Dopo 29 anni (rinnovabili) il tutto deve tornare in proprietà al comune ivi comprese le aree costruite e relative agli impianti come le varie Baite e stazioni partenza e di arrivo. Il Comune ha inteso disdettare la concessione e mi pare che da ultimo ne richieda improvvisamente la restituzione. Il giudizio dinanzi al Tar che mi ha visto nelle vesti di avvocato si è concluso con il rigetto del ricorso della società, il relativo appello stranamente pende da anni dinanzi al Consiglio di Stato senza che sia stata ancora fissata la discussione, credo che sia un giudizio che non può che risolversi positivamente per il Comune.
La Giannoni inoltre, ha partecipato come società privata al bando di accelerazione della spesa.
La Giannoni crede da sempre di avere diritto a tali finanziamenti vedendo l’intervento della mia amministrazione come una intrusione che gli aveva precluso l’accesso ai fondi.
Entro la giornata di oggi, la società è stata diffidata a lasciare libere le aree. Lei cosa ne pensa?
“Credo che sia uno “specchio per le allodole”, una finta accelerazione per dare modo di far passare un accordo già raggiunto da tempo ed il cui contenuto lo si vuole far accettare con la scusa dell’Accelerazione della spesa, insomma per la fretta si vogliono cancellare la storia degli stessi atti. Ma non credo che i miei compaesani siano diventati tutti delle “allodole”.
E’ possibile parlare di frizioni e condizionamenti della politica?
Vi è la solita “lotta” tra varie “lobbies politiche-affaristiche” che non ragionano in termini di vantaggi per il territorio ma per altri fini spesso non coincidenti con quelli della politica regionale. Insomma vi è una frattura fra il sistema di potere dei funzionari e quello politico che resta spesso all’oscuro e senza capacità di interferire”.
Chi scrive è uno sciatore.
Ho avuto la fortuna di imparare a sciare sugli Impianti del Laceno e, di utilizzare strutture sciistiche sia italiane sia estere.
Seguo con particolare attenzione le vicissitudini relative al progetto di riqualificazione della stazione sciistica del Laceno.
Sono incredulo nel verificare la “professionalità dimostrata dai soggetti impegnati nella gestione di un Bene Comune” (politici, amministratori ecc. ) che, dovrebbe garantire benessere sia ai Bagnolesi sia a noi che ne usufruiamo.
Tante chiacchiere, quisquilie, tanti Santi e Santoni, tutti impegnati alla ricerca della verità.
La domanda sorge spontanea: siete VOI, uomini di terra, in grado di gestire una Cosa Comune?
Finitela di scaricare responsabilità gratuite!!!