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Rischio trivellazioni anche a Bagnoli Irpino

21.07.2014, La mobilitazione

“PALAZZO-TENTA39” si unisce all’appello-denuncia lanciato del Forum Ambientale dell’Appennino.

Nel 2011 il governo tecnico Monti decise di mettere mano alle riserve strategiche d’idrocarburi e concesse alla società “Italmin Exploration” il permesso di ricerca d’idrocarburi “Nusco”. Questo permesso coinvolge anche parte del territorio del comune di Bagnoli Irpino: tutto il territorio al di là della retta dal campo sportivo alla stazione di servizio (i crisci, i campi sottostanti, i castagneti sovrastanti, il monte-Magnone e una fascia montuosa a ridosso del lago Laceno).

In questi ultimi anni i comitati “no-triv” erano riusciti a fermare le multinazionali italiane e non, che spingono per la ricerche. Il petrolio sotto l’Irpinia non è molto e durerà poco più di un decennio dando lavoro unicamente a manovali, ma al contempo l’attività estrattiva è altamente inquinante. Quest’inquinamento da metalli pesanti impedisce l’agricoltura, avvelena gli armenti e le falde acquifere di cui è ricco il nostro territorio. Ciò ovviamente ha impatto sulla salute umana: in California le compagnie petrolifere dichiarano che la loro attività causa tumori, malformazioni e sterilità. Inoltre, in Emilia-Romagna le trivelle sono sotto inchiesta per aver provocato il sisma perforando sulla faglia. In Irpinia nel 1997 le ricerche erano state bloccate proprio per la presenza di una faglia sismica attiva e non ben individuata.

Per la nostra comunità avere pozzi sul territorio comporterebbe un grave danno d’immagine per il Laceno e per la sagra, oltre al danno economico legato al crollo della vendita di castagne, tartufi, funghi e prodotti caseari provenienti da una terra inquinata dai pozzi. In questi mesi in cui rischiamo di perdere le piste e l’annesso indotto turistico, è di vitale importanza evitare che i petrolieri distruggano anche il settore primario. Se ci portano via anche il paesaggio cosa rimarrà al nostro paese?

Per questo motivo “Palazzo-Tenta39” ha aderito al collettivo lanciato dal “Forum-Ambientale dell’Appennino” che in  queste ore sta ricevendo adesioni da associazioni e comitati di tutta la provincia. La nostra associazione s’impegnerà ad informare la popolazione sugli sviluppi, sui pro e sui contro del petrolio pubblicando i comunicati ufficiali del collettivo. Inoltre, nelle prossime settimane sarà comunicata la data in cui i comitati verranno ad incontrare la cittadinanza bagnolese e a proiettare il documentario “L’oro vero” che racconta l’esperienza petrolifera della vicina Basilicata. Al dibattito sono invitati ad esporre le loro tesi, in particolar modo, i “pro-triv”. Di seguito pubblichiamo il primo comunicato del collettivo.

Il territorio di Bagnoli Irpino interessato dalla ricerca petrolifera …

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Gesualdo. No al petrolio nell’Appennino Campano sì all’acqua, alla terra, al paesaggio

 

Dopo quasi due anni di limbo dalla prima richiesta, martedì 22 luglio, a Napoli, la Commissione VIA della Regione Campania inizia l’iter di Valutazione dell’Impatto Ambientale per il pozzo petrolifero a Gesualdo. I comitati e le associazioni – attraverso la piattaforma del Costituendo Forum ambientale dell’Appennino che sta raccogliendo in queste ore le adesioni – chiedono uno sforzo ai sindaci e alla politica, in questo periodo di ferie estive, per essere presenti, posticipando le vacanze, e far sentire la loro vicinanza al territorio che amministrano. Una nuova assenza delle istituzioni ai tavoli sarebbe sintomatica di una mancanza di rappresentanza politica. Aprire un pozzo tra Irpinia e Sannio rappresenterebbe il primo passo per un nuovo e più sfrontato sfruttamento delle aree interne che causerà conseguenze disastrose per Campania e Puglia. Le aree costiere più popolose dipendono per l’acqua a uso potabile e irriguo proprio dalle sorgenti irpine già a rischio sovrasfruttamento e inquinamento che si esporrebbero ai molteplici rischi primari e secondari di un’industria estrattiva. Pur tralasciando i rischi locali – rischi di fughe di gas e incidenti per la vicinanza dell’abitato dal pozzo, la presenza delle mefiti di virgiliana memoria e del complesso termale di Villamaina, la carica tettonica accumulata in un’area ad altissimo rischio sismico – sono gli acquiferi a rappresentare il pericolo più grave. Anche se i pozzi potrebbero interessare soprattutto la zona confinante con il Sannio una volta estratto l’olio va trasportato e si può fare solo tramite i camion o gli oleodotti. Per arrivare ai punti di trattamento sulla costa tirrenica bisognerebbe comunque attraversare i Picentini. Pensiamo a una rottura di un oleodotto in un’area così ricca di acquiferi e ai suoi effetti in un reticolo idrografico strettamente interconnesso come quello irpino, oppure a un camion che si ribalta sull’Ofantina. Per corrivazione il petrolio arriverebbe comunque nel bacino endoreico della Piana del Dragone, già a rischio, che inquinerebbe irrimediabilmente le sorgenti dei principali acquedotti meridionali: l’Acquedotto Pugliese, l’Alto Calore e l’ABC di Napoli.

UN SOLO NO, TANTI SI!!!

Per questo motivo Associazioni e Comitati lanciano un Appello e dicono un “No” convinto al petrolio e alla speculazione energetica già in atto in un’area con qualità paesaggistiche uniche e ad alta vocazione agricola. Al contrario, esprimono un “Sì” a favore del turismo e dell’agricoltura sostenibile; sì a un investimento nelle infrastrutture idrografiche e a un piano paesaggistico per l’Alta Irpinia; sì alla contrattazione con tutti i comuni dei bacini idrografici e non solo i Comuni di sorgente; sì alla bonifica montana e al ristoro ambientale; sì al risanamento dei molteplici centri di pericolo nelle nostre montagne: dalla mancanza di depuratori alle discariche ufficiali tombate agli sversamenti diffusi.

Intanto in Regione, dopo una prima seduta in Commissione VIA dell’1 luglio, di cui s’ignorano i risultati, sono stati convocati 17 sindaci irpini, il Sindaco di Montella in rappresentanza dell’ATS Calore e Ofanto, i Comitati, Legambiente, le province di Benevento e Avellino, il geologo Sabino Aquino, l’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano, il Presidente della Commissione Trasparenza della Regione On Caputo e l’Italmin Exploration. In queste ore, la comunicazione della seduta del 22 è arrivata da pochissimo, stanno manifestando la propria adesione a quest’appello le associazioni e i comitati che si danno appuntamento, per fare il punto della situazione, alla presentazione del documentario L’oro vero a Taurasi, organizzata dal Coordinamento no Triv Irpino per il 24 luglio. Comitati, Associazioni, Cittadini, Organizzazioni, Enti, tutti possono aderire all’appello tramite il form  http://www.forumambientale.org/contatti/http://www.forumambientale.org/contatti/

Giù le mani dalla terra, dall’aria, dall’acqua!

Lista dei 18 Comuni convocati e dei 43 del Permesso Nusco

Ci auguriamo che oltre i Comitati e i Sindaci convocati – Gesualdo, Montella, Torella de Lombardi, Frigento, Nusco, Taurasi, Ariano, Villanova del Battista, Teora, Fontanarosa, Flumeri, Montecalvo, Volturara, Castel Baronia, Chiusano San Domenico, Castelvetere sul Calore, San Mango sul Calore, Lapio – siano presenti tutti i sindaci Irpini o almeno gli altri sindaci del Permesso Nusco che sono Andretta, Ariano Irpino, Bagnoli Irpino, Bonito, Carife, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Conza della Campania, Flumeri, Fontanarosa, Grottaminarda, Guardia Lombardi, Lioni, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Montemarano, Morra de Sanctis, Paternopoli, Rocca San Felice, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’Angelo all’Esca, Sant’Angelo dei Lombardi, Sturno, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villamaina.

Le prime 39 adesioni: No Trivellazioni Petrolifere Irpinia, No Petrolio Alta Irpinia, Coordinamento no Triv Irpino, Comitato Civico S.Angelo D.L., Comitato Tutela Fiume Calore, Ariano in movimento, Gruppo Attivo Luciano Grasso, Piccoli Paesi, L’Albero Vagabondo, Scuola di Tarantella Montemaranese, Comitato Luce sull’Eliseo, In loco Motivi, Altragricoltura Campania, Altragricoltura Basilicata, Comitato difesa Terre joniche, Comitato No Eolico Selvaggio, Legambiente Altirpinia, Ambiente e Salute, Irpinia Turismo Srl, Filctem CGIL Avellino, Delegazione FAI Avellino, La Ferrovia Onlus, Palazzo Tenta39 Bagnoli I., Associazione Abbondanza Frugale per tutti, Basilicata, Associazione di promozione culturale “ La RIPA” Castelvetere sul Calore, Pro Loco Gesualdo, Info Irpinia, Action AID Avellino, Legalità è bene Comune di Montemiletto, Ass. Salus Pulica, Laboratorio Sinistra in movimento, Salviamo il paesaggio Comitato di Benevento, WWF Irpinia, Ass. Madre Terra Flumeri, OLA Basilicata, Terrafuoco Avellino, Microphonix Rifiuti-Zero Cervinara, Slow Food Condotta Alta Irpinia

Info: info@forumambientale.org

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UN NO, TANTI SI!

(costituendo forum ambientale dell`Appennino)

Si è tenuto il 22 luglio alle ore 15.30 presso l’Unità Operativa Dirigenziale della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Campania l’audizione dei portatori di interesse relativa al Pozzo di Esplorazione Petrolifera a Gesualdo (AV) all’interno del Permesso Nusco.

La sensazione non è stata positiva, tutta la delegazione irpina ha avvertito chiaramente una determinazione nel proseguire lungo la strada intrapresa da parte della Commissione Tecnica e le opposizioni in merito al modello di sviluppo per le aree interne sono state ritenute non inerenti in quanto ci si sarebbe dovuti limitare ad obiezioni di carattere tecnico. Questo non è possibile! Non si può considerare solo il parere di commissioni tecniche, per quanto esperte, e i cittadini non possono essere privati della loro rappresentanza politica: sindaci, movimenti, associazioni, comitati, cittadini, non contano niente. E’ per questo, che le associazioni aderenti propongono di nuovo e con forza la costituzione di un fronte comune tra istituzioni e associazioni – per proseguire lungo la strada di opposizione e proposta e allargare il fronte – e si danno appuntamento il 24 al Castello di Taurasi dalle 17.30 per la presentazione del documentario L’oro vero. Sono invitati tutti: Comitati, Associazioni, Cittadini, Organizzazioni, Enti. Tutti possono aderire all’appello “Un solo no, tanti si!”. No al petrolio e alla speculazione energetica nelll’Appennino; sì al turismo e all’agricoltura sostenibile; sì a un investimento nelle infrastrutture idrografiche e a un piano paesaggistico per l’Alta Irpinia e l’Appennino Campano; sì alla contrattazione con tutti i comuni dei bacini idrografici e non solo i Comuni di sorgente; sì alla bonifica montana e al ristoro ambientale; sì al risanamento dei molteplici centri di pericolo nelle nostre montagne: dalla mancanza di depuratori alle discariche ufficiali tombate agli sversamenti diffusi. Eccetera, eccetera, eccetera! L’iniziativa del 24 è stata organizzata dal Coordinamento irpino No Triv, dall’Associazione Mesàli e dalla condotta Slow Food colli dell’Ufita Taurasi. L’evento, inoltre, ha il patrocinio morale del Comune di Taurasi e il sostegno del Forum Ambientale dell’Appennino, costituendo centro studi, ricerche e documentazione. La giornata è la risposta del territorio ad un permesso di esplorazione petrolifera il cui primo pozzo di ricerca si vorrebbe realizzare a poche centinaia di metri dal centro abitato, in prossimità delle mefiti e di un complesso termale, all’interno di un’area d’eccellenza agricola, in prossimità dei Monti Picentini che riforniscono d’acqua tre regioni e milioni di meridionali.

Alla serata d’apertura saranno presenti agricoltori e i viticoltori con i loro prodotti mentre i ristoratori dell’associazione Mesali e Slow Food cureranno l’aspetto enogastronomico. La serata inizia alle 17.30 con la conferenza stampa. Seguirà la proiezione alle 19.00 de “L’oro vero” e il dibattito in cui interverranno Enzo Di Salvatore, docente di diritto costituzionale all’Università di Teramo e membro del Coordinamento Nazionale No Triv, Franco Ortolani, docente di geologia all’Università Federico II di Napoli, Antonio Petrillo, sociologo e docente al Suor Orsola Benincasa di Napoli e Virginiano Spiniello del Forum Ambientale dell’Appennino. Alle 21.00 l’evento a sottoscrizione per sostenere le spese del documentario e le iniziative del Coordinamento No Triv con la possibilità di degustare prodotti agricoli, oli, vini e la cena di Mesáli e dei produttori. Alle 22 ci sarà l’esibizione musicale de Là Nua Irish Roots e a seguire il live set del duo irpino Jambassa, che hanno prestato la loro musica come colonna sonora del documentario.

Delegazione Irpina

All’incontro del 22 erano presenti i Sindaci di Fontanarosa, Flumeri, Taurasi, Lapio, Ariano Irpino, Torella dei Lombardi, Chiusano S. Domenico, Frigento, Teora, Montecalvo I., Volturara I., Montella, Gesualdo, dai tecnici Alessio Valente e Sabino Aquino, Mario Pagliarno di Ambiente e Comunità del PD e l’onorevole Luigi Famiglietti. Presenti tutti e tre i Comitati no triv e il Forum Ambientale in rappresentanza delle 42 adesioni tra associazioni, comitati e organizzazioni da Campania e Basilicata, nonchè Michele Bonomo di Legambiente Campania. Tutti contrari. Assente di peso l’Italmin Exploration e la rappresentanza politica regionale, nonché le province di Avellino e Benevento e i comuni di Nusco Villanova, Castelbaronia Castelvetere e S. Mango sul Calore.

Le prime 42 adesioni da Campania e Basilicata all’Appello Un solo No tanti Sì!

No Trivellazioni Petrolifere Irpinia, No Petrolio Alta Irpinia, Coordinamento no Triv Irpino, Comitato Civico S.Angelo D.L., Comitato T Coordinamento no Triv Irpino, Comitato Civico S.Angelo D.L., Comitato Tutela Fiume Calore, Ariano in movimento, Gruppo Attivo Luciano Grasso, Piccoli Paesi, L’Albero Vagabondo, Scuola di Tarantella Montemaranese, Comitato Luce sull’Eliseo, In loco Motivi, Altragricoltura Campania, Altragricoltura Basilicata, Comitato difesa Terre joniche, Comitato No Eolico Selvaggio, Legambiente Altirpinia, Ambiente e Salute, Irpinia Turismo Srl, Filctem CGIL Avellino, Delegazione FAI Avellino, La Ferrovia Onlus, Palazzo Tenta39 Bagnoli I., Associazione Abbondanza Frugale per tutti, Basilicata, Associazione di promozione culturale “ La RIPA” Castelvetere sul Calore, Pro Loco Gesualdo, Info Irpinia, Action AID Avellino, Legalità è bene Comune di Montemiletto, Ass. Salus Pulica, Laboratorio Sinistra in movimento, Salviamo il paesaggio Comitato di Benevento, WWF Irpinia, Ass. Madre Terra Flumeri, OLA Basilicata, WWF Sannio, Terrafuoco Avellino, Microphonix Rifiuti-Zero Cervinara, Slow Food Condotta Alta Irpinia, Comune di Paternopoli, Antrocom Onlus Campania, Giuseppe Vozza Editore in Casolla Srl.

                                                                                                       

1 Commento »

  • marzopascal scrive:

    Un ringraziamento particolare va a Palazzo Tenta39 per questa informazione alquanto “vitale”.Nessuno galleggia sull’oro per colpa di questa crisi che ci sta distruggendo.Speriamo di non galleggiare sul petrolio.Difendiamo la nostra terra,la nostra acqua,la nostra pastorizia,la nostra agricoltura,ma soprattutto difendiamo i nostri figli.La Campania e la Basilicata sono gia’ le regioni piu’ colpite da tumori,inquinamento ecc.Non permettiamo a nessuno di farci trivellare il nostro territorio e di farci morire prima del tempo.Pensiamo a tutti i rischi a cui andremo incontro se dovesse succedere.Basta un solo NO.
    Non aggiungo altro,ci si aspetta solo il buon senso da parte di tutti.
    GRAZIE. Domenica (cittadina)

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