Vertenza seggiovie: “Il rischio è il baratro giudiziario e la morte del Laceno”
28.07.2014, Email di Ippolito Salati (inviata al Sindaco Nigro, Vice Sindaco Vivolo, agli Assesori, alla Marzio Giannoni & C. sas. ai cittadini di Bagnoli e a tutti coloro che amano il Laceno )
«… sedetevi a parlatene perché trovare un accordo è dovere di tutti»
Preg.mi tutti, oggi ho deciso di scrivere queste poche righe perché sono rimasto a dir poco sconcertato dall’apprendere notizie come quelle pubblicate dal sito “irpinia news” (http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=141212) dal titolo “Impianti Laceno a rischio, il Comune intima sgombero Concessionario”. Premetto che non ho alcun interesse patrimoniale a Lago Laceno, non sono stato mai proprietario di una abitazione, se non della multiproprietà, ma interessi personali si, quelli ci sono, ed ho deciso di illustrarveli brevemente.
Conobbi Lago Laceno nei primi anni ’80, forse subito dopo il terremoto, quando Laceno era costituito da soli due gruppi di caseggiati, pochissime attività commerciali che si snodavano sotto di essi e lungo il lago.
A Laceno sono legati i miei più bei ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza e della mia gioventù. Ho visto il Laceno nascere e crescere. Ricordo la figura dell’Ingegnere Giannoni e della moglie, di tante altre persone sempre presenti e disponibili per risolvere i problemi del Laceno, sempre impegnati a sviluppare nuove idee, a creare nuove attività, i giochi estivi ed i divertimenti; per noi che venivamo dalla città, Laceno, in estate ed in inverno rappresentava la libertà, la voglia di fare, la voglia di osare e di creare. Ricordo quando Laceno era “affollato” di gente, quando nei giorni di festa era anche difficile poter riposare ma a noi non poteva che far piacere. Non che questo significasse che non vi erano problemi ma questi venivano affrontati, spesso anche a muso duro. Io a Laceno ho imparato ad andare in bicicletta, a sciare, a fare cose che in città non avrei avuto la possibilità di apprendere.
Poi, pian piano, ci siamo allontanati o meglio ci siamo dovuti allontanare, spesso per problemi lavorativi e credetemi se vi dico che per me era una vera sofferenza. L’anno scorso sono tornato, con piacere ho visto che qualcosa incominciava a muoversi, il tepore in cui Laceno era avvolto sembrava dissolversi; poi sono tornato ancora una volta per la sagra della castagna, ho incontrato i vecchi amici ed ho visto Bagnoli Irpino rinato, è stato bellissimo. Tra la gente sentivo parlare di questi finanziamenti, della nuova seggiovia, cose di cui sentivo parlare da decenni, sembrava oramai una chimera ed invece qualcosa si è mosso.
Fatta questa doverosa premessa, Carissimi, ritengo di dover evidenziare qualcosa in merito. Io non conosco il Sindaco e l’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino, non so a quale bandiera politica apparteniate e quali possano essere i Vostri ideali politici, ammesso che in Italia ancora ne esistano ma, Laceno non è una questione politica, è l’opportunità di sviluppo che in Italia milioni di comuni vorrebbero e che possono solo sognare. Le cose belle non devono necessariamente essere distrutte, posso capire che gli interessi dal ’73 ad oggi siano cambiati e ritengo giusto che debbano essere adeguati, ma a cosa serve intimare lo sgombero della seggiovia.
Forse il Vicesindaco ha ragione quando ritiene di non poter concordare con le scelte fatte (http://www.irpinianews.it/DaiComuni/news/?news=141284). Pensate che esista veramente qualcuno in grado di soppiantare il lavoro fatto dalla famiglia Giannoni? Io non ci credo. Credo invece che l’adozione di questi provvedimenti non faranno altro che trascinare tutti in un baratro giudiziario che oltre a non risolvere nulla consentirà l’effettiva perdita di ogni finanziamento, decretando la morte di Laceno non solo come meta turistica estiva ma anche invernale. Non può e non deve succedere. In passato, qualcuno che ha ricoperto le Vostre cariche istituzionali si è già dimostrato orbo, non fate altrettanto, ve ne prego, sedetevi a parlartene perché trovare un accordo è dovere di tutti.
Non pensavo che mi sarei mai ritrovato a scrivere queste parole, per me Laceno è una istituzione come lo è stato mio nonno che mi portava a pescare con lui al Lago, come lo sono i miei genitori che in questo momento sono al Residence Soldanella, come lo sono state tante persone che con non pochi sacrifici personali Laceno lo hanno creato e che oggi non ci sono più. Sinceramente, questa situazione mi fa male, non pensavo e mai avrei immaginato di ritrovarmi, a quasi quarant’anni in lacrime davanti ad un computer per Lago Laceno.
Vi ringrazio sin d’ora per la disponibilità e vi saluto nella convinzione che l’interesse comune possa essere valutato positivamente e sopra ogni cosa.
Ippolito Salati San Pietro Vernotico(BR)All’Ill.mo Sig.Sindaco – Dott.Filippo Nigro
Via Email: sindaco@bagnoli-laceno.it
All’Illmo Sig.Vicesindaco – Dott.ssa Maria Vivolo
Via Email: vicesindaco@bagnoli-laceno.it
Ai sig.ri Assesori del Comune
Via Email: assessori@bagnoli-laceno.it
Alla Spett.le Marzio Giannoni & C. S.a.S.
Via Email: giannoni@laceno.eu
Oggetto: Lettera aperta di un cittadino di Lago Laceno, all’Amministrazione Comunale di Bagnoli Irpino, alla Marzio Giannoni & C. S.a.S., ai cittadini di Bagnoli Irpino, ai cittadini di Laceno, a tutti coloro che amano Laceno.
Preg.mi tutti, oggi ho deciso di scrivere queste poche righe perché sono rimasto a dir poco sconcertato dall’apprendere notizie come quelle pubblicate dal sito “irpinia news” (http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=141212) dal titolo “Impianti Laceno a rischio, il Comune intima sgombero Concessionario”.
Premetto che non ho alcun interesse patrimoniale a Lago Laceno, non sono stato mai proprietario di una abitazione, se non della multiproprietà, ma interessi personali si, quelli ci sono, ed ho deciso di illustrarveli brevemente.
Conobbi Lago Laceno nei primi anni ’80, forse subito dopo il terremoto, quando Laceno era costituito da soli due gruppi di caseggiati, pochissime attività commerciali che si snodavano sotto di essi e lungo il lago.
A Laceno sono i legati i miei più bei ricordi dell’infanzia, dell’adolescenza e della mia gioventù. Ho visto il Laceno nascere e crescere. Ricordo la figura dell’Ingegnere Giannoni e della moglie, di tante altre persone sempre presenti e disponibili per risolvere i problemi del Laceno, sempre impegnati a sviluppare nuove idee, a creare nuove attività, i giochi estivi ed i divertimenti; per noi che venivamo dalla città, Laceno, in estate ed in inverno rappresentava la libertà, la voglia di fare, la voglia di osare e di creare. Ricordo quando Laceno era “affollato” di gente, quando nei giorni di festa era anche difficile poter riposare ma a noi non poteva che far piacere. Non che questo significasse che non vi erano problemi ma questi venivano affrontati, spesso anche a muso duro. Io a Laceno ho imparato ad andare in bicicletta, a sciare, a fare cose che in città non avrei avuto la possibilità di apprendere.
Poi, pian piano, ci siamo allontanati o meglio ci siamo dovuti allontanare, spesso per problemi lavorativi e credetemi se vi dice che per me era una vera sofferenza.
L’anno scorso sono tornato, con piacere ho visto che qualcosa incominciava a muoversi, il tepore in cui Laceno era avvolto sembrava dissolversi; poi sono tornato ancora una volta per la sagra della castagna, ho incontrato i vecchi amici ed ho visto Bagnoli Irpino rinato, è stato bellissimo. Tra la gente sentivo parlare di questi finanziamenti, della nuova seggiovia, cose di cui sentivo parlare da decenni, sembrava oramai una chimera ed invece qualcosa si è mosso.
Fatta questa doverosa premessa, Carissimi, ritengo di dover evidenziare qualcosa in merito. Io non conosco il Sindaco e l’amministrazione comunale di Bagnoli Irpino, non so a quale bandiera politica apparteniate e quali possano essere i Vostri ideali politici, ammesso che in Italia ancora ne esistano ma, Laceno non è una questione politica, è l’opportunità di sviluppo che in Italia milioni di comuni vorrebbero e che possono solo sognare. Le cose belle non devono necessariamente essere distrutte, posso capire che gli interessi dal ’73 ad oggi siano cambiati e ritengo giusto che debbano essere adeguati, ma a cosa serve intimare lo sgombero della seggiovia.
Forse il Vicesindaco ha ragione quando ritiene di non poter concordare con le scelte fatte (http://www.irpinianews.it/DaiComuni/news/?news=141284). Pensate che esista veramente qualcuno in grado di soppiantare il lavoro fatto dalla famiglia Giannoni? Io non ci credo. Credo invece che l’adozione di questi provvedimenti non faranno altro che trascinare tutti in un baratro giudiziario che oltre a non risolvere nulla consentirà l’effettiva perdita di ogni finanziamento, decretando la morte di Laceno non solo come meta turistica estiva ma anche invernale. Non può e non deve succedere. In passato, qualcuno che ha ricoperto le Vostre cariche istituzionali si è già dimostrato orbo, non fate altrettanto, ve ne prego, sedetevi a parlartene perché trovare un accordo è dovere di tutti.
Non pensavo che mi sarei mai ritrovato a scrivere queste parole, per me Laceno è una istituzione come lo è stato mio nonno che mi portava a pescare con lui al Lago, come lo sono i miei genitori che in questo momento sono al Residence Soldanella, come lo sono state tante persone che con non pochi sacrifici personali Laceno lo hanno creato e che oggi non ci sono più. Sinceramente, questa situazione mi fa male, non pensavo e mai avrei immaginato di ritrovarmi, a quasi quarant’anni in lacrime davanti ad un computer per Lago Laceno.
Vi ringrazio sin d’ora per la disponibilità e vi saluto nella convinzione che l’interesse comune possa essere valutato positivamente e sopra ogni cosa.
San Pietro Vernotico(BR), 28.07.2014
Ippolito Salati
Caro Ippolito come te anche io ho scoperto LACENO per puro caso ,e ne sono stato folgorato dalla bellezza ,dalla purezza della natura e potrei elencare tantissime cose che ci sono in questo luogo per me’ quasi sacro,tanto che ho comprato casa nel 2006 al Soldanella e con orgoglio ho preso anche la residenza.Ebbene in occasione delle elezioni questi pseudonomi politici,paladini per lo sviluppo di LACENO,sono li sul posto a fare le solite promesse come nella migliore tradizione politica italiana,io sono passato per due sindaci differenti, ma ti posso assicurare che il risultato e stato il medesimo,ovvero nulla.Come uscire da questa situazione?Semplice affidando a chi da 40 anni e presente sul posto tutti i giorni ,estate,inverno,Natale e Pasqua,ma tu sai quando la torta e grande i commensali aumentano a dismisura,e che vada in malora il LACENO.Ti saluto con un detto napoletano che questi ancora non hanno capito:TROPPI GALLI A CANTA’NUN SCHIARA MAI JUORNO
Giuseppe Piccini