Articoli

Raccolta di articoli, opinioni, commenti, denunce, aneddoti e racconti, rilevati da diverse fonti informative.

Avvisi e Notizie

Calendario degli avvenimenti; agenda delle attività; episodi di cronaca, notizie ed informazioni varie.

Galleria

Scatti “amatoriali” per ricordare gli eventi più significativi. In risalto volti, paesaggi, panorami e monumenti.

Iniziative

Le attività in campo sociale, culturale e ricreativo ideate e realizzate dal Circolo “Palazzo Tenta 39” (e non solo).

Rubrica Meteo

Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

Home » Avvisi e Notizie, Edicola

S.O.S. di Marzio Giannoni: a rischio il finanziamento per le seggiovie

25.07.2014, Irpinianews

Impianti Laceno a rischio, il Comune intima sgombero Concessionario. Giannoni tiene una conferenza stampa ad Avellino.

Mentre la Regione Campania accelera per le procedure di spesa, a Bagnoli  Irpino  l’amministrazione comunale rallenta, o meglio si perde in meandri giuridici  che  potrebbero compromettere definitivamente, sempre se non è già avvenuto, il  “famoso” finanziamento (circa 15milioni di euro) per l’ammodernamento della  stazione sciistica Laceno.

Il grido di allarme è stato lanciato dai  gestori  della stazione sciistica, nella persona del titolare Marzio Giannoni, figlio  di  Franco, quell’uomo sconosciuto proveniente da Roma che circa 40 anni fa ebbe  l’  intuizione di far crescere un polo turistico/sportivo sulle vette del Laceno  ed  investì con propri capitali in Irpinia.

Oggi la situazione è  completamente precipitata. La querelle sulla concessione delle aree è tema da  carte bollate. L’amministrazione contesta l’atto di concessione iniziato nel  1973 con scadenza naturale dopo 58 anni, che l’allora sindaco Meloro con una  nota  sindacale manifestò l’intendimento di non rinnovarlo alla scadenza (2002), ma  nello stesso tempo e nel periodo successivo fino ai giorni nostri il Comune  rilasciava autorizzazioni alla società Giannoni che procedeva a  ristrutturazioni, migliorie e compartecipava anche a finanziamenti  pubblici/privati. Gli attuali gestori sono ricorsi al Tar e poi al Consiglio  di  Stato rispetto alla nota sindacale.

“ Le suddette aree sono oggetto di concessione a favore della società, e,  secondo il nostro convinto parere, il rapporto concessorio non è affatto  terminato – spiega Marzio Giannoni – Dunque il Comune non ha titolo  per  chiederne la restituzione. Il contenzioso al quale la nota citata fa  riferimento non si è ancora concluso, come d’altronde nella nota suddetta si  riconosce; né sussiste, allo stato, alcuna sentenza che abbia deciso il  merito  della controversia. La sentenza del Tar Salerno si è pronunciata infatti  soltanto su eccezioni di rito. Aggiungiamo che sulle aree indicate la nostra  società svolge un’attività riconosciuta come servizio pubblico; pertanto essa  non può essere interrotta”.  Una querelle che si intreccia tra pratiche burocratiche e pendenze…ma nel  frattempo questo muro contro muro partito dall’amministrazione comunale di  Bagnoli nella persona del sindaco Filippo Nigro vanificherebbe tutti gli  sforzi  profusi negli ultimi anni da parte della Regione Campania e del suo  presidente  Stefano Caldoro di concedere il finanziamento.

Da mesi l’Amministrazione  Comunale di Bagnoli Irpino sostiene che la Regione Campania è prossima alla  emissione del decreto. Nigro, sindaco eletto un anno orsono già nell’ottobre  2013 annunciò in pompa magna l’arrivo del finanziamento. Ma dopo 8 mesi il  procedimento non ha fatto passi in avanti, anzi si è fermi. Non sono bastate  le  continue comunicazioni inviate dalla Regione Campania a fare presto. L’  amministrazione nel frattempo ha pensato di fare ben altro: come aggirare il  concessionario. La nota del 22 luglio a firma del sindaco Nigro e del responsabile del  servizio Saverio Bello e indirizzata al Concessionario, rende il quadro più  chiaro e dai sospetti si giunge a delle certezze. Si informa “che la Regione  ha  necessità di acquisire documentazione dimostrante la disponibilità delle aree  interessate ai lavori”.

Inoltre si intima la Società Giannoni a lasciare l’area entro il termine di  sette giorni. “Un avvio del procedimento ex legge 241/90 solitamente si  concedono almeno  dieci giorni all’interessato per sentire le eventuali osservazioni, – dice  l’  avvocato Diego Altamura, legale della società – alla Giannoni vengono  “concessi” ben sette giorni per liberare l’area. Tralasciando ogni commento  voglio ricordare che in uno stato di diritto per liberare una proprietà  privata  esistono strumenti adeguati”. Infine come si può leggere nella lettera,  rilasciata in copia durante la conferenza stampa “la mancata consegna delle  aree dovessero comportare la perdita del finanziamento dell’intervento, verrà  esercitata azione di rivalsa nei confronti dell’impresa”.  Si ha la sensazione che l’amministrazione voglia trovare un capro  espiatorio per la perdita del finanziamento, quando invece le colpe sono  tutte  da ricercare nella negligenza di una amministrazione che non è riuscita ad  attivarsi per il bene di una comunità.

“La Società da me rappresentata –  dice Marzio Giannoni – vuole mettere in atto tutte le procedure per evitare  la  perdita di questo importante finanziamento ed è disponibile a compiere tutti  i  passi necessari purchè ci si affidi a professionisti competenti conoscitori  della materia. Nel caso in cui il finanziamento venga revocato, la colpa è da  addebitare al beneficiario (il Comune di Bagnoli Irpino) e non certamente a  chi  con sacrificio e dedizione sta portando avanti da 40anni questa realtà che ci  viene invidiata da tutto il sud Italia.”

___________________________________________

25.07.2014, IlCiriaco.it

Lago Laceno, «senza finanziamento addio al turismo invernale»

Schermaglie sull’altopiano del Lago Laceno per la gestione degli impianti di risalita. Il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro ha diffidato l’azienda che dal 1973 gestisce gli impianti, la Ing. Marzio Giannoni dell’omonimo rappresentante legale, intimandogli di restituire le aree impegnate dagli impianti. La richiesta del Comune è arrivata lo scorso 22 Luglio ed ha una scadenza di 7 giorni.

La gestione degli impianti di risalita sull’altopiano del Laceno è stata già oggetto di contenzioso tra le parti. La convenzione di manutenzione era di 29 anni e rinnovabile per altri 29. Nel 2002 l’allora sindaco Meloro decise di non rinnovare la convenzione ma allo stesso tempo il Comune ha continuato negli anni, anche sotto la giunta Chieffo a deliberare per manutenzione e lavori, mentre contemporaneamente si è aperto un contenzioso tra le parti. « E’ una situazione della quale la società Giannoni sta discutendo dal 2008 con il Comune e non si è mai trovata una soluzione- afferma l’avv. Diego Altamura che difende gli interessi dell’azienda romana. La disponibilità delle aree è la condizione indispensabile per ottenere il finanziamento, ma non ci devono essere contenziosi. Se le condizioni sono queste il contenzioso è d’obbligo, ci chiediamo a questo punto se c’è la volontà di accedere al finanziamento da parte del Comune di Bagnoli Irpino. Se non arrivano questi soldi la vita tecnica degli impianti, costruiti dall’ ing. Giannoni che ha investito di tasca propria sull’altopiano del Laceno, avrà ancora pochi anni di vita tecnica dopodiché la struttura sarà costretta a chiudere con ingenti danni a tutta la comunità».

«Siamo disposti a qualsiasi accordo con il Comune di Bagnoli Irpino, abbiamo sempre mostrato la nostra disponibilità ma l’unica comunicazione che abbiamo ricevuto è stata questa diffida – ha commentato l’ing. Marzio Giannoni . Siamo aperti a tutte le soluzioni possibili affinché venga erogato il finanziamento e venga affidata la realizzazione e manutenzione dell’opera a soggetti esperti nel settore. Questa struttura è il fiore all’occhiello dell’Irpinia e di tutta la Campania in quanto l’unica in regione». La domanda a questo punto è lecita, che interesse ha il Comune di Bagnoli Irpino a togliere la gestione dell’impianto a chi lo ha gestito per 40 anni? «Il Comune con questa manovra ha l’unico obiettivo di addossare la colpa a noi di un mancato finanziamento approvato oramai nel 2010. Se ci diffidano, cosa che è nelle loro funzioni, saremmo costretti ad agire legalmente per vederci riconosciuto il lavoro di 40 anni. Ma questo implica anche un’azione legale che pregiudicherebbe l’eventuale finanziamento. L’unico responsabile di un eventuale mancato finanziamento è il Comune di Bagnoli Irpino che con questo atteggiamento vuole deresponsabilizzarsi ».

                                                                                                       

Lascia un commento!

Devi essere logged in per lasciare un commento.